E tu mangi in modo consapevole? Alcuni consigli per una mindful eating
Con l’estate ormai alle porte, e la fatidica prova costume che incombe, è tempo di porre attenzione a quel che mangiano. Ci sono quei chili di troppo che ballano sulla bilancia, ma anche la voglia di sentirsi in forma, recuperare un rapporto sereno col nostro corpo ormai libero dalle costrizioni della stagione fredda, scrollarsi di dosso (letteralmente) tutta la pesantezza che ci incupisce e perché no? anche indossare quei vestiti che tanto ci piacciono e non abbiamo nessuna intenzione di far giacere nel guardaroba.
Questo è il momento in cui può venirci in soccorso la mindful eating, l’alimentarsi in modo consapevole, ancora più di regimi alimentari mortificanti o privazioni forzate. Ricordiamo, infatti, che per restare in forma, e magari dimagrire un po’, è importante non saltare mai i pasti, a partire dalla prima colazione, e non rinunciare a nulla, scegliendo alimenti di qualità, mangiando poco di tutto e, soprattutto, gustandosi quel che si mangia.
La mindful eating nasce come modo per rieducarsi all’attività del nutrirsi, restituendogli valore, significato, soddisfazione e tempo. Perché se mangiare diventa un’attività di accompagnamento o di sottofondo rispetto ad altro oppure un’attività legata a stati emotivi più che fisiologici, ecco che il rischio di mangiare in eccesso rispetto al necessario, andando magari incontro anche a difficoltà di carattere digestivo, è proprio dietro l’angolo.
Per intenderci, mangiare mentre si lavora, mentre si guida, mentre si guarda la televisione o si usano pc o smartphone rappresenta l’opposto della mindful eating. Si chiama mindless eating, o alimentazione distratta, spesso è legata a comportamenti ripetitivi e frettolosi, se non a stati ansiosi, e quasi sempre è la causa principale di eccessi alimentari e sovrappeso.
Ma come facciamo a mangiare in modo davvero consapevole, così da migliorare la nostra esperienza alimentare e promuovere il nostro benessere, imparando ad ascoltare il nostro corpo? Da ricerche psicologiche sul campo vengono alcune indicazioni utili a fare scelte soddisfacenti e nutrienti.
Ecco cinque consigli che potranno esserci preziosi:
- Fissare i pasti più o meno alla stessa ora ogni giorno, dedicandosi abbastanza tempo per godersi il pasto o lo spuntino;
- Pensare con gratitudine al cibo che si sta mangiando: da dove viene, la sua stagionalità, chi lo ha cucinato, l’interpretazione della ricetta;
- Prestare ad aspetto, sapore, odore, ingredienti della pietanza, coinvolgendo attivamente tutti i sensi mentre si mangia;
- Servire porzioni contenute per non eccedere o sprecare, usando piatti un po’ meno grandi;
- Mangiare con lentezza assaporando piccoli bocconi e masticando bene per gustare il cibo e riconoscere il momento della sazietà.
In fondo, recuperare il valore e il piacere profondo del cibo e dell’atto del mangiare è uno dei modi migliori per riconnettersi con il nostro corpo e volerci bene.
Allora… buona mindful eating a tutti!