Semplice, veloce e sano come solo un uovo alla coque: trucchi e curiosità per prepararlo a regola d’arte con il gusto delle uova Ohi Vita

Il sistema di cottura ha un ruolo importante per la digeribilità delle uova, oltre che per valorizzarne appieno il gusto. E le uova alla coque, ovvero “nel guscio”, sono non solo una preparazione semplice e molto veloce, ma anche un modo davvero unico per gustarle al meglio delle loro proprietà benefiche per la salute.

 

Un modo che consiste nel cuocere le uova intere in acqua bollente.

 

La principale differenza che distingue l’uovo alla coque dall’uovo sodo, è la consistenza del tuorlo che non deve diventare sodo, ma restare liquido.

 

Nella saporita contrapposizione tra l’albume solido e il tuorlo cremoso sta il segreto di questa preparazione, ottima a colazione ma anche a pranzo o a cena. Il segreto è tutto nel tempo di cottura che è fondamentale. Per il resto, ci vuole il giusto portauovo e la tecnica di rottura del guscio alla sommità con il dorso di un cucchiaino.

 

Non resta, poi, che servire a piacere, aggiungendo sale e pepe, accompagnando con del pane abbrustolito.

 

 

Uova alla coque

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

 

Procedimento

 

Se immerse in acqua fredda e poi portate a bollore:

  • abbassare la fiamma e cuocere 45 secondi se le uova sono a temperatura ambiente;
  • cuocere 1 minuto e 45 secondi se le uova sono fredde di frigo.

Se immerse direttamente in acqua bollente:

  • cuocere 3 minuti se le uova sono a temperatura ambiente;
  • cuocere 4 minuti se le uova sono fredde di frigo (attenzione però perché in questo caso lo choc termico potrebbe portare alla rottura del guscio).

 

 

SENZA ANTIBIOTICI O BIO: LE UOVA FRESCHE OHI VITA INCONTRANO LA CUCINA DELLA TRADIZIONE COME IL BENESSERE DI UNA ALIMENTAZIONE SEMPLICE E GUSTOSA

 

La domanda globale di pollame e uova è in continua crescita per le proteine ad alto valore biologico che riescono a offrire a costi accessibili. Le pratiche di allevamento e di produzione in avicoltura rispondono, in questo senso, all’esigenza di allinearsi ai più alti standard igienico-sanitari, ambientali e di rispetto del benessere animale.

 

Lo scrupoloso controllo di filiera garantisce la produzione di un alimento sicuro, etico e sostenibile scelto da un consumatore sempre più attento a valori come la sostenibilità ambientale e il benessere animale.

 

Le Uova fresche grandi Ohi Vita sono deposte da galline allevate all’aperto e alimentate con mangimi biologici, nel rispetto della natura e del benessere animale.

 

Ricche di proteine nobili, ideali per tantissime ricette della tradizione e non solo, le Uova fresche grandi  bio Ohi Vita sono al 100% italiane, con filiera certificata e da galline allevate a terra, senza l’uso di antibiotici. Le galline possono uscire all’aperto, raccogliere anche insetti e vermi nell’erba e il loro mangime, rigorosamente privo di OGM, deve essere prodotto secondo il disciplinare biologico. Lo stretto regime di tracciabilità a cui sono sottoposte le uova Ohi Vita garantisce la loro provenienza e aiuta il consumatore a operare una scelta consapevole.

 

Favoriscono il benessere del consumatore sempre attento alle sue scelte anche le Uova fresche senza antibiotici Ohi Vita  che forniscono vitamine, nutrienti e tanto gusto in un prodotto 100% italiano, a filiera certificata da galline allevate a terra, con mangimi no Ogm e senza l’uso di antibiotici fin dal pulcino.

 

Non usare antibiotici per tutto il ciclo di vita delle galline vuol dire, infatti, produrre uova che uniscono gusto e sicurezza alimentare. Il meglio della tradizione avicola italiana permette di portare in tavola un prodotto sicuro, a partire dalla cura delle galline allevate a terra e nutrite con mangimi vegetali, privi di grassi aggiunti, farine animali e coloranti sintetici, non contenenti e non derivanti da mais e soia Ogm. Un controllo continuo, scrupoloso e accurato scandisce tutti i passaggi della filiera produttiva a salvaguardia della qualità del prodotto finale.

 

 

PIACEVA A DANTE, PIACEVA A COLOMBO E PIACE ANCHE A TUTTI NOI ITALIANI: NE CONSUMIAMO 214 A TESTA OGNI ANNO

 

È nato prima l’uovo o la gallina? Oggi, forse, abbiamo la risposta a questo eterno dilemma: l’uovo esiste da ben prima della comparsa degli uccelli. Le prime uova al mondo risalgono infatti alla specie dei rettili, vissuti circa 350 milioni di anni fa mentre le prime tracce di uova di uccello risalgono a circa 200 milioni di anni fa.

 

Aldilà del famoso indovinello, l’uso dell’uovo in cucina risale a tempi antichi: già gli Egizi erano soliti nutrirsi delle uova dei volatili da cortile. Così come scopriamo molto presto come e quanto questi piccoli scrigni di sapore siano importanti per la salute del nostro organismo: secondo il padre della medicina occidentale Galeno, vissuto nel Secondo secolo d.C, un uovo non deve mai mancare nella dieta, soprattutto degli anziani. Infatti, le uova sode erano uno degli alimenti tradizionali nell’Antica Roma e venivano tradizionalmente spesso servite per antipasto.

