Tradizioni e sapori delle feste con le lenticchie di Natale e Capodanno

Le lenticchie, piccoli legumi ricchi di storia e simbolismo, sono tra i protagonisti indiscussi delle tavole natalizie e di Capodanno, soprattutto in Italia. Questo legume, oltre ad essere un alimento nutriente e versatile, porta con sé tradizioni millenarie, credenze popolari e ricette che uniscono generazioni e culture.

 

In Italia, i primi semi di leguminose coltivate risalgono a circa 8000 anni fa: nella grotta dell’Uzzo, in provincia di Trapani, si hanno le tracce del passaggio dalla raccolta alla domesticazione con la presenza di farro piccolo, farro, orzo e lenticchia. Anche se fin dal Neolitico i legumi, insieme ai cereali, hanno accompagnato la storia dell’uomo e della sua evoluzione, a tutte le latitudini, per il loro elevato potere nutritivo, la facilità di coltivazione e la resa produttiva. Per questo in tutto il mondo i legumi sono protagonisti di miti e storie popolari e vengono rivestiti di significati simbolici, soprattutto di buon auspicio, presso popoli diversi. Presso gli Antichi Romani, molti cognomi delle famiglie nobili derivavano proprio dal nome dei legumi: gens Fabia dalle fave, i Pisoni dai piselli, Cicerone dai ceci e i Lentuli dalle lenticchie.

 

Le lenticchie, sono considerate simbolo di fortuna e prosperità in molte culture, ma è in Italia che questo significato è più radicato, soprattutto durante le festività. Il legame con il Capodanno è chiaro: la loro forma rotonda e piatta ricorda le monete, suggerendo un augurio di prosperità economica.

 

Consumare lenticchie il primo giorno dell’anno è quindi un rito propiziatorio, spesso accompagnato da zampone o cotechino, un abbinamento che sottolinea l’importanza di un pasto ricco e soddisfacente per inaugurare il nuovo anno con abbondanza.

 

Se in Italia le lenticchie sono il simbolo per eccellenza del Capodanno, altre culture hanno sviluppato usi e significati altrettanto interessanti. In India, ad esempio, sono un alimento di base e vengono utilizzate in piatti come il dal, che varia a seconda delle regioni e delle tradizioni familiari. In Medio Oriente, le lenticchie sono spesso protagoniste di zuppe speziate, consumate per riscaldarsi durante i mesi più freddi. In America Latina, in particolare in Brasile, mangiare lenticchie a Capodanno è una tradizione importata dagli immigrati italiani, diventata parte integrante delle celebrazioni locali.

 

In Italia, le lenticchie trovano, come abbiamo visto, il loro apice di popolarità durante le feste. A Natale, possono essere proposte in modo creativo come antipasto, magari in insalate tiepide con melagrana e noci, o come contorno per arrosti e brasati. Tuttavia, è a Capodanno che raggiungono il loro massimo simbolismo, servite accanto al cotechino o allo zampone, due piatti tipici della tradizione emiliana, ormai diffusi in tutta Italia.

 

Senza considerare che, oltre al loro valore simbolico, le lenticchie sono un vero e proprio concentrato di salute. Ricche di proteine, fibre, ferro e vitamine, sono un alimento completo che si presta perfettamente alle esigenze della cucina moderna. Anche dal punto di vista ambientale, poi, le lenticchie rappresentano un’opzione sostenibile. La loro coltivazione richiede poche risorse idriche e arricchisce il terreno grazie alla capacità delle piante leguminose di fissare l’azoto nell’ambiente, rendendole un’alleata preziosa per l’agricoltura biologica.

