Salmone Selvaggio Sockeye affumicato a fette
Un salmone selvaggio pescato in mare aperto e…
Il gusto del formaggio unito al latte rende le fettine di formaggio Ohi Vita leggere e a ridotto contenuto di grassi, adatte per spuntini e per arricchire in modo gustoso le tue ricette preferite.
*La media di mercato ha preso in considerazione le referenze di marca più vendute:
La media aritmetica di contenuto di grassi (g/100g) delle referenze considerate è risultata: 15,66. Il valore è ottenuto a partire dalle quantità di grassi riportate sulle confezioni dei prodotti delle marche coinvolte e/o ottenute da fonti online.
(Fonte Nielsen, anno di riferimento 2023.)
Un bassorilievo ritrovato a Ur e risalente al III millennio a.C. rappresenta la prima fonte documentale della pratica della caseificazione: chiamato il “Fregio del latte”, in esso i Sumeri descrissero le tecniche usate dai sacerdoti per produrre formaggio.
“Formaggio” deriva dalla parola greca “formos”, che indicava il paniere di vimini nel quale veniva riposto il latte cagliato per dargli forma. L’arte casearia poi si sviluppò e perfezionò nei secoli, con pratiche e tradizioni differenti, ma sempre costanti sono rimasti gli elementi di base: latte, sale, calore, caglio.
Lucio Giunio Moderato Columella, contemporaneo di Seneca, nel trattato De re rustica dedica un intero capitolo al formaggio, De caseo faciendo, in cui descrive il procedimento più adatto per le diverse tipologie e qualità di formaggi. A partire dall’uso esclusivo di latte «sincero e freschissimo», e specificando che «conviene coagulare il latte con caglio di agnello o di capretto, quantunque si possa anche rapprendere col fiore di cardo silvestre o coi semi del cartamo e col latte di fico, che l’albero emette se si ferisce la sua corteccia verde. In ogni modo il cacio migliore» è quello che viene prodotto con il «minimo possibile di medicamento; e il minimo di caglio che una coppa di latte può ricevere è il peso di un denaro d’argento». Nell’antichità si produceva solo formaggio molle, realizzato soprattutto con latte caprino, oppure misto, ovino e caprino. È stata la diffusione degli allevamenti bovini nei monasteri e nelle abbazie a favorire la produzione dei formaggi vaccini e insieme il perfezionamento delle pratiche casearie e di stagionatura dei formaggi.
Da oltre 70 anni, Campo dei Fiori è un’azienda che, a partire dalla produzione del burro, opera nel settore caseario, specializzandosi anche nella produzione di formaggi in porzioni.
Nata nel 1947, Campo dei Fiori opera a Daverio, in provincia di Varese, dove oggi impiega circa 140 addetti. Accurata selezione delle materie prime, qualità, competenza, sicurezza alimentare e legame con il territorio caratterizzano l’attività di questa azienda che produce e confeziona tutti i propri prodotti in Italia, per portare sul mercato nazionale ed estero l’eccellenza manifatturiera italiana e i sapori più genuini.
Prodotto e confezionato per VéGé Retail S.r.l. da Campo Dei Fiori S.r.l., Daverio (VA).
La produzione delle Fettine Light Ohi Vita parte dalla scelta delle migliori materie prime che vengono selezionate con cura, ingrediente per ingrediente coniugando l’aspetto artigianale con le più avanzate tecnologie alimentari, nel segno della tradizione gastronomica italiana.
Una filiera rigorosamente certificata in tutte le sue fasi a cui si aggiungono analisi accurate da parte di laboratori interni ed esterni all’azienda, con migliaia di test effettuati ogni anno per garantire la salubrità e la sicurezza di tutti i prodotti: la competenza derivata da 70 anni di attività si arricchisce dell’adesione ai più elevati standard qualitativi riconosciuti a livello internazionale. Si tratta di standard che riguardano gli ambienti di lavoro, i fornitori della materia prima, il prodotto, il processo, il personale addetto alla produzione, così come il posizionamento del sito produttivo e l’accumulo, la raccolta e l’eliminazione del materiale di rifiuto, in una logica di sostenibilità che si estende a tutte le fasi e a tutti gli attori della filiera produttiva.
Le Fettine Light vengono proposte incartate una per una. Questo consente un’ottima conservazione per i tempi indicati sulla confezione
E se ne avanza qualcuna? Prestandosi ad arricchire molte ricette in modo semplice, sono svariati gli usi delle Fettine Light. Una ricetta che abbina la leggerezza della verdura al gusto del formaggio è quella degli involtini di zucchine: lavare le zucchine e affettarle sottilmente; scottarle in acqua bollente salata per 1 minuto circa, lasciarle intiepidire, quindi arrotolare ciascuna fetta di zucchina con 1/3 di Fettina light, porre in forno su una teglia calda per 30 secondi circa (oppure in una padella antiaderente), e servire con un filo di olio extra vergine bio e una manciata di semi di sesamo.
Smaltire correttamente il packaging di un prodotto è il nostro contributo alla tutela dell’ambiente e all’economia circolare, che promuove il riutilizzo della materia fin quando è possibile e utile. L’incarto sia interno sia esterno è di plastica. Verifica i sistemi di smaltimento del tuo Comune.
Verifica i sistemi di smaltimento del tuo Comune
La cura nella selezione delle materie prime, insieme al rispetto dei più stringenti parametri igienico-sanitari, garantiscono la massima qualità produttiva delle Fettine Light della linea Ohi Vita.
Campo dei Fiori vanta numerose certificazioni, sia di prodotto sia di processo, a testimoniare la qualità dell’azienda, che produce e confeziona tutti i propri prodotti in Italia.
Lo stabilimento è organizzato in tre aree distinte, riconducibili alla produzione di burro, formaggi fusi in porzioni e spremute di frutta, ciascuna con linee produttive che rappresentano l’avanguardia tecnologica del settore che si innesta su un controllo scrupoloso di tutti gli ingredienti utilizzati.