 

Un uovo celebre è sicuramente l’uovo di Colombo che ha una storia da raccontare: si narra che al rientro dal suo primo viaggio in America, Cristoforo Colombo venne deriso da alcuni nobili spagnoli che volevano sminuire l’impresa compiuta. Lui lì sfidò a mettere un uovo diritto su un piano. Nessuno vi riuscì, tranne lui, che diede un piccolo colpo all’uovo per incrinarne leggermente il guscio e metterlo in perfetto equilibrio. Tutti avrebbero potuto trovare un modo per farlo, ma è stato lui l’unico a esserci riuscito, proprio come è stato lui l’unico a scoprire un nuovo continente.

 

La prova di Colombo è stata possibile grazie alla resistenza delle uova che, malgrado abbiano un guscio molto sottile, possono sopportare la pressione di diversi kg. A dispetto della sua apparente fragilità, il guscio di un uovo è, infatti, spesso dagli 0,3 agli 0,4 mm. Lo spessore varia ed è influenzato dal tipo di alimentazione della gallina.

 

Quel che è certo è che l’uovo è buono. Si narra che Dante Alighieri d’estate amasse sedersi sopra una pietra nel centro di Firenze. Una sera uno sconosciuto passando da quelle parti gli domandò: “Qual è il boccone più squisito?”. E Dante rispose senza esitare: “Un uovo”.

 

L’anno seguente, alla stessa ora e nello stesso posso, il sommo poeta era seduto sulla medesima pietra a godere il fresco della sera quando passò lo sconosciuto che Dante non aveva più visto da allora. Il tizio si fermò e gli domandò: “Con che?” e Dante, sempre senza esitare, rispose: “Col sale”.

 

L’uovo è talmente buono e piace che la produzione del 2023, secondo i dati Unaitalia, è stata di 12,3 miliardi (+6,8% rispetto al 2022), pari a circa 776 mila tonnellate. Nel nostro Paese, dunque, 42 milioni di galline ovaiole contribuiscono al nostro consumo di questo alimento che equivale a 12 miliardi 652 milioni di uova. Quanti a persona? Ben 214,5 uova a testa, per circa 13,5 chili all’anno.

 

Tutte le forme del farro Ohi Vita: cereale semplice, buono, salutare e perfetto assieme ai broccoli  

Il farro, il più antico dei frumenti coltivati dall’uomo, ha una storia affascinante che risale a oltre 8000 anni fa, fino al Neolitico. Originaria della Mezzaluna Fertile, questa pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Graminacee si diffonde rapidamente in Egitto e, successivamente, in tutto il Mediterraneo grazie agli scambi commerciali e ai movimenti delle popolazioni.

 

Il farro era particolarmente apprezzato dagli Etruschi e dai Romani, che lo utilizzavano per preparare il libum, una sorta di pane-focaccia, e il puls, una tradizionale polenta. Plinio il Vecchio, nella sua opera “Naturalis Historia”, sottolinea l’importanza del farro nella dieta dei Romani, affermando: “Di tutti i cereali il popolo romano per trecento anni usò il farro”. Questo cereale è stata infatti la base dell’alimentazione anche dei legionari romani, che ricevevano una quantità di farro come approvvigionamento al posto del pane, più difficile da conservare e trasportare.

 

Nelle cerimonie nuziali romane, il farro aveva un ruolo significativo: durante la confarreatio, un antico rito matrimoniale, la coppia consacrata consumava una focaccia di farro come simbolo della propria unione. Questo rito evidenzia come il farro fosse non solo un alimento fondamentale, ma anche un simbolo culturale e rituale. Nel corso dei secoli, l’uso del farro fu, poi, progressivamente sostituito dal grano tenero e dal grano duro, derivati rispettivamente dal farro grande e dal farro medio, che avevano rese produttive maggiori e costi di lavorazione inferiori. Tuttavia, negli ultimi anni, il farro ha conosciuto una riscoperta, ritrovando spazio sulle tavole grazie al suo gusto delicato e rotondo e alle sue notevoli proprietà nutritive.

 

Il farro è oggi apprezzato non solo per il suo sapore, ma anche per i numerosi benefici che offre alla salute. Ricco di potassio, fosforo, calcio, zinco e magnesio, questo cereale contribuisce alla salute delle ossa.

 

Il suo alto contenuto di fibre esercita un effetto benefico sulla funzionalità e la salute dell’intestino, migliorando la digestione e favorendo il transito intestinale.

 

Inoltre, soprattutto nella versione integrale, contiene interessanti molecole dall’azione preventiva e protettiva per la salute generale dell’organismo. Le proprietà nutrizionali del farro lo rendono un alimento energizzante, capace di sostenere chi lo consuma nelle attività quotidiane. Questo cereale antico è dunque un alleato prezioso per una dieta sana ed equilibrata, combinando tradizione e benessere in un unico, versatile ingrediente.

A conti fatti, il farro rappresenta un ponte tra passato e presente, un alimento che ha attraversato millenni per arrivare fino a noi, portando con sé non solo la storia e la cultura delle antiche civiltà mediterranee, ma anche un insieme di benefici nutrizionali che lo rendono un alimento ideale per la salute contemporanea. Che sia utilizzato nelle ricette tradizionali o in preparazioni moderne, il farro continua a essere un nutrimento celebrato per le sue qualità e per il suo contributo alla nostra alimentazione.

 

SECCO, AL VAPORE, ALLA MEDITERRANEA O PRONTO PER LA ZUPPA, TUTTO IL FARRO OHI VITA

 

Il farro è un cereale ricco di tante proprietà che può essere impiegato in numerose preparazioni o consumato anche da solo per il suo gusto molto delicato, simile a quello della nocciola. Oltre che per l’elevato contenuto di proteine e fibre vegetali, di vitamine e sali minerali.