 

VERDI O ROSSE, SECCHE O LESSATE LE LENTICCHIE OHI VITA SONO PRONTE PER IL VOSTRO NATALE

 

Le lenticchie, con la loro storia antica e il loro significato profondo, continuano a unire tradizione e innovazione. Sulle tavole delle feste rappresentano non solo un augurio di fortuna, ma anche un legame con il passato e un simbolo di speranza per il futuro. Sia che vengano servite nella loro versione più classica, accompagnate da zampone o cotechino, sia che vengano reinterpretate in chiave moderna, le lenticchie restano un elemento essenziale delle festività, capaci di raccontare storie di culture lontane e di creare nuovi ricordi familiari.

 

In questo periodo dell’anno, cucinare le lenticchie non è solo un gesto culinario, ma un modo per celebrare la tradizione, augurarsi prosperità e condividere con chi ci è caro il calore di un pasto semplice e ricco di significato. Meglio se con lenticchie buone e di qualità come le Lenticchie verdi secche bio Ohi Vita : grazie al metodo di coltivazione biologico, i temi della qualità nutrizionale, della sicurezza alimentare e della riduzione degli sprechi incrociano quelli della protezione e rigenerazione dei suoli, della tutela della biodiversità, del drastico abbattimento dell’uso di sostanze chimiche dannose.

 

Le lenticchie secche della linea Ohi Vita sono un prodotto certificato con logo Euro leaf, che ne attesta la provenienza da agricoltura biologica, che esclude l’uso di sostanze chimiche di sintesi.

 

Proprio come le Lenticchie rosse secche bio Ohi Vita  con il loro elevato valore nutrizionale a fronte di un bassissimo contenuto di grassi che le rendono un’ottima fonte di proteine vegetali di pronta assimilazione.

 

Inserire le lenticchie nella propria dieta significa, infatti, assicurarsi proteine facilmente digeribili dall’organismo, carboidrati, fibre e preziosi micronutrienti come ferro, fosforo, potassio e vitamine del gruppo B. Un toccasana che si sposa alla perfezione con le ricette della tradizione natalizia. Per fare più in fretta, invece, una soluzione ottimale è quella offerta dalle Lenticchie verdi lessate bio Ohi Vita che offrono un elevato potere nutritivo e un ingrediente gustoso e pronto all’uso, soprattutto durante le feste.

 

LENTICCHIE IN FESTA, UNA RICETTA SEMPLICE E GUSTOSA PER NATALE E CAPODANNO

 

La preparazione delle lenticchie per le feste varia da regione a regione, ma la base resta spesso semplice: una lunga cottura con soffritto di cipolla, carota e sedano, insaporita da erbe aromatiche come l’alloro o il rosmarino. Alcune varianti aggiungono un tocco di pomodoro o spezie per un gusto più deciso. In molte famiglie, la preparazione delle lenticchie per il Capodanno è un rito collettivo, un momento per stare insieme e tramandare le ricette di generazione in generazione. Ne proponiamo una versione semplice e gustosa adatta per tutti i giorni speciali delle nostre festività. Pronte da abbinare allo zampone o al cotechino, com’è tradizione e augurio di prosperità.

 

Lenticchie delle feste

 

Ingredienti (per 8 persone)

  • 500 gr di Lenticchie rosse secche bio Ohi Vita
  • 50 gr di pancetta tesa
  • Mezzo litro di brodo vegetale
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • Mezza cipolla bianca mondata e tagliata a fettine sottili
  • 1 carota mondata e tagliata a cubetti piccoli
  • 1 spicchio d’aglio mondato e provato dell’anima
  • 1 piccolo gambo di sedano pulito e tagliato a cubetti piccoli
  • Olio extravergine di oliva Ohi Vita
  • Sale e pepe
  • 1 foglia di alloro

 

Procedimento

  • Sciacquare bene le lenticchie sotto l’acqua corrente.
  • In una pentola, rosolare con l’olio la pancetta tagliata a piccoli cubetti, aggiungendo carota, aglio, cipolla e sedano. Aggiustare di sale e di pepe e cuocere a fuoco dolce per alcuni minuti, aggiungendo il concentrato e la foglia di alloro.
  • Unire le lenticchie e lasciarle insaporire per qualche minuto. Poi, aggiungere il brodo, abbassare la fiamma e portare a cottura in mezzora/ 40 minuti circa. O finché non sono morbide e croccanti al punto giusto.

