L’Atlante del cibo: la sostenibilità alimentare di Roma Capitale si costruisce a partire dalla geografia della produzione e del consumo
Delineare un quadro approfondito delle caratteristiche e delle dinamiche di funzionamento del sistema alimentare della Città metropolitana di Roma Capitale (CmRC), con le sue criticità e i suoi punti di forza, per poter arrivare alla costruzione di un Piano del Cibo che permetta di intraprendere politiche economiche e territoriali sempre più sostenibili.
Dallo studio del territorio, restituito con un apparato cartografico tematico dettagliatissimo, alla produzione agroalimentare locale, dal valore dei prodotti tipici certificati Dop e Igp all’occupazione nel settore primario, dal sistema di produzione al modello dei consumi, dalla multidimensionalità della sicurezza alimentare al contrasto allo spreco alimentare: sono questi i diversi temi che l’Atlante del cibo affronta per offrire un quadro conoscitivo documentato ed esaustivo della produzione e del consumo alimentare a Roma.
“L’Atlante del Cibo, nato da un progetto in collaborazione con il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente, è il passaggio fondamentale per delineare le strategie su Agricoltura e Cibo che costituiscono uno degli assi del Piano Strategico Metropolitano in linea con la strategia europea ‘Farm to fork’ per la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente”, ha dichiarato Davide Marino, coordinatore scientifico dell’Atlante e docente universitario.
Con oltre 400 elaborazioni e circa 200 mappe cartografiche sugli andamenti di molteplici fenomeni del sistema, l’Atlante si rivolge infatti a istituzioni locali, amministratori pubblici, imprese, cooperative, enti del terzo settore che operano nelle diverse fasi del sistema alimentare, quali produzione, trasformazione, distribuzione, consumo, gestione delle eccedenze e degli scarti.
“Il cibo rappresenta un quarto delle emissioni di gas serra ed un quarto dei consumi delle famiglie. È un elemento che riceve poca attenzione nelle politiche pubbliche, eppure è centrale per gli obiettivi sociali ed ambientali in relazione sia all’Agenda 2030 sia al Pnrr – sottolineano i ricercatori -. L’Atlante è uno strumento dinamico che si può aggiornare anche con dati provenienti dal modo della produzione e dai cittadini. Per questo è anche uno strumento di democrazia e di condivisione della conoscenza”.
Non a caso, tra le citazioni che aprono il documento si legge una frase di Antonio Gramsci: “Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita (…) Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri”.
L’Atlante propone un approfondimento sulle politiche, i progetti e le pratiche del sistema alimentare della Città metropolitana, attraverso un’analisi cartografica sulle misure del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e i risultati di una mappatura di progetti e pratiche del sistema alimentare metropolitano. Una panoramica del sistema dell’innovazione e della ricerca che ruota intorno ai temi dell’agroalimentare nella Città di Roma completa il documento, che raccoglie anche informazioni circa le principali caratteristiche delle start-up e delle Pmi innovative nel Lazio e nella Città, oltre a una rassegna dell’offerta accademica e scientifica che insiste su Roma e su cui si potrebbe fare leva per raggiungere gli obiettivi di un sistema alimentare locale più sostenibile.