Agricoltura biologica: 1 nuova legge in Italia e 7 premi in Europa
Sono sette e sono solo i primi i premi europei dedicati all’agricoltura biologica, inaugurati dalla Commissione europea insieme al Comitato economico e sociale, al Comitato delle regioni, agli agricoltori di Copa-Cogeca e all’ong Ifoam organics Europe. I premi si concretizzano come seguito al piano d’azione Ue per la produzione bio adottato il 25 marzo 2021. “La produzione biologica è e svolgerà un ruolo chiave nella transizione verso sistemi alimentari sostenibili, che non possiamo raggiungere senza i vari attori della filiera biologica”, ha commentato il commissario per l’Agricoltura Ue Janusz Wojciechowski. Le candidature sono aperte dal 25 marzo all’8 giugno 2022.
Il tutto mentre anche in Italia è stata finalmente approvata in via definitiva dal Senato la legge che prevede nuove disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico. “Grazie a questa legge il biologico può diventare il motore di rilancio dell’intero comparto agroalimentare. L’Italia ha una forte vocazione al biologico, che va incrementata e valorizzata con investimenti in ricerca, innovazione, formazione e comunicazione per continuare ad essere leader tra i Paesi europei che stanno investendo fortemente in questa forma di agricoltura che tutela l’uomo e l’ambiente, oltre a creare concrete opportunità di occupazione per i giovani e le donne”, hanno sottolineato FederBio, Aiab, AssoBio, Associazione Biodinamica, AssocertBio.
Il biologico è ovunque un’occasione concreta per creare opportunità di occupazione per i giovani e per lo sviluppo economico e sociale delle campagne, ha un ruolo centrale per il clima, per la tutela della biodiversità e per offrire soluzioni innovative per il resto dell’agricoltura. La legge nazionale sul bio prevede l’introduzione di un marchio per il biologico italiano per contrassegnare come 100% Made in Italy solo i prodotti biologici ottenuti da materia prima nazionale.
Anche in questo senso, i premi avviati dalla Commissione europea rivestono una grande importanza e hanno come obiettivo quello di raccontare gli esempi di eccellenza lungo la filiera, premiando i progetti migliori e più innovativi nel bio.
Wojciechowski: “Questi riconoscimenti rappresentano una grande opportunità per celebrare i protagonisti, promuovendo nel contempo esempi di buone pratiche in tutta l’UE. Incoraggio tutti gli attori del settore biologico a candidarsi“.
Secondo The World of Organic Agriculture 2022 dell’Istituto di ricerca sull’agricoltura biologica (FiBL) il mercato europeo del bio è il secondo più grande al mondo con 44,8 miliardi di euro di fatturato, dietro gli Stati Uniti e prima della Cina. Il giro d’affari più elevato viene generato in Germania (15 miliardi di euro), seguita dalla Francia (12,7 miliardi di euro) e dall’Italia (3,9 miliardi di euro). Nel 2020 il biologico ha registrato una crescita record per quanto riguarda la superficie coltivata raggiungendo i 14,9 milioni di ettari, mentre in termini di mercato l’aumento è stato del 15,1%. Infine, in Europa oltre la metà delle superfici destinate a bio è concentrata in 4 Paesi: Francia, Spagna, Italia e Germania. La Francia ha a disposizione 2,5 milioni di ettari, seguita da Spagna e Italia con 2,4 e 2,1 milioni di ettari. Mentre il maggior numero di produttori biologici è localizzato in Italia con oltre 71mila.