 

Tra i diversi prodotti Ohi Vita che prevedono la presenza di questo cereale, Il Farro perlato bio Ohi Vita  è  buono come contorno e nelle ricette della tradizione. E fa bene: contiene ottime proprietà nutritive e dà energia. Il grano farro perlato bio proviene da coltivazioni che non prevedono trattamenti con fitofarmaci e non contengono OGM. Un prodotto dal gusto genuino che conserva integre tutte le sue potenzialità organolettiche.

 

Con il suo buon apporto di carboidrati, proteine e fibre vegetali, il Farro cotto a vapore Ohi Vita  è pronto all’uso e ideale da gustare da solo o per preparare deliziose insalate fredde, torte di verdura e zuppe.  Raccolto in stagione e a giusta maturazione, per dispiegare appieno le sue proprietà organolettiche e nutrizionali, non contiene OGM né conservanti, per un prodotto 100% vegetale dalla filiera rigorosamente tracciata e che corrisponde agli standard internazionali di sicurezza. Si tratta di un prodotto adatto ai vegetariani.

 

Il Farro alla mediterranea cotto al vapore Ohi Vita   è una fonte di fibre e di nutrienti 100% vegetali per un mix equilibrato di benessere e gusto. Per avvicinare le persone a un approccio sempre più vario e salutare, la scelta degli ingredienti, la loro selezione e la cura di tutti i passaggi produttivi diventano fattori sempre più determinanti per garantire la sicurezza alimentare. Il Farro alla mediterranea cotto al vapore Ohi Vita è, infatti, senza conservanti, condito con olio extravergine di oliva italiano e confezionato in atmosfera protettiva.

 

Infine, fagioli cannellini e neri e farro perlato da agricoltura biologica si uniscono nel segno della tradizione gastronomica italiana per una zuppa ricca di proteine vegetali, antiossidanti e con un alto contenuto di fibre. La Zuppa con farro della linea Ohi Vita è composta da ingredienti coltivati senza l’impiego di concimi chimici, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi e OGM, contribuendo in questo modo alla tutela della fertilità dei suoli. Certificata con il marchio logo Euro leaf, che dal 2010 identifica i prodotti che corrispondono agli standard europei per il settore bio, questa zuppa conserva la sua efficienza nutrizionale ed energetica, riducendo al contempo il rischio di esposizione a residui di sostanze chimiche indesiderate.

 

FARRO E BROCCOLI, DALLA SEMPLICITÀ IL GUSTO DELLA LEGGEREZZA

 

Questa crema di broccoli con farro è un’ottima idea, leggera e rapida da realizzare, per un pasto di gusto ed energia. Un piatto ricco delle fibre del farro che, una volta lessato, viene mixato con la cremosità delle verdure. Per una pietanza completa, saporita e colorata.

 

Farro con crema di broccoli

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

 

Procedimento

 

  • Lavare i broccoli e tagliarli a pezzi eliminando la parte coriacea dei cambi.
  • Sbucciare la patata e tagliala a cubetti.
  • Cuocere le verdure nel brodo per 20 minuti circa poi frullarle.
  • Aggiungere il farro  e cuocere per altri 20 minuti aggiustando di sale e di pepe.
  • Spegnere il fuoco, aggiungere un pizzico di noce moscata e servire con il formaggio grattugiato, qualche pinolo, meglio se tostato e un giro di olio extra vergine di oliva.

Cereali antichi per una alimentazione contemporanea di gusto e benessere: quando riso, miglio e quinoa incontrano i funghi

Il riso, cereale dalle origini antichissime, ha profondamente influenzato la storia alimentare e culturale di molte civiltà. Le sue tracce risalgono a circa 9.000 anni fa nell’Asia sud-orientale, una regione che lo ha visto fiorire e diffondersi tra le grandi distese d’acqua dell’estremo Oriente. Da queste terre, ha permeato ogni aspetto della vita, dai riti religiosi agli eventi familiari, fino a diventare parte integrante della quotidianità. Le leggende e le tradizioni che si tramandano raccontano di un riso che non è solo nutrimento, ma anche simbolo di prosperità e benessere. In Cina, i fossili ritrovati nella valle dello Yang Tze indicano che già 5.000 anni fa il riso era coltivato, ma alcuni studi recenti hanno retrodatato ulteriormente questa pratica fino a scoprire tracce di riso lavorato vecchie di 10.000 anni, dimostrando così come questo cereale sia profondamente radicato nella storia dell’umanità.

 

Tra i numerosi aneddoti che testimoniano l’importanza culturale del riso, uno dei più suggestivi riguarda la tradizione vietnamita. Si narra di un re che, sentendosi prossimo alla morte, ordinò ai suoi figli di preparare un piatto degno di essere offerto agli antenati. Solo il figlio minore, dopo lunghe ricerche, riuscì a creare una torta di riso rotonda come il cielo e sovrapposta a un’altra, quadrata come la terra, con uno strato di carne tra le due. Questo piatto piacque così tanto al re che nominò il figlio minore suo successore, tramandando nel tempo la ricetta come uno dei simboli della cucina vietnamita.

 

Il riso, tuttavia, dopo millenni ha iniziato la sua diffusione verso l’Occidente, giungendo in Mesopotamia nel IV secolo a.C., per poi approdare in Europa grazie alle conquiste di Alessandro Magno.