Salmone in festa: viaggio nei piatti della tradizione natalizia italiana fino ai deliziosi profiteroles salati

Nonostante il salmone non sia un prodotto nativo delle acque italiane, è da decenni protagonista della nostra cucina, intrecciando la sua storia con le tradizioni regionali, dall’eleganza delle ricette gourmet alla creatività mediterranea. Simbolo di versatilità, il salmone è riuscito a conquistare le tavole italiane, trasformandosi in un ingrediente cardine di molte ricette, sia classiche che innovative.

 

Il salmone è arrivato da noi grazie ai contatti con i paesi scandinavi e alle importazioni di pesce affumicato, un tempo riservato alle classi più agiate. Il suo uso è stato inizialmente associato a piatti sofisticati, come antipasti di carpacci sottilissimi, arricchiti anche da olio extravergine e pepe rosa, oppure serviti su crostini di pane nero con un velo di burro salato.

 

Fino a diventare, soprattutto nella sua versione affumicata, simbolo di eleganza nelle cene natalizie, spesso accompagnato da un calice di bollicine.

 

La tradizione del salmone affumicato si è evoluta, trovando spazio in primi piatti come le tagliatelle al salmone, nate negli anni Ottanta e diventate un classico senza tempo. La panna e il salmone si uniscono in un abbraccio cremoso, ma negli anni recenti si è preferito alleggerire questa preparazione, sostituendo la panna con emulsioni di agrumi o semplicemente olio e prezzemolo per esaltare la delicatezza del pesce.

 

Spostandoci verso il centro Italia, il salmone trova nuovi accostamenti, spesso legati alla stagionalità e alla ricchezza delle materie prime locali. In Toscana, ad esempio, è facile incontrare il salmone marinato agli agrumi, preparazione che richiama la tradizione del “pesce conservato” ma lo attualizza con note fresche e leggere. Qui il salmone incontra spesso legumi come ceci e lenticchie, in insalate tiepide che uniscono sapori decisi e consistenze morbide. Nelle regioni senza sbocchi sul mare, il salmone rappresenta spesso un “ospite internazionale” in piatti che mescolano la tradizione contadina con un tocco di esotismo. È il caso delle quiche al salmone e spinaci o dei crostini con crema di formaggi freschi e salmone, apprezzati in occasioni conviviali o durante le festività.

 

 

È nel Sud Italia, però, che il salmone subisce una trasformazione profonda, sposando i sapori forti e solari del Mediterraneo. In Sicilia, ad esempio, il salmone fresco viene a volte grigliato e condito con capperi di Pantelleria, pomodorini e un filo di olio d’oliva, esaltando i contrasti tra la dolcezza del pesce e la sapidità degli ingredienti locali. In Campania, il salmone può diventare il protagonista di paste fresche come gli scialatielli, arricchiti con limoni di Amalfi e un pizzico di peperoncino per una combinazione fresca e vivace.

 

Oltre alle ricette tradizionali e reinterpretate, il salmone in Italia è al centro di tendenze culinarie moderne. Ha, ad esempio, trovato un posto di rilievo nella cucina fusion, grazie alla popolarità del sushi e del poke hawaiano, ormai entrambi radicati nelle abitudini alimentari italiane. Non è raro, oggi, trovare ristoranti che propongono versioni locali di poke con salmone, arricchite da ingredienti nostrani come olive taggiasche, rucola e pomodorini.

