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La Dieta Mediterranea? Ora s’insegna anche nelle scuole

26/01/2023
copywriter-ohi-vita
Benessere

Dalle cucine degli italiani alle tavole di tutta Europa. La Dieta Mediterranea approda nelle Scuole italiane allestero con il progetto didattico Dieta Mediterranea come modello di dieta tradizionale, sana e sostenibile. Promosso dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il progetto punta a valorizzare la Dieta Mediterranea nel rispetto degli impegni dellAgenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: “Sono previste azioni di educazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni sulle caratteristiche di una dieta sana ed equilibrata e sulla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità, con un focus sui disturbi alimentari e sui loro fattori di rischio”.

 

Gli incontri nelle scuole, dalla durata di un giorno e mezzo, prevedono eventi divulgativi e attivita pratiche curate dalle associazioni di categoria inserite nel progetto, con le quali sono previsti approfondimenti degli aspetti culturali della dieta, della prevenzione e degli sprechi alimentari e una serie di video per la preparazione e la modalita di cottura di piatti semplici legati alla trazione. Non è un caso che il nostro Paese si faccia promotore di questa che non è solo una dieta ma un vero e proprio modo di vivere. Perché l’Italia, con cinque riconoscimenti Unesco nel settore agro-food, ha raggiunto il primo posto in classifica tra le nazioni premiate dall’Agenzia ONU.

 

In particolare, i riconoscimenti riguardano l’arte dei pizzaioli napoletani, la cava e ricerca del tartufo, la transumanza, la pratica agricola della coltivazione della vite ad Alberello di Pantelleria e, ovviamente, la Dieta Mediterranea che è anche il primo riconoscimento di sempre nella storia UNESCO in ambito di cibo e pratiche alimentari. Secondo il presidente dell’organo degli esperti mondiali dell’UNESCO Pier Luigi Petrillo, professore di Cultural Heritage alla Luiss Guido Carli di Roma e direttore della cattedra Unesco dell’Università Unitelma Sapienza:

 

“L’Italia, da questo punto di vista, è una potenza mondiale”. Anche perché la Dieta Mediterranea, che si caratterizza per ingredienti freschi, integrali e ricchi di antiossidanti naturali, è prima di tutto buona.

 

La Dieta Mediterranea, infatti, va ben oltre il cibo: negli anni sono state inserite anche attività come l’esercizio fisico moderato e regolare, il riposo, la convivialità e altri comportamenti che contribuiscono a definire un modello sostenibile di vita. Una sostenibilità che parte dalla considerazione di come produrre frutta, legumi, verdura e cereali necessiti un impiego di risorse minore in confronto alla produzione di carni e di grassi animali. Ma anche di come consumare prodotti di stagione, locali e dalla grande biodiversità possa determinare un tipo di sostenibilità coerente con il rispetto dei terreni, della rotazione delle coltura e della filiera corta.

 

Da Oltreoceano è arrivato anche un nuovo riconoscimento da parte della scienza: secondo un nuovo studio condotto su quasi 7.800 donne, una maggiore aderenza a questo regime alimentare si associa a un minor rischio di problematiche nella gravidanza. A firmare la ricerca sono scienziati del Columbia University Irving Medical Center di New York e di diversi centri e università americane. Il risultato principale osservato è che più si seguono i principi delle Dieta Mediterranea e minore è il rischio di sviluppare esiti avversi nella gravidanza: “Il modello di Dieta Mediterranea, che è stato collegato alla salute e alla longevità, è caratterizzato da elevata assunzione di alimenti a base vegetale come verdure, legumi, frutta, noci e grassi monoinsaturi, abbinati a un basso apporto di grassi saturi e carni lavorate”, spiegano gli scienziati.