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Il buio e i fresco fanno bene all’olio: le buone pratiche per conservarlo al meglio

16/03/2022
copywriter-ohi-vita
Benessere

L’olio è un buon conservante. Chi non ha mai assaggiato una verdura, del tonno o altri sottolio? Di certo, questo fantastico prodotto aiuta a mantenere nel tempo le caratteristiche degli alimenti perché ne evita il contatto con l’ossigeno ma, a sua volta, è un elemento naturale molto delicato. Occorre, quindi, conservarlo bene per evitare quella perdita di qualità che vale, a maggior ragione, quando parliamo di prodotti come l’extravergine d’oliva. L’Associazione italiana dell’industria olearia Assitol ha, per questo, pubblicato online una Guida pratica Olio extravergine di oliva scaricabile gratuitamente online.

 

Nel panorama mondiale, la produzione di olio di oliva rappresenta soltanto circa il 3 % di tutto l’olio vegetale, molto dietro a quelli di soia, di palma o di colza. Ma ha indubbie proprietà salutistiche, tanto che la Food and Drug Administration USA. lo ha qualificato come “medicinale”. Senza considerare le incredibili varietà di sapori e profumi che rende, di fatto, l’olio come il condimento principe della tradizione culinaria italiana. Un prezioso nettare che va tutelato anche nelle nostre cucine. Spiega l’Avv. Massimiliano Dona, Presidente Unione Nazionale Consumatori: “Sappiamo bene che i preziosi costituenti sono molto sensibili alle condizioni ambientali sfavorevoli che possono favorirne la degradazione o peggiorare sensibilmente le qualità organolettiche dell’EVO come avviene con l’irrancidimento”.

 

“È quindi di fondamentale importanza custodirlo nel modo più appropriato per evitare che vadano perdute le sue caratteristiche nutrizionali e salutistiche: questa guida è rivolta quindi ai consumatori che potranno trovare informazioni utili per meglio approfittare dei tanti vantaggi che derivano dal consumo consapevole di questo prodotto”.

 

Il consumatore può, perciò, adottare delle buone pratiche per garantire all’olio la conservazione delle sue migliori qualità e dei suoi fragranti aromi così da utilizzarlo al meglio, a tavola come in cucina. Ecco i principali fattori indicati dalla guida. Prima di tutto il buio: tenere l’olio al riparo dal sole diretto e da qualsiasi fonte artificiale diretta. Poi, c’è il fresco, ovvero la giusta temperatura di conservazione che non dev’essere né troppo calda né troppo fredda, avendo cura di evitare soprattutto il congelamento dell’olio con la conseguente perdita del gusto e delle proprietà. Guai anche all’aria, insomma all’ossidazione che deriva quando ci dimentichiamo per esempio il tappo della bottiglia aperto. Occhio, anche, alla data di scadenza: per il Consiglio oleicolo internazionale, non bisogna superare i 24 mesi. L’olio è un po’ come una spugna, quando incontra odori impregnanti li assorbe, ecco perché va tenuto lontano dagli odori troppo forti. Fuori casa, poi, per esempio nei nostri ristoranti dove le vecchie oliere per legge non si possono più usare, meglio preferire bottiglie con il tappo anti-rabbocco. E, infine, massima attenzione al colore: l’extravergine va dal giallo oro a al verde scuro o brillante. Di sicuro non dev’essere su tonalità che vanno tra l’arancio e il rosso.

 

 

https://www.assitol.it/guida/