 

OTTIMO DA SOLO O NELLE RICETTE DELLA TRADIZIONE E CREATIVE, ECCO IL SALMONE OHI VITA

 

ll salmone, pesce di fiume e di mare, di acqua dolce e salata, ha sempre avuto un posto di rilievo nelle tradizioni alimentari delle culture antiche. L’affumicatura, in particolare, ha nel tempo giocato un ruolo fondamentale non solo come metodo di conservazione ma anche come sapere tradizionale e, a volte, come rito mistico in diverse comunità. Soprattutto durante le festività Natalizie diventa, poi, un elemento centrale delle nostre e cene e dei nostri pranzi. Ecco perché il Salmone selvaggio Sockeye affumicato Ohi Vita pescato in mare aperto e lavorato in Italia, con il sapore inconfondibile dell’affumicatura tradizionale e un basso contenuto di grassi diventa un’ottima soluzione in tavola, da solo come per i piatti della tradizione e creativi.

 

Pronto da consumare senza conservanti né additivi, il Salmone Selvaggio Sockeye Ohi Vita affumicato a fette apporta rilevanti nutrienti a basso contenuto di grassi anche grazie alla pesca in mare aperto che ne rende la carne più magra rispetto ai salmoni di allevamento.

 

Il salmone è, infatti, un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico, oltre a essere ricco di vitamina D e di Omega 3, acidi grassi fondamentali per il nostro corpo. Soprattutto se pescato in mare aperto: il Salmone Selvaggio Sockeye Ohi Vita nelle sue migrazioni si alimenta esclusivamente di organismi marini come piccoli crostacei. Una caratteristica che conferisce alle sue carni quella particolare colorazione rossa che lo contraddistingue. Lavorato in Italia, viene salato a mano con sale secco e affumicato con metodo tradizionale con trucioli di legno di faggio.

 

La sicurezza riservata a tutti gli aspetti produttivi di questo salmone, garantisce standard elevati di controllo della qualità in tutte le fasi: l’attenzione riservata non solo alle fasi di pesca e lavorazione del pesce, ma anche a tutti i passaggi produttivi e di immissione sul mercato definiscono un prodotto di grande qualità, ottimo per le tavole in festa del Natale.

 

PROFITEROLES SALATO CON SALMONE E FORMAGGIO PER COMINCIARE BENE IL NATALE

 

Un antipasto rapido da preparare e sfizioso che si presta benissimo per essere servito durante le festività natalizie, in compagnia di amici e familiari. La sua forza sta nella versatilità: in pochi minuti si possono creare senza difficoltà e presentare con classe in tavola.

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

Preparazione

  • Inserire nel mixer il formaggio spalmabile, la scorza di mezzo limone grattugiato, un giro di d’olio extravergine di oliva, sale e pepe a piacere.
  • Tagliare i bignè in due in orizzontale e farcire con un po’ di crema, fettine di salmone tagliato a listarelle e l’aneto.

Alimenti freschi e di stagione, un po’ di movimento e una Tisana detox Ohi Vita per prepararsi alle feste natalizie

Natale è un momento speciale dell’anno, un’occasione per ritrovarsi con amici e familiari e sedersi finalmente a tavola. Tra il cenone della Vigilia, il pranzo di Natale, il Capodanno e tutte le festività limitrofe, il rischio di eccedere un po’ con il cibo e di sentirsi appesantiti è dietro l’angolo. Ma si può affrontare questo periodo con leggerezza e vitalità, magari preparandosi in anticipo e adottando piccoli accorgimenti che favoriscano il benessere fisico e mentale.

 

Uno dei pilastri di questa preparazione è l’idratazione. L’acqua è il nostro miglior alleato per mantenere il corpo in equilibrio. Bere una giusta quantità di acqua al giorno aiuta a depurare l’organismo, stimolare il metabolismo e combattere la ritenzione idrica.

 

Durante le settimane che precedono le feste, si può quindi integrare l’acqua con tisane depurative a base di erbe come tarassaco, finocchio o menta, che favoriscono la digestione e la funzione epatica. Un rituale quotidiano semplice, come iniziare la giornata con un bicchiere di acqua, può anche rivelarsi un toccasana per il sistema digestivo, senza dimenticare anche la pelle.

