Siamo più fiduciosi in noi stessi e nel prossimo, lo siamo meno su salute, lavoro e relazioni di amicizia
Nel 2021 sono aumentate le persone, di 14 o più anni, soddisfatte della propria vita nel suo complesso: +1,7 punti percentuali rispetto al 2020. Ma con un’eccezione tra i giovani di 14-19 anni. Il benessere soggettivo nel complesso è in crescita, ma diminuisce per alcuni aspetti specifici come il tempo libero e le relazioni con gli amici. In calo anche la soddisfazione per la salute e per la dimensione lavorativa.
L’indagine Aspetti della Vita Quotidiana Istat rileva la soddisfazione per le condizioni di vita degli individui, ovvero il benessere soggettivo, cercando di misurare quanto sentano di vivere una vita conforme alle proprie aspettative, al di là delle contingenze del momento.
Tutti i gruppi di età hanno una generale crescita della soddisfazione rispetto all’anno precedente, tranne che i giovani compresi nella fascia 14-19 anni: la quota di molto soddisfatti scende, infatti, in questo caso dal 55,8% del 2020 al 52,3% del 2021. Ma, aldilà della soddisfazione personale verso la propria vita nel suo complesso, si può essere più o meno soddisfatti anche nello specifico di alcuni temi cruciali come le relazioni familiari e amicali, la salute, il tempo libero, il lavoro e la situazione economica. In questo senso, cala la soddisfazione per le relazioni familiari e crolla quella per le relazioni amicali, probabilmente anche a causa dei prolungati ostacoli posti dalla pandemia alla socialità. Pur diminuendo con il tempo, la soddisfazione nelle relazioni familiari resta superiore a quella di ogni altra dimensione considerata, per l’87,1% delle persone sopra i 14 anni: vale più per gli uomini che per le donne e resta più elevata nella fascia di età 14-17 anni che per gli over 75. Quando, però, si considera la dimensione delle relazioni di amicizia non si può non notare il vero e proprio crollo che subisce rispetto al 2020 passando dall’81,6% al 72,1% tra chi si dichiara molto o abbastanza soddisfatto. Anche in questo caso, sono più soddisfatti gli uomini rispetto alle donne e i giovani rispetto agli over 75. Ma sono soprattutto gli adulti tra 55 e 59 anni che toccano il minimo di ogni altra categorie segnando un 70,4% contro l’82,5% dell’anno precedente.
Nel Nord Italia si registra, poi, la maggiore soddisfazione per il proprio stato di salute con l’82,5% contro il 78,4% del Mezzogiorno, mentre, probabilmente per il forte impatto della pandemia sulla soddisfazione in questo settore, è il tempo libero che coinvolge una porzione di popolazione molto più contenuta rispetto ad altri aspetti: in media, si dichiara molto o abbastanza soddisfatto il 56,5% della popolazione, una bella riduzione rispetto al 69,3% del 2020. Insoddisfatti particolarmente sono i giovanissimi, specialmente se donne.
E il lavoro? Diminuisce, anche se non di molto, la soddisfazione lavorativa, soprattutto femminile: le donne soddisfatte della propria sfera lavorativa sono il 76,6% contro il 78,2% degli uomini. Nel 2021 il 77,5% degli occupati dichiara di essere molto o abbastanza soddisfatto del proprio lavoro, erano il 79% nel 2020. La flessione è più evidente è
al Sud dove la soddisfazione registra un calo superiore alla media nazionale. Un calo ancora più marcato nel campo del lavoro dipendente (dirigenti, imprenditori e liberi professionisti) dove, considerando le sole lavoratrici soddisfatte, si raggiunge il 74,5% contro l’82,1% del 2020. Infine, è stabile la soddisfazione per la situazione economica personale mentre i dati di benessere e fiducia più bassi in assoluto sono quelli che riguardano il prossimo dove la cautela resta l’atteggiamento predominante: il 72,7% delle persone risponde che “bisogna stare molto attenti” nelle relazioni con il prossimo, mentre il 25,5% è orientato a un atteggiamento di fiducia. Qualcosa in più, per fortuna, del dato registrato nel 2020 quando la fiducia era solo al 23,2%.