 

Prima di lui, però, già il re di Persia aveva ordinato spedizioni in Asia che riportarono notizie su questo cereale, come raccontano vari storici greci. In Europa, il riso viene introdotto soprattutto dai Greci, che lo fanno conoscere a Roma e, successivamente, attraverso gli Arabi, giunge anche in Spagna e in Italia. La coltivazione del riso in Italia è documentata dal XV secolo, quando si diffonde in Lombardia, nel milanese, e poi in Piemonte e Veneto. Queste aree, grazie alla loro conformazione pianeggiante e alla ricchezza di acqua, si rivelano ideali per la produzione del riso, che diventa un elemento centrale nell’agricoltura italiana. Attualmente, l’Italia è il principale produttore di riso in Europa, con le province di Pavia, Novara e Vercelli che rappresentano il cuore di questa attività. Tra le varietà più apprezzate, spiccano il Carnaroli, l’Arborio e il Vialone Nano, ognuna con caratteristiche uniche che la rendono ideale per la preparazione di piatti tipici come il risotto.

 

Dal punto di vista nutrizionale, il riso integrale è particolarmente apprezzato per i suoi benefici. A differenza del riso raffinato, mantiene intatti il pericarpo e gli strati esterni, ricchi di fibre, vitamine del gruppo B, minerali e antiossidanti.

 

Il consumo di riso integrale aiuta a regolare il transito intestinale, a mantenere i livelli di zuccheri nel sangue sotto controllo e a migliorare il metabolismo energetico. Inoltre, è una fonte di carboidrati complessi a lento rilascio, che forniscono energia in modo costante. Questo lo rende un alleato prezioso per una dieta sana e bilanciata.

 

Il riso, quindi, non è solo un alimento fondamentale per la nutrizione umana, ma assume anche un valore simbolico e culturale in molte parti del mondo. In Asia, è visto come simbolo di abbondanza e fertilità, tanto da essere protagonista di numerosi rituali religiosi e cerimoniali. In Giappone, per esempio, il riso è sacro e strettamente legato alla divinità del raccolto e la sua coltivazione e consumo sono legati a precisi rituali religiosi. Anche in India, il riso è al centro di molte cerimonie, dove rappresenta la vita e la purezza. In altre culture, come quelle africane e sudamericane, il riso è un simbolo di unità e condivisione, poiché spesso viene cucinato in grandi piatti da dividere durante feste e celebrazioni comunitarie.

 

UN MIX CHE RACCHIUDE IL MEGLIO DEL MONDO PER GUSTOSE RICETTE A TUTTO BENESSERE

 

Il Riso e cereali Ohi Vita  con miglio e quinoa rappresenta una scelta equilibrata e salutare, ideale per chi desidera mantenere uno stile di vita sano senza rinunciare alla praticità.

 

Dedicato a tutti coloro che hanno a cuore uno stile di vita sano ed equilibrato, il Riso e cereali Ohi Vita soddisfa una domanda di benessere legata alle abitudini quotidiane più semplici. Offrendo una soluzione di facile e veloce preparazione, a cui possono essere abbinate verdure fresche di stagione oppure legumi biologici sempre della linea Ohi Vita.

 

Il riso, il miglio e la quinoa, pur provenendo da tradizioni alimentari diverse, si integrano perfettamente in questo mix, offrendo un’esperienza gustativa ricca e variegata. Il riso e il miglio sono due dei cereali più antichi, coltivati da millenni sia in Asia che in Europa, mentre la quinoa, originaria delle Ande, era il “riso degli Inca”, considerata sacra dalle popolazioni di Bolivia, Perù e Cile. Questo mix non è solo un omaggio alla storia dell’alimentazione umana, ma una proposta nutrizionale completa e bilanciata.

 

Il riso, come abbiamo visto, è noto per la sua leggerezza e facilità di digestione, con effetti benefici sulla flora intestinale grazie al suo contenuto di carboidrati complessi. È anche ricco di potassio e povero di sodio, mentre il miglio, dal canto suo, è un cereale ricco di vitamine del gruppo B, potassio e fosforo, essenziali per il benessere delle ossa, dei capelli e della pelle. La sua alta digeribilità lo rende un alleato prezioso in momenti di stanchezza fisica o mentale, offrendo un apporto di energia senza appesantire.

 

La quinoa, spesso definita un “pseudo cereale”, è una fonte preziosa di proteine di alta qualità e contiene amminoacidi essenziali che supportano il metabolismo e il sistema immunitario. La sua ricchezza di sali minerali come potassio, magnesio e fosforo, combinata alla presenza di acido folico, la rende un alimento energizzante, indicato anche per bambini, donne in gravidanza, sportivi e persone in fase di recupero fisico.

 

Inoltre, i cereali forniscono carboidrati, proteine, fibre, vitamine, sali minerali di origine vegetale e costituiscono il cardine di una dieta che fa bene alla salute e protegge le risorse naturali del pianeta. Coltivare in modo sostenibile significa bilanciare le esigenze di produttività con quelle di tutela dell’ambiente. Solo in questo modo possiamo assicurarci una produzione durevole e adeguata a soddisfare il crescente fabbisogno alimentare. Inserire nella propria dieta alimenti di origine vegetale come i cereali significa renderla sempre più sostenibile, perché con un ridotto impatto ambientale in termini di emissioni di CO2 nell’atmosfera.

 

Insomma, un mix che racchiude millenni di storia alimentare, ma che guarda al futuro con un approccio capace di soddisfare le esigenze moderne di una alimentazione sana e gustosa con un’attenzione all’equilibrio del nostro ecosistema.

 

 

OTTIMI CEREALI PER L’AUTUNNO IN UN RISOTTO GUSTOSO CHE INTEGRA MIGLIO E QUINOA

 

Come abbiamo visto, il riso e gli altri cereali sono molto più di semplici alimenti ma elementi che attraversano millenni di storia, leggende e simbolismi. Scegliere di mangiarli ci consente non solo di beneficiare delle loro qualità nutrizionali, ma anche di ricollegarci a un lungo passato che unisce popoli e culture. Questa ricetta integra questo tris di cereali e di benessere con la tradizione autunnale dei funghi. In una preparazione semplice e gustosa.

