Gallette di Mais
Ingredienti
Valori Nutrizionali
Prive di glutine e colesterolo, ideali come croccante accompagnamento a tutto pasto, le gallette di mais bio sono una valida alternativa a pane e cracker per la prima colazione o per spuntini leggeri durante il giorno.
Benessere
Energetico
Sano
Salutare
Lo sapevi che
ll nome scientifico del mais è Zea Mays L. e la sua pianta appartiene alla famiglia delle Graminacee. A partire dal Messico e dall’America Latina, il mais si è diffuso in Europa nel Diciassettesimo secolo, attraverso Spagna, Francia, Italia, Penisola Balcanica, Ucraina fino ad arrivare Caucaso.
In italiano il mais ha numerosi sinonimi come frumentone, formentone, formentazzo, granone, grano siciliano, grano d’India, granoturco, granturco, melica, meliga e pollanca. Ma il mais, prima di raggiungere l’Italia, ha compiuto un lungo cammino, a partire dal Centro America. I nativi americani all’epoca dell’arrivo di Colombo si servivano della pianta del mais in molti modi: con spighe, foglie e gambi ricavavano bevande alcoliche e zucchero, nutrivano il bestiame e ricoprivano i tetti delle capanne, mentre le pannocchie venivano abbrustolite sul fuoco e macinate fino a ricavarne una farina. Questa pianta è talmente importante che la tradizione Maya riporta come gli esseri umani, nella loro ultima e più perfetta incarnazione, siano stati creati proprio a partire da un impasto di farina di mais e acqua. Quando arriva in Europa, il mais viene inizialmente coltivato in alcune zone dell’Andalusia, della Francia e dell’Italia dove, a metà del Cinquecento, la coltura è già fiorente e soppianta rapidamente altre colture divenendo la base dell’alimentazione dei contadini padani. Sono loro a chiamarlo granoturco, così da indicare la sua origine misteriosa e lontana. Così lontana da farsi presagio del destino che non si può rifiutare come nel ritornello della canzone di Giorgio Gaber Il Granturco.
Eppure il granoturco che ha scelto di esser giallo
Non si domanda niente, non ricorda
Chissà se poi continua a presentarsi giallo
Per essere fedele a chi lo guarda.
Da dove viene
Curti S.r.l., l’azienda che produce le Gallette di mais bio della linea Ohi Vita, si trova a Valle Lomellina, in provincia di Pavia, in una delle più antiche e tradizionali aziende agricole italiane, attiva dal 1875.
Attenzione alla qualità e all’ambiente, investimenti in innovazione tecnologica e formazione del personale al servizio della riduzione dell’impatto ambientale, caratterizzano l’operato di questa azienda, specializzata anche nella produzione di alimenti biologici certificati e con una filiera rigorosamente controllata.
Prodotto e confezionato per Végé Retail S.r.l. da Curti S.r.l., Valle Lomellina, Pavia.
Sostenibilità
La riduzione dell’impatto della filiera agroalimentare è il frutto di una strategia di sviluppo che parte dal campo e investe tutte le fasi produttive, dalla scelta delle materie prime biologiche fino al recupero degli scarti agricoli.
Coltivare secondo il metodo biologico significa rispettare l’ambiente, la stagionalità e gli equilibri dell’ecosistema rurale, a vantaggio sia dei produttori sia dei consumatori, sempre più consapevoli dell’importanza delle proprie scelte quotidiane per il benessere individuale e del Pianeta. Curti, l’azienda che produce le Gallette di mais della linea Ohi Vita, nel 1996 ha costruito a Valle Lomellina una centrale termica a biomasse da 4,5MWe per produrre energia pulita proprio a partire dal recupero dei residui agricoli, secondo i principi dell’economia circolare.
Come non sprecare
Le gallette di mais bio Ohi Vita si possono conservare a lungo, ben chiuse in un luogo fresco e asciutto.
Verifica i sistemi di smaltimento del tuo Comune
Qualità certificata
Il prodotto è certificato con logo Euro-leaf che ne attesta la provenienza da agricoltura biologica così da rendere semplice e sostenibile il patto di fiducia tra produzione, territorio e consumatore.
Il mais utilizzato per preparare le Gallette biologiche della linea Ohi Vita viene coltivato senza l’impiego di concimi chimici, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi e OGM, contribuendo alla tutela della fertilità dei suoli, riducendo il rischio di esposizione a residui di sostanze chimiche indesiderate e garantendo qualità e sicurezza alimentare del prodotto finale.