Il tempo delle mele: proprietà e benefici di uno dei frutti più amati
Simbolo di desiderio, passione, tentazione, fecondità, ricchezza ma anche di inganno e discordia, la mela è protagonista di una quantità di eventi storici, leggende, fiabe, miti e modi di dire davvero innumerevole. E non c’è di che stupirsene, considerate l’ampissima diffusione e la grande importanza di cui ha goduto nel corso dei secoli.
Consumata in Asia centrale fin dal Neolitico, la mela si diffonde verso oriente e verso occidente attraverso la Via della Seta, conquistando l’Europa e via via tutto il mondo. In Italia, le prime coltivazioni di Malus domestica vengono avviate nel XIII secolo in Trentino-Alto Adige, a tutt’oggi leader nazionale nella produzione di mele, seguito da Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia e Campania.
Pur presenti quindi nell’alimentazione umana fin da tempi ancestrali, le mele non sono però sempre state come le conosciamo: rispetto ai tempi antichi, sono cresciute di dimensione, il loro sapore è più dolce e gradevole e le varietà sono notevolmente aumentate di numero. Oggi se ne attestano ben 7000, differenti per colore, consistenza e sapore.
Rosse, rosate, gialle, verdi, brune, con più o meno sfumature e venature, croccanti, tenere, farinose, più dolci o più acidule, le mele sono uno dei frutti (in realtà “falso frutto” perché il frutto vero è il torsolo che contiene i semi) più biodiversi del pianeta.
Nella sola Italia, le varietà selvatiche e le cultivar sono tantissime e presentano una quantità di aromi e caratteristiche organolettiche anche molto differenti tra loro. Già a citare le più famose l’elenco è lungo e vario, dalla Val di Non DOP (che comprende Golden Delicious, Renetta Canada e Red Delicious) alla Alto Adige IGP, da quella della Valtellina alla Mela Rossa Cuneo fino all’Annurca campana, tutte a denominazione IGP. E poi la Fuji, la Gala, la Stark, la Granny Smith: ce n’è veramente per tutti i gusti e – per quanto quasi la metà della produzione nazionale si concentri sulle varietà autunnali – disponibili tutto l’anno… E meno male, visto l’incredibile apporto salutare fornito dal consumo di questo incredibile pomo.
Il famoso detto “una mela al giorno…” (che non c’è neanche bisogno di concludere per sapere come finisce, tanto è noto) non è solo un modo di dire, insomma. Ricco di vitamine (B, C, E), sali minerali, fibre, flavonoidi e carotenoidi questo frutto svolge un’azione rinfrescante, idratante, antiossidante e disintossicante, oltre a tonificare il sistema nervoso e favorire i processi digestivi: un vero e proprio toccasana per l’intero organismo. Così a portata di mano, poi, è sotto ogni aspetto un supporto alimentare ideale, che non può mancare a qualunque età (non è un caso che sia uno dei primi alimenti inseriti nello svezzamento dei neonati, d’altronde).
Altro punto a favore delle mele, assai utile a incentivarne il consumo, è la loro estrema versatilità: in cucina si presta infatti a svariate preparazioni, dai primi piatti (da provare i canederli alle mele e il risotto con mela e speck) ai secondi (fresche o ridotte in salsa sono un più che degno accostamento di arrosti di maiale o di selvaggina, o di un prelibato pollo al curry) ai contorni (indovinato l’abbinamento con cavolo cappuccio o aringhe, ma sfiziosa anche quello di sole mele, affettate a spicchi molto fini, da impreziosire con qualche seme di cardamomo pestato, per un sapore da mille e una notte). Oltre, ovviamente, a un gran numero di dolci (pensare allo strudel può apparire scontato, ma di sicuro mai banale).
Le mele sono anche alla base di tantissimi prodotti: marmellate, sciroppi, gelatine, snack (le mele essiccate, magari accompagnate da una o due noci, sono un’ottima e salutare merenda). Tra le bevande di mele, popolarissimo risulta essere il sidro, da cui si ricava anche l’aceto di mele, prezioso ricostituente naturale e alternativa delicata rispetto all’aceto di vino. L’aceto di mele biologico Ohi Vita, ottenuto da mele 100% italiane, arricchisce di benessere e sapore le insalate come un polpettone. Oltre che rivelarsi un ingrediente furbo ad esempio per favorire la lievitazione di torte e panificati: provare per credere!