Il salmone ha sempre avuto un ruolo centrale nelle tradizioni alimentari delle culture antiche. L’affumicatura, in particolare, non era solo un metodo di conservazione, ma un sapere tradizionale e, a volte, un rito mistico in diverse comunità.
Il salmone affumicato ha sempre rappresentato, infatti, un alimento chiave per culture antiche che, come quelle dei nativi americani e delle popolazioni nordiche come i Sami in Scandinavia, hanno fatto della pesca una delle loro attività principali.
I Sami consideravano l’affumicatura del salmone essenziale per sopravvivere ai lunghi e rigidi inverni artici. Anche nella civiltà celtica, il salmone aveva un posto di rilievo. I Celti vedevano nei salmoni un simbolo di saggezza per la loro capacità di risalire la corrente e di vivere sia nei fiumi che nell’oceano. La mitologia celtica racconta del “Salmone della Conoscenza”, un pesce magico che conferiva saggezza infinita a chiunque lo mangiasse. La leggenda narra che un salmone mangiò le nove nocciole cadute nel Pozzo della Saggezza da nove alberi di nocciolo che circondavano la fontana, acquisendo così tutto il sapere del mondo.
È, questa, una tra le tante storie che riflette l’ammirazione dei Celti per la resilienza e la forza del salmone.
Anche i Romani conoscevano e apprezzavano il salmone, soprattutto in occasione di grandi raduni e celebrazioni. Lo chiamavano “salmo salar”, un nome che fa riferimento al verbo salire, per la loro attitudine a tornare a deporre le uova risalendo i corsi dei fiumi.
I Romani, famosi per la loro ingegnosità culinaria, lo preparavano in vari modi, ma erano particolarmente affascinati dalle tecniche di conservazione come l’affumicatura, che permetteva loro di gustare il pesce anche fuori stagione.
L’affumicatura stessa ha una storia importante, essendo uno dei più antichi metodi di conservazione conosciuti. Per consumare carne e pesce anche oltre l’inverno, molte popolazioni provvedevano ad essiccarli al fuoco, aumentando la loro durata attraverso tecniche tramandate di generazione in generazione. Questa pratica era essenziale non solo per la sopravvivenza, ma anche per il commercio, poiché il pesce affumicato poteva essere trasportato su lunghe distanze senza deteriorarsi. Le culture vicine all’oceano Pacifico, dal cui mare aperto viene pescato il Sockeye, conosciuto anche come salmone rosso selvatico, hanno sempre creduto che questi salmoni rappresentassero gli spiriti delle acque e viaggiassero su canoe invisibili.
I nativi americani del nord-ovest, ad esempio, celebravano il ritorno annuale dei salmoni con feste e cerimonie elaborate, riconoscendo il loro ruolo cruciale nell’ecosistema e nella loro dieta. Oggi, il salmone affumicato è apprezzato in tutto il mondo non solo per il suo sapore unico, ma anche per i suoi benefici nutrizionali. Ricco di omega-3, proteine e vitamine, il salmone affumicato è un alimento versatile che può essere gustato da solo, in insalate, su crostini o come ingrediente principale di piatti più elaborati. Dalla colazione, con i classici bagel e cream cheese, fino alle raffinate tartare servite nei ristoranti gourmet, il salmone affumicato continua a deliziare i palati di tutte le latitudini, unendo tradizione e innovazione culinaria in un solo boccone.
PROTEINE, VITAMINE E ACIDI GRASSI: IL MEGLIO DEL MARE APERTO NEL SALMONE SELVAGGIO SOCKEYE OHI VITA
Dalle acque dolci a quelle dell’Oceano Pacifico e ritorno: i salmoni sono pesci migratori che, proprio per questo loro continuo nuotare e spostarsi, hanno una carne più magra rispetto ai salmoni di allevamento.
Il Salmone Selvaggio Sockeye Ohi Vita nelle sue migrazioni si alimenta esclusivamente di organismi marini come piccoli crostacei. Una caratteristica che conferisce alle sue carni quella caratteristica colorazione rossa che lo contraddistingue.
Lavorato in Italia, viene salato a mano con sale secco e affumicato con metodo tradizionale, con trucioli di legno di faggio. Per essere pronto da consumare senza conservanti né additivi, apportando rilevanti nutrienti a basso contenuto di grassi anche grazie alla pesca in mare aperto che ne rende la carne più magra rispetto ai salmoni di allevamento.
Ad esempio, il salmone è un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico che contribuiscono a fornire gli amminoacidi essenziali alla costruzione e alla riparazione dei tessuti cellulari e muscolari. Senza dimenticare la vitamina D e gli Omega 3, acidi grassi fondamentali per il nostro corpo, noti per avere effetti positivi sulla salute ad esempio del cuore come delle cellule, contribuendo anche a migliorare i livelli di colesterolo nel sangue.
Parliamo di un salmone selvaggio pescato in mare aperto e lavorato in Italia, con il sapore inconfondibile dell’affumicatura tradizionale e un basso contenuto di grassi. La cui selezione accurata della materia prima e i processi di lavorazione raccontano l’attenzione e l’impegno concreto dedicati alla cura e alla sostenibilità nutrizionale.
L’attenzione solo alle fasi di pesca e lavorazione del pesce, salato a mano con sale secco e affumicato secondo il metodo tradizionale con trucioli di legno di faggio ma anche a tutti i passaggi produttivi e di immissione sul mercato definiscono un prodotto di grande qualità.
SALMONE E AVOCADO, UN ABBINAMENTO PERFETTO PER NUTRIRSI CON GUSTO E LEGGEREZZA
Una proposta ideale per chi cerca un pasto rapido, leggero e al contempo nutriente è quella di mettere assieme avocado e salmone. Questo abbinamento, oltre a essere estremamente veloce e facile da preparare, può anche diventare interessante per un brunch domenicale. La combinazione di salmone e avocado, entrambi dalla consistenza morbida e cremosa, si migliora con un contrasto croccante, ad esempio a base di semi decorticati di sesamo.
La preparazione di questi toast si può realizzare in pochi minuti per ottenere un piatto colorato e ricco di benefici per la salute. Un mix non solo salutare, ma anche molto gustoso, che somma le eccellenti proprietà nutrizionali di entrambi gli elementi soprattutto quando l’avocado, per essere gustato al meglio, viene lavorato maturo e leggermente morbido al tatto.
Avocado toast con salmone e semi di sesamo
Ingredienti (per 4 persone)
- 1 avocado maturo grande o 2 piccoli
- 150 gr di Salmone Selvaggio Sockeye Ohi Vita affumicato a fette
- 8 fette di pane integrale leggermente tostato
- 1 limone
- Olio extravergine di oliva Ohi Vita
- Pepe nero e sale
- Semi di sesamo decorticato Ohi Vita
Procedimento
- Sbucciare l’avocado, rimuovere il nocciolo e schiacciare in modo grossolano, con i rebbi di una forchetta, la polpa con il succo di mezzo limone, un pizzico di sale e di pepe nero. Aggiungere un giro d’olio d’oliva e mescolare con cura.
- Mettere sulla base del pane tostato di ogni fetta uno strato di crema di avocado e il salmone a fette decorando con qualche seme di sesamo.