 

L’attività fisica, poi, gioca un ruolo fondamentale. Non serve stravolgere la propria routine: basta dedicare ogni giorno 30 minuti a una camminata a passo un po’ più sostenuto rispetto al ritmo abituale, a una sessione di yoga o a esercizi di stretching. Muoversi regolarmente aiuta non solo a mantenere attivo il metabolismo ma anche a preparare l’organismo alle tavole delle feste. L’attività fisica favorisce, inoltre, anche il rilascio di endorfine migliorando l’umore e aumentando la sensazione di benessere generale. Se si desidera intensificare l’allenamento, il periodo prima delle feste è ideale per provare ad “assaggiare” nuove discipline, come il pilates o il la ginnastica funzionale, che rinforzano i muscoli e migliorano la postura.

 

La nutrizione consapevole è il terzo tassello di questa strategia di benessere. In previsione dei pasti abbondanti tipici delle festività, è utile seguire un’alimentazione equilibrata e ricca di nutrienti nelle settimane precedenti. Inserire nella dieta alimenti freschi e di stagione, come verdure crucifere (broccoli, cavolfiori, cavoli), ricche di antiossidanti, e agrumi, una preziosa fonte di vitamina C, aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a ridurre l’infiammazione. Non trascurare le proteine magre, come pollo, pesce e legumi, e i carboidrati integrali, che garantiscono energia a lungo termine senza picchi glicemici.

 

Insomma, l’importante è adottare un approccio equilibrato. Perché le feste non sono solo un’occasione per celebrare, ma anche per concedersi qualche piacere culinario senza sensi di colpa. Prepararsi in anticipo con una routine di benessere consente di godere appieno delle tradizioni natalizie, con energia e senza rimpianti.

 

MENTA, LIQUIRIZIA E ORTICA, TUTTO IL DETOX DELLA TISANA OHI VITA

 

Immergere la bustina nella tazza con l’acqua bollente e lasciarla in infusione per alcuni minuti, avendo cura di tenerla coperta. Questo è tutto quello che serve per assaporare la Tisana Detox Ohi Vita, un gesto semplice per depurare l’organismo ed eliminare i liquidi in eccesso, anche in vista delle cene e dei pranzi durante le festività natalizie.

 

L’effetto depurativo e drenante della Tisana Detox nasce, infatti, dalla sinergia di piante diverse studiata per ottenere una fragranza fresca e dissetante che al gusto inconfondibile unisce proprietà rilassanti e purificanti per il nostro organismo.

 

La menta piperita, grazie al suo alto contenuto di polifenoli, esercita un’azione rinfrescante, antisettica, balsamica e carminativa. La liquirizia offre al nostro organismo un apporto di vitamine B1, B2, B3, B5, utili per supportare il metabolismo, oltre a minerali importanti come calcio, ferro, fosforo, magnesio, potassio, silicio, selenio e zinco. L‘ortica, infine, viene consigliata anche in caso di convalescenza perché ricca di sali minerali, in grado di favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso e di esercitare una azione antiinfiammatoria.

 

Le qualità detox della tisana Ohi Vita sono esaltate da una selezione di ingredienti di prima scelta, coltivati, trasformati e confezionati secondo elevati standard di qualità. Una qualità raggiunta attraverso un patto di fiducia con il territorio e la tipicità delle sue produzioni, con il rispetto per l’ambiente, la stagionalità delle colture, la selezione delle materie prime e l’attenzione garantita in tutte le fasi, dalla coltivazione all’analisi del prodotto finale. Fino a ottenere un mix di ingredienti selezionati, controllati e in grado di sprigionare il meglio del proprio gusto e delle proprietà benefiche di ogni singolo componente.

