Buone, versatili e più leggere: tutto il gusto del formaggio in pratiche fettine
Il gusto del formaggio subito disponibile in fettine che consentono di preparare in modo semplice e veloce sfiziose ricette e spuntini gustosi per tutte le età. Con 9 grammi di grassi per 100 grammi di prodotto, le Fettine Light Ohi Vita contengono infatti il 50% di grassi in meno rispetto alla media dei prodotti similari più venduti.
Tutto il gusto del formaggio unito al latte rende queste fettine leggere e a ridotto contenuto di grassi, adatte per una merenda come per arricchire in modo gustoso ogni preparazione preferita.
La quantità di proteine del latte, caseine e sieroproteine, presenti nelle Fettine Light sono, infatti, bilanciate con una componente di grassi ridotta, in un formato pratico, versatile e gustoso pensato per tutte le esigenze.
Una storia antica quella trasformazione del latte in formaggio: un bassorilievo ritrovato a Ur e risalente al III millennio a.C. rappresenta la prima fonte documentale della pratica della caseificazione. Chiamato il “Fregio del latte”, in esso i Sumeri descrissero le tecniche usate dai sacerdoti per produrre formaggio. “Formaggio” deriva dalla parola greca “formos”, che indicava il paniere di vimini nel quale veniva riposto il latte cagliato per dargli forma. L’arte casearia poi si sviluppò e perfezionò nei secoli, con pratiche e tradizioni differenti, ma sempre costanti sono rimasti gli elementi di base: latte, sale, calore, caglio.
Fu, poi, Lucio Giunio Moderato Columella, contemporaneo di Seneca, nel trattato De re rustica a dedicare un intero capitolo al formaggio, De caseo faciendo, in cui descrive il procedimento più adatto per le diverse tipologie e qualità di formaggi. A partire dall’uso esclusivo di latte “sincero e freschissimo”, e specificando che “conviene coagulare il latte con caglio di agnello o di capretto, quantunque si possa anche rapprendere col fiore di cardo silvestre o coi semi del cartamo e col latte di fico, che l’albero emette se si ferisce la sua corteccia verde. In ogni modo il cacio migliore” è quello che viene prodotto con il “minimo possibile di medicamento; e il minimo di caglio che una coppa di latte può ricevere è il peso di un denaro d’argento”.
Nell’antichità si produceva solo formaggio molle, realizzato soprattutto con latte caprino, oppure misto, ovino e caprino. È stata la diffusione degli allevamenti bovini nei monasteri e nelle abbazie a favorire la produzione dei formaggi vaccini e insieme il perfezionamento delle pratiche casearie e di stagionatura dei formaggi.
Sono proprio le pratiche produttive e le materie prime che giocano, quindi, un ruolo decisivo anche nella produzione delle Fettine Light Ohi Vita. Materie prime che vengono selezionate con cura, ingrediente per ingrediente coniugando l’aspetto artigianale con le più avanzate tecnologie alimentari, nel segno della tradizione gastronomica italiana.
Una filiera rigorosamente certificata in tutte le sue fasi a cui si aggiungono analisi accurate da parte di laboratori interni ed esterni all’azienda, con migliaia di test effettuati ogni anno per garantire la salubrità e la sicurezza di tutti i prodotti: la competenza derivata da 70 anni di attività si arricchisce dell’adesione ai più elevati standard qualitativi riconosciuti a livello internazionale. Si tratta di standard che riguardano gli ambienti di lavoro, i fornitori della materia prima, il prodotto, il processo, il personale addetto alla produzione, così come il posizionamento del sito produttivo e l’accumulo, la raccolta e l’eliminazione del materiale di rifiuto, in una logica di sostenibilità che si estende a tutte le fasi e a tutti gli attori della filiera produttiva.
In sostanza, la cura nella selezione delle materie prime, insieme al rispetto dei più stringenti parametri igienico-sanitari, garantiscono alle Fettine Light della linea Ohi Vita la massima qualità produttiva.