 

Risotto con miglio e quinoa ai funghi

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

Procedimento

  • Pulire i funghi eliminando con cura i residui di terra e sotto l’acqua corrente. Tagliarli, poi a fette.
  • Mettere a rosolare le fettine di cipolla in una padella l’olio. Quando sono morbide, unire i funghi, regolare di sale e di pepe.
  • Aggiungere il vino bianco e lasciare sfumare.
  • Inserire anche il Riso e cereali Ohi Vita, coprire con il brodo e cuocere per 10 minuti mescolando ogni tanto e aggiungendo altro brodo mano a mano che procede la cottura.
  • Prima di servire, aggiungere anche il prezzemolo.

17/11/24 Giornata internazionale degli studenti: mangiare bene per studiare meglio, con il giusto snack energetico

Il 17 novembre si celebra la Giornata internazionale degli studenti, una ricorrenza che, nata nel 1941, ha radici profonde in un passato di lotta e sacrificio. Istituita per commemorare il coraggio degli studenti cecoslovacchi che si opposero al regime nazista, questa giornata richiama alla memoria non solo un atto di resistenza, ma anche il valore inestimabile dell’istruzione come fondamento della libertà e della giustizia sociale.

 

A più di ottant’anni da quegli eventi, il significato di questa celebrazione è più vivo che mai. La Giornata internazionale degli studenti rappresenta, infatti, un’occasione per riflettere sull’importanza del diritto all’istruzione e sulla necessità di garantire l’accesso equo a una formazione di qualità per ogni giovane, indipendentemente dal contesto socioeconomico, dal genere, o dall’origine culturale.

 

L’istruzione non è solo un percorso di crescita personale, ma anche un veicolo per la costruzione di società più inclusive. In un mondo che affronta sfide globali impegnative come i cambiamenti climatici e la digitalizzazione gli studenti sono più che mai chiamati a diventare agenti di cambiamento, portatori di una visione critica e innovativa per affrontare le complessità del nostro tempo.

 

Ogni studente rappresenta un potenziale per il futuro, e proprio per questo la Giornata del 17 novembre acquista una valenza universale: ci invita a riconoscere che l’accesso all’istruzione di qualità è un diritto fondamentale, ma non scontato. A livello globale, le diseguaglianze e le crisi continuano, infatti, a minacciare l’accesso all’istruzione. Inoltre, l’accelerazione digitale, offre sì straordinari strumenti per l’apprendimento, ma va anche garantita a tutti coloro che, soprattutto studiando, ne sono ancora, del tutto o parzialmente, esclusi.

 

Inoltre, la Giornata rappresenta anche un richiamo a tutti i governi e alle istituzioni educative perché pongano l’istruzione al centro delle loro agende politiche, destinando risorse adeguate per sviluppare un sistema educativo che risponda alle necessità del presente e alle sfide del futuro. L’istruzione, in poche parole,  è un investimento che genera ritorni a lungo termine per le comunità, sia per quanto riguarda la crescita economica che di coesione sociale. In questo contesto, il ruolo degli studenti come futuri leader e innovatori diventa cruciale: sono loro che, con la loro energia e le loro idee, daranno forma al domani.

 

TUTTO IL VALORE DI UNO SNACK PER NUTRIRE CORPO E MENTE MENTRE SI STUDIA (E NON SOLO)

 

Studiare per lunghe ore e mantenere alta la concentrazione richiedono non solo determinazione ma anche il giusto apporto nutrizionale.

 

Per affrontare una giornata scolastica e di studio impegnativa, è essenziale scegliere con attenzione cosa consumare a metà mattina o pomeriggio. Uno snack equilibrato può fare la differenza, poiché non tutti gli alimenti offrono l’energia necessaria per sostenere l’attenzione e mantenere il ritmo di studio senza appesantire.

 

Un apporto glicemico stabile è fondamentale per evitare cali di concentrazione. Quando il livello di zucchero nel sangue scende, si può incorrere in una sensazione di affaticamento mentale e difficoltà a restare concentrati. Per questa ragione, uno snack bilanciato dovrebbe includere nutrienti che forniscano energia immediata e sostegno a lungo termine. Una combinazione di carboidrati complessi e proteine è ideale: i primi rilasciano energia gradualmente, mentre le proteine mantengono l’organismo stabile e attivo più a lungo, evitando i cali energetici che compromettono l’attenzione.

 

Lo spuntino perfetto dovrebbe saziare senza appesantire, permettendo agli studenti di riprendere le loro attività con rinnovata energia. È consigliabile optare per alimenti come i cereali integrali, insieme a proteine e grassi sani, come quelli presenti nella frutta secca o nello yogurt, evitando snack troppo ricchi di zuccheri o grassi saturi. Questo tipo di merenda contribuisce a mantenere il focus e a evitare quei momenti di stanchezza mentale che possono influire negativamente sul rendimento scolastico.

 

La routine alimentare svolge un ruolo essenziale anche per le famiglie, che spesso osservano come un’alimentazione non bilanciata possa compromettere le performance scolastiche dei figli. Molti genitori segnalano infatti che uno snack poco equilibrato può incidere negativamente sulle capacità cognitive e sulla stabilità emotiva degli studenti, due elementi fondamentali per affrontare le attività scolastiche e extrascolastiche con serenità.