 

La preziosa selezione di erbe della Tisana Detox Ohi Vita, raccolte e curate attraverso una filiera certificata in tutte le sue fasi, è quindi una ricetta dal gusto piacevole, con un aroma fresco al gusto. La menta con l’ortica e la liquirizia compongono un bouquet dalla sensazione complessiva di grande benessere e dal piacere intenso che solo una tisana ben fatta è in grado di offrire. Nel pieno rispetto delle proprietà delle piante e delle loro caratteristiche organolettiche.

 

TISANE DOPO PASTO E RELAX: UN MOMENTO DI BENESSERE PER DIGERIRE E RIPOSARE

 

La tisana è per definizione un momento di cura e attenzione che riconduce all’ascolto dei propri bisogni, alla scelta di stare maggiormente in contatto con la natura e i suoi ritmi. Si tratta, infatti, di un prodotto che coniuga uno stile di vita orientato al benessere con l’attenzione alla cura dell’ambiente secondo i principi della sostenibilità.

 

Anice, liquirizia, menta e camomilla sono alla base della Tisana dopo pasto Ohi Vita, un’ottima soluzione da assumere dopo le cene e i pasti abbondanti del Natale. Un gusto che nasce dalla sinergia di piante diverse, studiata per ottenere una fragranza fresca, intensa, che unisce proprietà rilassanti e digestive preziose per il nostro organismo.

 

Spinaci, broccoli e carciofi: il verde benessere di frutta e verdura. Cominciando dai piselli e dai fagiolini Ohi Vita con menta e pangrattato

Mangiare verde non è solo una questione estetica: parliamo di un colore che racchiude salute, sostenibilità e un ritorno alla semplicità della natura.

 

I cibi verdi, con le loro infinite sfumature, non solo arricchiscono i nostri piatti di colori e sapori, ma offrono un autentico tesoro di nutrienti essenziali per il benessere del corpo e della mente. Dai teneri piselli, passando per gli spinaci e i croccanti fagiolini, ogni verdura verde racconta una storia di gusto, benefici e ricette della tradizione.

 

La tonalità verde delle verdure è, infatti, il segno distintivo della clorofilla, una sostanza dal colore caratteristico alla quale vengono spesso attribuite proprietà disintossicanti e antiossidanti. Senza dimenticare che le verdure di questo colore sono spesso ricche di vitamine come A, C e K, fibre, minerali e composti benefici.

 

Gli spinaci, noti per il loro contenuto di ferro, sono tra le verdure verdi per eccellenza: che siano consumati crudi in insalate o cotti per arricchire lasagne e frittate, offrono una dose di energia naturale grazie al loro mix di vitamine e minerali. Le zucchine, con la loro consistenza leggera, si prestano invece a infinite preparazioni: grigliate, al forno o trasformate in spirali per sostituire la pasta. Sono povere di calorie ma ricche di acqua, ideali per idratare e depurare il corpo.

 

Il cavolo riccio, o kale, è un altro protagonista indiscusso del colore verde a tavola, amatissimo anche per la sua versatilità in cucina e per l’interessante profilo nutrizionale che lo rendono perfetto per frullati, zuppe o come base per chips croccanti al forno. Anche il broccolo non può mancare in questo percorso: ricco di antiossidanti e di vitamine come la A e la C, aiuta a proteggere il corpo ed è ideale per sostenere la salute del sistema immunitario.

 

Ma le verdure verdi non sono solo cibo, rappresentano tradizioni culinarie e legami con la terra. In Italia, per esempio, i carciofi e le bietole fanno parte della nostra identità gastronomica. I carciofi, apprezzati per il loro sapore deciso e le proprietà depurative, sono l’ingrediente principe di ricette come i carciofi alla romana o alla giudia. Le bietole, con il loro sapore delicato, vengono utilizzate in molteplici preparazioni, dalla torta pasqualina alla minestra.

