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Cereali e legumi: un mix di gusto e principi nutritivi con un ridotto impatto ambientale

24/02/2023
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Consumati assieme, legumi e cereali sono una ottima fonte di fibre, carboidrati, vitamine e sali minerali. Il Misto di legumi e cereali biologici Ohi Vita è pensato proprio per essere una fonte di energia all’interno di una dieta equilibrata e salutare.

 

Lelevato contenuto in fibre vegetali di legumi e cereali contribuisce, infatti, al corretto funzionamento dell’intestino e le stesse fibre sono preziose anche per tenere sotto controllo la glicemia, i livelli di colesterolo e i trigliceridi nel sangue. Senza dimenticare che, per la loro digeribilità e per il senso di sazietà che inducono, cereali e legumi sono alimenti indicati nelle diete ipocaloriche. E la ricchezza di sali minerali come fosforo e potassio, magnesio e ferro sostiene, inoltre, il processo di mineralizzazione delle ossa.

 

Insomma, un vero e proprio mix di benessere con una lunga tradizione:

 

legumi e cereali sono state le prime piante coltivate da parte dell’uomo a tutte le latitudini per l’elevato contenuto nutrizionale, la facilità di adattamento a climi e suoli diversi, e per la possibilità di essere conservati a lungo, una volta essiccati o in forma di farina.

 

Se l’addomesticazione dei cereali risale a circa 8000 anni prima di Cristo, recenti studi archeologici, condotti nel distretto israeliano di Haifa, ipotizzano che un primo uso dei cereali da parte delluomo, che in questo caso li raccoglieva come piante spontanee, sia stato legato a pratiche di birrificazione databili addirittura 13 mila anni fa, ben prima dello sviluppo dell’agricoltura cerealicola.

 

I legumi, tranne i fagioli che oggi conosciamo, provenienti dall’America, e la soia, che viene dall’estremo Oriente, sono tutti originari del bacino del Mediterraneo e del vicino Oriente, dove sono coltivati da migliaia di anni. Dopo essere stati il pilastro dell’alimentazione delle civiltà antiche, per tanti secoli furono ritenuti un cibo da poveri. Soltanto nel Settecento, con l’Illuminismo, vengono rivalutati come alimento importante nella dieta di tutte le classi sociali, non solo le meno abbienti.

 

I piselli, che invece per migliaia di anni erano stati mangiati prevalentemente essiccati, una volta consumati freschi vennero considerato un cibo raffinato ed elegante per la consistenza tenera ed il sapore dolce. E l’uso di mangiarli freschi sembra provenisse proprio dall’Italia, introdotto forse dai cuochi al seguito di Caterina de’ Medici andata sposa a Enrico II. Da quel momento, il consumo di piselli novelli in Francia diventò una vera e propria moda alla corte di Luigi XIV, come racconta la sua favorita Madame de Maintenon in una lettera del 1696: “Il capitolo dei piselli dura ancora: l’impazienza di mangiarne, il piacere di averne mangiati, la gioia di poterne mangiare ancora sono i tre punti che i nostri principi trattano da quattro giorni. Ci sono dame che dopo avere cenato col re, e bene, si fanno preparare a casa dei piselli per mangiarli prima di andare a dormire, a rischio di indigestione. È una moda, un furore”.

 

Gli alimenti che fanno bene alla salute fanno, per altro, bene anche all’ambiente. L’associazione cereali e legumi può rappresentare un pasto ricco di principi nutritivi con un ridotto impatto ambientale in termini di consumo di risorse ed energie. Il consumo di proteine vegetali è infatti la principale strategia per la sostenibilità delle filiere agroalimentari indicata dalla comunità internazionale. I legumi, oltre a essere molto ricchi di principi nutritivi, sono anche piante che contribuiscono alla fertilità dei suoli agricoli per la loro capacità di fissare grandi quantità di azoto nel terreno, rendendolo molto più produttivo. Fin dall’Alto Medioevo, le leguminose furono, proprio per questo, coltivate in campo aperto assieme ai cereali per sfruttare al meglio la loro capacità di restituire fertilità al terreno.