 

Lo spuntino quindi non rappresenta solo una pausa alimentare, ma è una strategia di supporto che contribuisce al benessere generale, fornendo il carburante necessario per affrontare la giornata. Nutrire corpo e mente diventa così un punto chiave per accompagnare gli studenti nel loro percorso di studio, sostenendoli nella loro crescita con energia e stabilità.

 

A MERENDA E PER UNO SPUNTINO VELOCE, GLI SNACK DI GRANA PADANO OHI VITA SONO UN CONCENTRATO DI ENERGIA E NUTRIENTI

 

Sole 80 Kcal per 20 grammi e il 33% di proteine: lo Snack Di Grana Padano DOP Ohi Vita , disponibile nel pratico formato monoporzione, è consigliato per la crescita, per gli sportivi e per tutti coloro che conducono una vita attiva di studio e concentrazione.

 

Ideale per la merenda e uno spuntino veloce, saporito e nutriente, lo Snack di Grana Padano DOP Ohi Vita, con il suo gusto dolce e delicato, è ricco di proteine nobili e naturalmente privo di lattosio. Oltre che un concentrato di energia e di nutrienti: per produrne un chilo occorrono ben 15 litri di latte fresco.

 

Il Grana Padano nasce da una ricetta del XII secolo creata nell’Abbazia di Chiaravalle dai monaci cistercensi, per impiegare le eccedenze di latte. Conosciuto col nome latino di Casus vetus (“formaggio invecchiato”), nel tempo questo formaggio venne chiamato dai contadini formai de grana, per la sua pasta fatta di caratteristici granelli bianchi, dovuti ai cristalli di calcio. Dalla ricetta dei monaci di Chiaravalle del 1100 a oggi, passando per il Disciplinare del marchio DOP del Grana Padano, riconosciuto nel 1996 dall’Unione Europea, sono passati quasi mille anni. Ma il metodo produttivo del Grana, dalla scelta della materia prima fino alle buone pratiche di caseificazione, è rimasto lo stesso ed è custodito dal Consorzio per la Tutela del Grana Padano DOP, attivo dal 1957.

 

Gli Snack di Grana Padano DOP Ohi Vita sono prodotti proprio secondo i criteri rigorosi indicati nel Disciplinare di Produzione del Consorzio, che riguardano la materia prima, le fasi di caseificazione e la stagionatura. Una tradizione antica, conservata e tramandata di generazione in generazione, fatta di genuinità e filiere rigorosamente tracciate e certificate dall’allevamento per la produzione di latte alla trasformazione e stagionatura del formaggio, fino al confezionamento del prodotto finito.

 

La qualità degli Snack Ohi Vita è il risultato finale di un’attenzione e di una cura meticolose che investono tutti i passaggi produttivi, a partire dalla produzione e selezione del latte vaccino crudo. La Denominazione di Origine Protetta è una garanzia di qualità, genuinità e sicurezza alimentare nel solco della tradizione locale, oltre che di tracciabilità del prodotto finito in ogni passaggio della filiera produttiva.

 

Nero come il riso, cotto al vapore e subito pronto, gustoso come Ohi Vita

Il Riso nero cotto al vapore Ohi Vita è una scelta sana per una alimentazione nel segno del benessere, grazie alle sue proprietà che sostengono il corpo in modo naturale. È adatto anche per una alimentazione vegana e priva di glutine. Subito pronto o da scaldare in due minuti, interpreta al meglio le esigenze di praticità unendole al benessere di un alimento sano condito con il gusto naturale dell’olio extravergine di oliva.

 

Il riso nero non è solo buono ma supporta una favorevole digestione, sostenendo la regolarità intestinale anche grazie al suo alto contenuto di fibre. Inoltre, i suoi carboidrati complessi vengono trasformati in zuccheri gradualmente, garantendo un apporto costante di energia per diverse ore mantenendo così un alto livello di energia e vitalità durante la giornata. Senza dimenticare che gli antiossidanti che rende disponibili aiutano il corpo a difendersi dai danni causati dai radicali liberi, proteggendo le cellule e contribuendo a mantenere il corpo sano. E che, sempre grazie al suo elevato contenuto di fibre, il riso nero dona una sensazione di sazietà che dura a lungo.

 

Subito pronto per essere consumato freddo, oppure da scaldare velocemente in padella o al microonde, il Riso nero cotto al vapore Ohi Vita è una soluzione pratica e versatile, che mette a disposizione una grande quantità di energia insieme ad una elevata digeribilità di un alimento 100% vegetale, confezionato in atmosfera protettiva.

 

Il Riso nero cotto al vapore Ohi Vita con olio extravergine di oliva è lavorato e confezionato nel rispetto di tutti gli standard internazionali di qualità e di sicurezza alimentare. Il suo caratteristico colore scuro unito al sapore aromatico, si presta a diventare un ingrediente speciale in qualsiasi cucina. La sua consistenza soda e il gusto che ricorda le note del pane tostato e delle nocciole lo rendono, infatti, ideale per piatti semplice e gourmet: perfetto per insalate fresche, dove il contrasto cromatico con verdure vivaci ne esalta l’estetica, e in preparazioni calde come risotti, abbinato a frutti di mare o funghi, per un tocco esotico e raffinato.

 

DA CIBO PROIBITO ALLE TAVOLE D’ITALIA: QUEL CHICCO CROCCANTE E SAPORITO CHE DÀ COLORE AI NOSTRI PIATTI

 

l riso rappresenta la fonte alimentare primaria per oltre la metà della popolazione mondiale: solo in Asia oltre 2 miliardi di persone assumono dal riso e dai suoi derivati tra il 60 e il 70% del fabbisogno calorico. Nello specifico, il riso nero è noto per il suo colore intenso e per il sapore ricco e lievemente dolce. E vanta una storia affascinante che attraversa epoche e culture, partendo dall’Asia per poi diffondersi nel mondo.

