Aceto balsamico di Modena IGP
Ingredienti
Valori Nutrizionali
Benessere
Aumenta il senso di sazietà
Antiossidante
Privo di grassi
Lo sapevi che
Le origini dell’aceto balsamico risalgono ai tempi antichi: già i Romani utilizzavano il mosto di uva cotto, chiamato sapum, come medicinale e come dolcificante e condimento.
Nel primo libro delle Georgiche, Virgilio ne descrive la produzione in una casa di contadini: «è autunno…; la donna cuoce il mosto, il dolce succo, sul fuoco, togliendo attentamente con una frasca la schiuma dal liquido ribollente sul paiolo».
Le sue preziose caratteristiche, affinate sempre più nell’area emiliana, rendono il mosto cotto e acetificato un prodotto prestigioso e riservato solo alle classi nobili. Lo ritroviamo infatti menzionato nel 1046, come “l’aceto perfettissimo” che il marchese Bonifacio di Canossa dona a re Enrico III, futuro imperatore del Sacro Romano Impero. È presso la corte degli Estensi di Modena che caratteristiche e modalità di produzione dell’aceto balsamico si definiscono sempre meglio durante l’epoca rinascimentale.
Saranno le armate napoleoniche nel 1796 a favorirne la diffusione al di fuori della cerchia nobiliare della corte modenese, quando con la formazione della Repubblica Cispadana, i prodotti dell’Acetaia degli Estensi, molto ambiti dalle famiglie ricche della città, furono venduti all’asta. Nel corso dell’800, la tradizione dell’aceto balsamico si ramifica: da un lato permane quella di origine nobiliare, codificata dall’agronomo esperto Francesco Agazzotti, che delineerà principi e metodi di produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena; dall’altro prende forma una tradizione contadina, fondata sulla pratica di diluire il prodotto con aceto di vino per ottenere così un condimento più leggero e di uso quotidiano. Questa è l’origine dell’attuale Aceto Balsamico di Modena IGP.
Da dove viene
L’Aceto Balsamico di Modena rappresenta la cultura e la storia della città: la sua esistenza è strettamente collegata a conoscenze, tradizioni e competenze locali, che hanno dato vita ad un prodotto esclusivo e tipico del territorio.
Dal luglio del 2009, l’Aceto Balsamico di Modena gode del riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta), il marchio con cui l’Unione Europea tutela gli specifici prodotti di un’area geografica ben determinata. Questo significa che l’intero processo produttivo è sottoposto a regole molto stringenti relative a materia prima, metodi e parametri di qualità. Il Disciplinare di Produzione stabilisce infatti che l’Aceto Balsamico di Modena IGP sia prodotto esclusivamente nelle acetaie delle province di Modena e Reggio Emilia con i mosti ottenuti dai 7 vitigni più coltivati in Emilia Romagna, che sono Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni. A questi mosti si aggiungono aceto di vino e una percentuale di aceto di vino invecchiato almeno 10 anni; quindi l’Aceto Balsamico può maturare in recipienti di legno pregiato all’interno delle acetaie, che sono ambienti che presentano temperatura e aerazione ideali.
CHI LO FA PER VOI
Prodotto e imbottigliato per VéGé Retail S.r.l. da Modenaceti S.r.l. e imbottigliato da Ponti S.p.A., Ghemme, NO.
Sostenibilità
Le produzioni come quelle biologiche e a Indicazione geografica tipica rappresentano una visione delle filiere agroalimentari che valorizza la qualità, la tradizione e la sicurezza alimentare.
Si tratta di un modello di agricoltura e di agroindustria fondato sul rispetto dell’ambiente, su elevati standard di sicurezza alimentare a vantaggio della salute dei produttori e dei consumatori, ma anche su un patrimonio di tradizione, storia, arte e cultura. Le produzioni biologiche e IGP propongono prodotti che originano da valori ritenuti oggi sempre più importanti attraverso un approccio che è naturalmente sostenibile ed inclusivo, perché si propone di armonizzare l’attività dell’uomo con la tutela dell’ambiente. A favore delle generazioni future.
Come non sprecare
L’Aceto Balsamico di Modena può essere utilizzato su tantissime pietanze, l’importante è dosarne bene la quantità per conferire un gusto unico, senza prevaricare il sapore degli alimenti.
Un altro suggerimento per apprezzarlo pienamente consiste nell’utilizzarlo a cottura ultimata su carne pesce e verdure e mai insieme ad altre salse.
Ma l’aceto balsamico si presta anche ad altri usi, oltre a quello alimentare, recuperando così la tradizione che ne esaltava soprattutto le proprietà curative. Qualche goccia diluita in acqua può lenire il mal di gola, se diluito e frizionato sulla pelle è un antinfiammatorio per le articolazioni, mentre qualche goccia su una pezzuola di cotone appoggiata sulla fronte può contribuire ad alleviare il mal di testa.
Smaltire in modo corretto il packaging di un prodotto è il nostro contributo alla tutela dell’ambiente e all’economia circolare, che promuove il riutilizzo della materia fin quando è possibile e utile.
La bottiglia è di vetro.
La capsula è di materiale misto.
L’etichetta è di carta.
Verifica i sistemi di smaltimento del tuo Comune
Qualità certificata
L’Aceto Balsamico IGP Bio della linea Ohi Vita è un prodotto certificato con il logo Euro Leaf, che ne attesta la provenienza da uve biologiche, e con il marchio IGP, con cui l’Ue identifica le produzioni tipiche di un’area geografica definita.
Le coltivazioni biologiche, escludendo l’impiego di sostanze chimiche di sintesi, garantiscono il consumatore circa la loro assenza nei prodotti che scelgono, a vantaggio del gusto e dell’integrità organolettica degli alimenti. Il marchio IGP riconosce la qualità dell’«Aceto Balsamico di Modena» in relazione all’unicità e all’autenticità del prodotto, le cui caratteristiche e la cui reputazione sono conosciute sia sul mercato nazionale che internazionale.
Biologico
L’agricoltura biologica, disciplinata dai Reg. CE n. 834/2007 e CE n. 889/2008, è basata sulle migliori pratiche ambientali, la tutela della biodiversità e delle risorse naturali.
IGP
L’Indicazione Geografica Protetta, definita da un Disciplinare di produzione, identifica un prodotto le cui caratteristiche di qualità e reputazione dipendono dall’area geografica di origine.