1/11/24 – World Vegan Day. Più proteine vegetali per un benessere che non toglie nulla al gusto, anche dell’insalata russa
Negli ultimi anni, si è assistito a una significativa trasformazione delle abitudini alimentari degli italiani, con un’attenzione crescente verso le proteine vegetali. Questo cambiamento è particolarmente evidente tra i giovani evidenziano i dati Eurispes, in particolare tra i 17 e i 35 anni: l’82% di loro ha adottato o intende adottare una dieta prevalentemente vegetale. La spinta verso questa scelta alimentare deriva non solo da una maggiore consapevolezza riguardo al proprio benessere, ma anche dalla volontà di ridurre l’impatto ambientale, una delle principali motivazioni per oltre il 66% di chi opta per prodotti di origine vegetale.
Parallelamente, il 9,5% della popolazione italiana è veg: il 7,2% si identifica come vegetariano, mentre il 2,3% come vegano. E il 5% ha riferito di aver seguito una dieta vegetariana in passato. Perché mentre i vegetariani non mangiano carne e pesce, i vegani non utilizzano tutti i prodotti di derivazione animale. E, quindi, non consumano nemmeno, ad esempio, uova, latte e derivati, miele.
Questa evoluzione riflette un cambiamento nelle priorità alimentari, dove la diversificazione delle fonti proteiche gioca un ruolo chiave. I giovani, in particolare, stanno modificando le loro scelte di consumo, portando sempre più prodotti a base vegetale nei loro carrelli della spesa. Oltre 4 under 35 su 10 dichiarano di scegliere regolarmente alimenti vegetali per arricchire la loro dieta e bilanciare le loro abitudini alimentari.
Tuttavia, è importante ricordare che, come sottolineato da molti nutrizionisti, sia la dieta vegetariana che quella vegana devono essere seguite con attenzione e in modo equilibrato. Perché, ovviamente, devono includere tutti i nutrienti essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo, come le proteine complete, le vitamine e i minerali.
A livello ambientale, i benefici di una dieta ricca di alimenti vegetali sono altrettanto evidenti. Se un numero maggiore di persone adottasse questo tipo di dieta a livello globale si potrebbe ridurre la perdita di biodiversità dal 5% fino al 46%. E, anche in Italia, comporterebbe minori emissioni di gas serra e maggiore risparmio idrici.
Il veganismo, nello specifico, sta diventando un vero e proprio stile di vita, sostenuto da una sempre più articolata offerta di prodotti vegani nei supermercati e ristoranti. L’accettazione sociale di questo regime alimentare è in costante crescita, riflettendo una maggiore sensibilità verso il benessere animale e la protezione dell’ambiente. Un tempo percepito come una tendenza temporanea, oggi il veganismo rappresenta una scelta consapevole e sempre più diffusa.
Il 1° novembre, in occasione della Giornata Mondiale del Veganismo, questo stile di vita viene celebrato a livello globale. Nata nel 1994 per commemorare il 50° anniversario della Vegan Society, questa ricorrenza offre l’opportunità di sensibilizzare il pubblico e promuovere i benefici di una vita senza prodotti di origine animale. Durante questa giornata, molte città organizzano eventi e stand informativi, ma non è necessario far parte di un’organizzazione per partecipare: anche a livello personale, condividere un pasto vegano con amici o colleghi può essere un modo per diffondere una maggiore consapevolezza.
La crescente attenzione verso una dieta basata su alimenti vegetali, supportata da una corretta pianificazione nutrizionale, può rappresentare non solo una scelta di maggiore benessere individuale, ma anche un impegno per un futuro sostenibile. Le scelte alimentari che facciamo ogni giorno possono, infatti, avere un impatto positivo sia sulla nostra salute sia sull’ambiente, contribuendo a preservare le risorse naturali per le generazioni future.
PISELLI E CAROTE OHI VITA, UN MATRIMONIO DI GUSTO COTTO AL VAPORE
La dolcezza naturale delle carote incontra quella dei piselli in un mix di verdure cotte al vapore, subito pronte, da gustare da sole o come contorno sfizioso e 100% vegetale: Carote e piselli cotti al vapore Ohi Vita rappresentano una fonte naturale di fibre vegetali, garantendo l’assenza di OGM e di conservanti.
Forse non tutti sanno che le carote, coltivazione antica originaria dell’attuale Afghanistan, non sono sempre state arancioni. Il loro colore infatti variava dal viola al giallo al rosso, e furono degli esperti agronomi olandesi che nel corso del 1500 crearono le carote arancioni, in omaggio alla dinastia regnante degli Orange. Già conosciute da Greci e Romani, che ne apprezzavano le virtù rinfrescanti e depurative, le carote erano molto ricercate per la loro particolare colorazione e per il gusto che nelle varietà antiche univa il dolce all’aspro. Successivamente, con la selezione della varietà arancione, la più apprezzata in Europa, prevalse in modo deciso il sapore delicatamente dolce che oggi conosciamo.
I piselli, invece, sono fra i legumi coltivati e consumati da più tempo dall’uomo anche se, per migliaia di anni, non sono stati mangiati freschi ma essiccati dopo essere stati raccolti e, questo, grazie alla loro grande capacità di conservazione. Simbolo di fortuna e prosperità, i fiori bianchi e gialli di questa leguminosa venivano impiegati per realizzare ghirlande dedicate alle spose.
Un matrimonio perfetto, quello tra carote e piselli: nella versione cotta al vapore proposta da Ohi Vita non contengono OGM né conservanti, per un prodotto 100% vegetale dalla filiera rigorosamente tracciata e che corrisponde agli standard internazionali di sicurezza.
Raccolte in stagione per dispiegare appieno il meglio delle loro proprietà organolettiche, le verdure di Piselli e carote al vapore Ohi Vita vengono rapidamente confezionate negli stabilimenti che si trovano vicino alle principali regioni di produzione, operando con una filiera corta che, da un lato, riduce i trasporti e, dall’altro, consente di conservare il più possibile integro il gusto degli ortaggi.
INSALATA RUSSA: BUONA, SANA E, ANCHE VEGANA
In Russia, questa preparazione di verdure e maionese è chiamata “insalata italiana”. Curioso, no? Tuttavia, esiste anche la teoria che sia stata ideata in Francia per soddisfare le esigenze dei ricchi aristocratici russi in visita, utilizzando originariamente ingredienti di lusso come astice, caviale e tartufi. Questa semplice variante vegana dell’insalata russa propone una versione più leggera e salutare, che preserva i sapori ricchi ma con un apporto calorico ridotto e l’uso di ingredienti vegani. Una scelta ideale per le festività natalizie, quando i piatti tradizionali tendono a essere più calorici.
Insalata russa vegana
Ingredienti (per 4 persone)
100 ml di latte di soia
Il succo di mezzo limone
150 ml di olio di semi di mais
2 confezioni di Piselli e carote al vapore Ohi Vita
3 Patate Ohi vita di media grandezza, bollite e sbucciate
1 cucchiaino di curcuma
Sale e pepe
Procedimento
Unire le verdure in una ciotola, comprese le patate bollite e tagliate a dadini.
Versare nel bicchiere alto del frullatore a immersione il latte, il limone, la curcuma e un pizzico di sale. Frullare, con movimenti dal basso verso l’alto, versando a filo l’olio fino a ottenere un composto cremoso e soffice.
Aggiungere la maionese vegana alle verdure, mescolare con cura, regolare di sale e pepe.