Croccanti, ipocalorici e rinfrescanti: benvenuti cetrioli!
Di solito siamo abituati a parlarne come fosse un ortaggio, ma se vogliamo dire le cose come stanno, in realtà si tratta di un frutto, originario dell’India, e oggi coltivato in tutto il mondo, che fa parte della famiglia delle Cucurbitaceae. Il cetriolo è il parente che non ha la dolcezza tipica del cocomero e del melone (per questo sul piano culinario lo consideriamo “verdura”), ma possiede la ricchezza di acqua (96,5%) e gli stessi effetti dissetanti, diuretici e rinfrescanti, particolarmente preziosi nella stagione estiva. Consumare con regolarità cetrioli, in queste calde giornate, significa contrastare in modo attivo ed efficace eventuali fenomeni di disidratazione, proteggendosi dalla calura eccessiva.
Con un apporto calorico ridottissimo (circa 16 Kcal per 100 g), che li rende consigliati in un regime ipocalorico e dimagrante, i cetrioli possono a pieno titolo diventare i protagonisti dei nostri pasti estivi, ma anche di salutari spuntini rompi-digiuno, per il gratificante senso di sazietà che generano: un cetriolo, accuratamente privato della buccia, che ha un retrogusto un po’ amaro, può essere consumato in pinzimonio o arricchire un’insalata o essere impiegato per la preparazione di frullati, anche in abbinamento ad altri cibi idratanti come melone, avocado e sedano, o salse, la più famosa di tutte la Tzatziki con yogurt greco (da provare lo Yogurt bianco greco 0% grassi Ohi Vita), aglio, prezzemolo, olio evo e sale.
Certo è che le virtù nutrizionali dei cetrioli sono straordinarie e al centro di numerose ricerche, che non fanno che confermarne le spiccate proprietà detossinanti, drenanti e depurative, oltre che termoregolatrici, anche per l’elevato contenuto di magnesio, potassio e vitamine.
Ma non finisce qui. Perché i cetrioli favoriscono la digestione, promuovono il buon funzionamento dell’intestino, contribuiscono a tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue. Mentre il buon contenuto di vitamina K che li caratterizza, li rende utili anche nel mantenere la densità ossea, una normale funzione neurologica e una corretta coagulazione del sangue. Senza dimenticare che i cetrioli, come ottime fonti di acido tartarico, che ostacola la trasformazione dei carboidrati ingeriti in grassi, sono indicati in un regime alimentare dimagrante. Infine, il ricco contenuto di potassio e di magnesio rende il consumo regolare di cetrioli una buona abitudine per contrastare l’ipertensione e controllare il livello di colesterolo nel sangue, a tutto vantaggio del cuore.
Esistono diverse varietà di cetrioli – i più comuni sono i cetrioli kirbys, più piccoli e impiegati per fare i sottaceti e il cetriolo europeo – anche se il loro sapore è sostanzialmente simile, con qualche differenza per il grado di amaro e la consistenza più o meno croccante. In modo particolare, i sapori acidi sono i più indicati per valorizzare il gusto fresco e amaro del cetriolo, mentre la croccantezza li rende graditi come contorni o per alleggerire in modo sfizioso la farcitura di panini o le insalate miste più fresche e stuzzicanti.
I cetrioli infine sono oltremodo utili per garantire idratazione, elasticità e luminosità alla nostra pelle, se mangiati, ma anche se impiegati per preparare succhi, tra l’altro capaci di contrastare l’eccessiva acidificazione del corpo, e maschere da applicare sul viso, con lo scopo di ridurre rossori, irritazioni e impurità, o sugli occhi, se in presenza di occhiaie e borse. Anche in caso di scottature solari applicare fettine di cetrioli sulla zona arrossata può dare sollievo e lenire il bruciore cutaneo.
L’importante è acquistare sempre cetrioli freschi, quindi dalla consistenza dura e turgida e dalla buccia verde, chiara o scura a seconda della qualità, ma sempre priva di macchie, e consumarli nell’arco di uno o due giorni dall’acquisto per poterne apprezzare appieno il gusto e le proprietà nutrizionali.