 

Inoltre, integrare le verdure verdi nella nostra alimentazione quotidiana non è solo una scelta salutare, ma un investimento a lungo termine. Ridurre il consumo di cibi processati e puntare su alimenti freschi e vegetali aiuta a mantenere una alimentazione sana e migliora il nostro benessere generale. I cibi verdi sono spesso facili da coltivare anche in piccoli spazi, come orti urbani o giardini domestici, rendendoli accessibili a tutti. In un’epoca in cui il cibo ha acquisito anche un valore sociale e ambientale, scegliere il verde significa fare una scelta responsabile. In quanto colore della sostenibilità, infatti, rappresenta un invito a riscoprire il sapore autentico delle verdure, a sostenere una dieta equilibrata e a contribuire a uno sviluppo più in linea con il rispetto dell’ambiente.

 

PISELLI DOLCI E FAGIOLINI EXTRA FINI OHI VITA, A TAVOLA CON GUSTO E BENESSERE

 

Tra le verdure verdi più celebrate, i piselli hanno una storia di successo che ha trovato la sua piena celebrazione alla corte di Luigi XIV e nelle favole come La principessa sul pisello di Hans Christian Andersen. O come ne I dodici cacciatori dei fratelli Grimm.

 

Leggeri e digeribili, i Piselli dolci Ohi Vita  sono gustosi e ottimi sia come contorno che nelle ricette regionali della nostra tradizione. Questi piccoli legumi, dalla consistenza tenera e molto graditi anche dai bambini, forniscono nutrienti utili per il nostro benessere con un apporto calorico limitato.

 

Un benessere che si estende alla sostenibilità ambientale, considerando che i legumi sono già un alimento sostenibile per l’elevato potere nutrizionale a fronte dell’emissione di CO2 che comportano. Soprattutto se, come i Piselli dolci della linea Ohi Vita sono coltivati senza l’impiego di concimi chimici, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi e OGM, contribuendo in questo modo alla tutela della fertilità dei suoli.

 

Anche i Fagiolini extra fini Ohi Vita  sono legumi, originari delle regioni andine, introdotti in Europa alla fine del 1400. Sono anche chiamati fagioli mangiatutto, poiché dei fagiolini si mangiano i semi insieme a tutto il baccello. Questa loro caratteristica, a metà tra i legumi e gli ortaggi, li rende particolarmente apprezzati, soprattutto per la loro fresca delicatezza.

 

Essendo proprio una leguminosa, il fagiolino è una pianta miglioratrice del suolo, perché capace di fissare nel terreno grandi quantità di azoto, aumentando la fertilità del suolo e riducendone il rischio di erosione. Una scelta verde di benessere e sostenibilità che significa conservare la biodiversità degli ecosistemi e preservarne le potenzialità produttive a vantaggio delle generazioni future. L’agricoltura oggi deve infatti assolvere a più funzioni: produrre cibo, ma anche intercettare i bisogni della comunità in termini di sostenibilità ambientale, di riduzione dell’inquinamento e di sicurezza alimentare. Oltre a interpretare il gusto a tavola, ovviamente.

 

FAGIOLINI MENTA E PANGRATTATO: SEMPLICI E SUBITO PRONTI PER STUPIRE GRANDI E BAMBINI

 

Una ricetta veloce per portare i fagiolini lessati a un livello di gusto superiore che li renderà subito appetibili per tutti. Pochi e semplici ingredienti, un tempo di esecuzione molto breve ed ecco in tavola il benessere di questi legumi.

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

Procedimento

  • Scolare i fagiolini.
  • Sbucciare la cipolla e affettarla sottilmente.
  • Saltare in padella la cipolla con l’olio a fuoco dolce. Fare appassire e aggiungere i fagiolini. Salare, pepare e lasciare insaporire per qualche minuto.
  • Aggiungere il succo di limone e la menta, cuocere ancora per due minuti.
  • Aggiungere anche il pangrattato e saltare ancora per un paio di minuti prima di servire.