Che bere molta acqua ed essere ben idratati sia un presupposto necessario per il nostro benessere lo sapevamo. Ma che bere in modo insufficiente possa voler dire anche dormire poco e male, è una correlazione meno evidente, messa però chiaramente in luce da una specifica ricerca.
Pubblicata sulla rivista Sleep, e intitolata Short sleep duration is associated with inadequate hydration, la ricerca ha riguardato 20000 giovani adulti in buona salute negli Usa e in Cina e ha rivelato che un corretto tasso di idratazione del corpo ed un adeguato numero di ore di sonno sono due fattori interdipendenti. Dall’analisi delle loro urine, è emerso infatti che i valori elevati di densità urinaria (maggiori di 1.020 g/ml) e di contenuto salino (maggiore di 831mOsm/kg) legati a una insufficiente idratazione portano anche a una riduzione della durata del sonno, che può arrivare fino a due ore.
In mancanza di una buona idratazione, infatti, il nostro organismo produce un ormone antidiuretico per trattenere i liquidi, chiamato vasopressina, che purtroppo ha degli effetti negativi anche su durata e qualità del nostro riposo.
Ma il sonno ci è necessario per la nostra buona salute psicofisica, perché al riposo sono legati la resistenza alla fatica e allo stress, il metabolismo, la concentrazione, il buon umore e anche la nostra creatività. Pertanto comprometterlo con comportamenti scorretti come una scarsa idratazione significa esporsi a diverse conseguenze negative.
Un adeguato apporto di acqua è infatti fondamentale per il funzionamento fisiologico e la nostra salute. Le conseguenze a breve termine del deficit idrico corporeo possono essere mal di testa, affaticamento, irritabilità, difficoltà di concentrazione, secchezza delle fauci, acuità visiva. Per questo, la ricerca si è posta l’obiettivo di identificare gli aspetti biologici e comportamentali della vita quotidiana, correlati allo stato di idratazione del nostro corpo, che sono modificabili per promuovere il nostro benessere generale e ridurre il rischio di patologie come calcoli renali e infezioni del tratto urinario, che nella stagione calda possono essere più frequenti e fastidiosi.
Ricordiamo che per mantenersi in forma un ragazzo e un adulto devono assumere almeno due litri di acqua al giorno – fatte salve le variabili legate al sesso, all’età e al peso – e che come regola generale, il 20-30% dell’acqua di cui abbiamo bisogno deriva dal nostro cibo.
Pertanto consumare una dieta bilanciata, con una grande varietà di frutta e verdura, è già un primo passo verso una corretta idratazione. Allo stesso modo, oltre all’acqua, è possibile idratarsi grazie a brodi, minestre, tisane, infusi e acque aromatizzate (rigorosamente senza zuccheri aggiunti).