 

In origine, in paesi come la Cina, era considerato un bene prezioso, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “riso proibito”, un alimento destinato esclusivamente alla nobiltà imperiale per le sue allora presunte proprietà nutrizionali e benefiche. La tradizione narra che fosse riservato agli imperatori per i suoi effetti rinvigorenti e, ancora oggi, in molte regioni orientali è apprezzato per il suo significato simbolico e la sua rarità.

 

Oggi, però, il riso nero non è più un privilegio esclusivo. Coltivato anche in Thailandia, Indonesia e Filippine, e più recentemente in Italia, è divenuto accessibile e apprezzato in tutto il mondo. In queste terre, il riso nero è entrato a far parte di tradizioni culinarie antiche, divenendo protagonista di piatti come il budino di riso nero o accompagnando le carni in preparazioni speziate.

 

In Italia, questa particolare varietà di riso ha trovato un clima favorevole e, grazie all’innovazione agricola, è diventata una prelibatezza in molte regioni, soprattutto nel nord. Le sue caratteristiche organolettiche lo rendono ideale per piatti raffinati e moderni, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti, combinandosi perfettamente con ingredienti locali come pesce, formaggi freschi e verdure.

 

Inoltre, il consumo di riso nero, così come quello di altre varietà di riso, può essere una scelta sostenibile grazie alla sua capacità di adattarsi a diverse condizioni climatiche e terreni, riducendo la necessità di interventi intensivi. Il riso, in generale, è una coltura che, se gestita in modo ottimale, può contribuire alla conservazione del suolo e della biodiversità. In particolare, le tecniche di coltivazione che limitano l’uso eccessivo di acqua e che adottano pratiche di rotazione delle colture aiutano a preservare la salute del terreno e a prevenire l’erosione.

 

Il riso nero, essendo una varietà integrale, richiede meno lavorazioni rispetto al riso bianco raffinato, il che riduce l’energia necessaria per il processo di trasformazione. Questo contribuisce a diminuire l’impatto ambientale legato alla produzione. Inoltre, l’uso di varietà tradizionali come il riso nero, coltivate in molte regioni da generazioni, aiuta a mantenere la biodiversità genetica del riso, un fattore chiave per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici.

 

GAMBERI ZUCCHINE E RISO NERO PER UN INCONTRO SFIZIOSO TRA GUSTO E BENESSERE

 

Un piatto colorato e nutriente: il riso nero con gamberetti e zucchine combina sapori intensi e benessere. Il riso offre una consistenza soda e un gusto lievemente tostato che si abbina perfettamente alla dolcezza dei gamberetti e alla freschezza delle zucchine. Questa combinazione mediterranea, perfetta per un pasto leggero ma saporito, unisce il piacere del palato alle proprietà nutrizionali, creando un piatto gustoso e bilanciato.

 

Riso nero, gamberetti e zucchine

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

Procedimento

  • Lavare, spuntare e grattugiare a scaglie le zucchine.
  • Scaldare 2 cucchiai di olio in una padella a fuoco moderato con l’aglio. Aggiungere le zucchine, regolare di sale e di pepe. Cuocere per circa 6 minuti, spegnere il fuoco ed eliminare l’aglio.
  • Pulire i gamberetti eliminando il carapace, la coda e il filamento scuro lungo il dorso (l’intestino). Saltarli in padella per due minuti, poi condirli in una ciotola con il restante olio e il succo di limone.
  • Scaldare il riso nero per due minuti e, in una ciotola, aggiungere prima le zucchine cotte e, poi, i gamberi.
  • Mescolare con cura, aggiustare di sale, olio e pepe prima di servire.

1/11/24 – World Vegan Day. Più proteine vegetali per un benessere che non toglie nulla al gusto, anche dell’insalata russa

Negli ultimi anni, si è assistito a una significativa trasformazione delle abitudini alimentari degli italiani, con un’attenzione crescente verso le proteine vegetali. Questo cambiamento è particolarmente evidente tra i giovani evidenziano i dati Eurispes, in particolare tra i 17 e i 35 anni: l’82% di loro ha adottato o intende adottare una dieta prevalentemente vegetale. La spinta verso questa scelta alimentare deriva non solo da una maggiore consapevolezza riguardo al proprio benessere, ma anche dalla volontà di ridurre l’impatto ambientale, una delle principali motivazioni per oltre il 66% di chi opta per prodotti di origine vegetale.

 

Parallelamente, il 9,5% della popolazione italiana è veg: il 7,2% si identifica come vegetariano, mentre il 2,3% come vegano. E il 5% ha riferito di aver seguito una dieta vegetariana in passato. Perché mentre i vegetariani non mangiano carne e pesce, i vegani non utilizzano tutti i prodotti di derivazione animale. E, quindi, non consumano nemmeno, ad esempio, uova, latte e derivati, miele.

 

Questa evoluzione riflette un cambiamento nelle priorità alimentari, dove la diversificazione delle fonti proteiche gioca un ruolo chiave. I giovani, in particolare, stanno modificando le loro scelte di consumo, portando sempre più prodotti a base vegetale nei loro carrelli della spesa. Oltre 4 under 35 su 10 dichiarano di scegliere regolarmente alimenti vegetali per arricchire la loro dieta e bilanciare le loro abitudini alimentari.

 

Tuttavia, è importante ricordare che, come sottolineato da molti nutrizionisti, sia la dieta vegetariana che quella vegana devono essere seguite con attenzione e in modo equilibrato. Perché, ovviamente, devono includere tutti i nutrienti essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo, come le proteine complete, le vitamine e i minerali.

 

A livello ambientale, i benefici di una dieta ricca di alimenti vegetali sono altrettanto evidenti. Se un numero maggiore di persone adottasse questo tipo di dieta a livello globale si potrebbe ridurre la perdita di biodiversità dal 5% fino al 46%. E, anche in Italia, comporterebbe minori emissioni di gas serra e maggiore risparmio idrici.

 

Il veganismo, nello specifico, sta diventando un vero e proprio stile di vita, sostenuto da una sempre più articolata offerta di prodotti vegani nei supermercati e ristoranti. L’accettazione sociale di questo regime alimentare è in costante crescita, riflettendo una maggiore sensibilità verso il benessere animale e la protezione dell’ambiente. Un tempo percepito come una tendenza temporanea, oggi il veganismo rappresenta una scelta consapevole e sempre più diffusa.

 

Il 1° novembre, in occasione della Giornata Mondiale del Veganismo, questo stile di vita viene celebrato a livello globale. Nata nel 1994 per commemorare il 50° anniversario della Vegan Society, questa ricorrenza offre l’opportunità di sensibilizzare il pubblico e promuovere i benefici di una vita senza prodotti di origine animale. Durante questa giornata, molte città organizzano eventi e stand informativi, ma non è necessario far parte di un’organizzazione per partecipare: anche a livello personale, condividere un pasto vegano con amici o colleghi può essere un modo per diffondere una maggiore consapevolezza.

 

La crescente attenzione verso una dieta basata su alimenti vegetali, supportata da una corretta pianificazione nutrizionale, può rappresentare non solo una scelta di maggiore benessere individuale, ma anche un impegno per un futuro sostenibile. Le scelte alimentari che facciamo ogni giorno possono, infatti, avere un impatto positivo sia sulla nostra salute sia sull’ambiente, contribuendo a preservare le risorse naturali per le generazioni future.

 

PISELLI E CAROTE OHI VITA, UN MATRIMONIO DI GUSTO COTTO AL VAPORE

 

La dolcezza naturale delle carote incontra quella dei piselli in un mix di verdure cotte al vapore, subito pronte, da gustare da sole o come contorno sfizioso e 100% vegetale: Carote e piselli cotti al vapore Ohi Vita rappresentano una fonte naturale di fibre vegetali, garantendo l’assenza di OGM e di conservanti.

 

Forse non tutti sanno che le carote, coltivazione antica originaria dell’attuale Afghanistan, non sono sempre state arancioni. Il loro colore infatti variava dal viola al giallo al rosso, e furono degli esperti agronomi olandesi che nel corso del 1500 crearono le carote arancioni, in omaggio alla dinastia regnante degli Orange. Già conosciute da Greci e Romani, che ne apprezzavano le virtù rinfrescanti e depurative, le carote erano molto ricercate per la loro particolare colorazione e per il gusto che nelle varietà antiche univa il dolce all’aspro. Successivamente, con la selezione della varietà arancione, la più apprezzata in Europa, prevalse in modo deciso il sapore delicatamente dolce che oggi conosciamo.

 

I piselli, invece, sono fra i legumi coltivati e consumati da più tempo dall’uomo anche se, per migliaia di anni, non sono stati mangiati freschi ma essiccati dopo essere stati raccolti e, questo, grazie alla loro grande capacità di conservazione. Simbolo di fortuna e prosperità, i fiori bianchi e gialli di questa leguminosa venivano impiegati per realizzare ghirlande dedicate alle spose.

 

Un matrimonio perfetto, quello tra carote  e piselli: nella versione cotta al vapore proposta da Ohi Vita non contengono OGM né conservanti, per un prodotto 100% vegetale dalla filiera rigorosamente tracciata e che corrisponde agli standard internazionali di sicurezza.

 

Raccolte in stagione per dispiegare appieno il meglio delle loro proprietà organolettiche, le verdure di Piselli e carote al vapore Ohi Vita vengono rapidamente confezionate negli stabilimenti che si trovano vicino alle principali regioni di produzione, operando con una filiera corta che, da un lato, riduce i trasporti e, dall’altro, consente di conservare il più possibile integro il gusto degli ortaggi.

 

INSALATA RUSSA: BUONA, SANA E, ANCHE VEGANA

 

In Russia, questa preparazione di verdure e maionese è chiamata “insalata italiana”. Curioso, no? Tuttavia, esiste anche la teoria che sia stata ideata in Francia per soddisfare le esigenze dei ricchi aristocratici russi in visita, utilizzando originariamente ingredienti di lusso come astice, caviale e tartufi. Questa semplice variante vegana dell’insalata russa propone una versione più leggera e salutare, che preserva i sapori ricchi ma con un apporto calorico ridotto e l’uso di ingredienti vegani. Una scelta ideale per le festività natalizie, quando i piatti tradizionali tendono a essere più calorici.

 

Insalata russa vegana

 

Ingredienti (per 4 persone)

100 ml di latte di soia

Il succo di mezzo limone

150 ml di olio di semi di mais

2 confezioni di Piselli e carote al vapore Ohi Vita

3 Patate Ohi vita di media grandezza, bollite e sbucciate

1 cucchiaino di curcuma

Sale e pepe

 

Procedimento

Unire le verdure in una ciotola, comprese le patate bollite e tagliate a dadini.

Versare nel bicchiere alto del  frullatore a immersione il latte, il limone, la curcuma e un pizzico di sale. Frullare, con movimenti dal basso verso l’alto, versando a filo l’olio fino a ottenere un composto cremoso e soffice.

Aggiungere la maionese vegana alle verdure, mescolare con cura, regolare di sale e pepe.