Il salmone, pescato in mare aperto come il Sockeye Ohi Vita è una fonte di proteine, ottima con il gusto rotondo dell’avocado

Il salmone ha sempre avuto un ruolo centrale nelle tradizioni alimentari delle culture antiche. L’affumicatura, in particolare, non era solo un metodo di conservazione, ma un sapere tradizionale e, a volte, un rito mistico in diverse comunità.

 

Il salmone affumicato ha sempre rappresentato, infatti, un alimento chiave per culture antiche che, come quelle dei nativi americani e delle popolazioni nordiche come i Sami in Scandinavia, hanno fatto della pesca una delle loro attività principali.

 

I Sami consideravano l’affumicatura del salmone essenziale per sopravvivere ai lunghi e rigidi inverni artici. Anche nella civiltà celtica, il salmone aveva un posto di rilievo. I Celti vedevano nei salmoni un simbolo di saggezza per la loro capacità di risalire la corrente e di vivere sia nei fiumi che nell’oceano. La mitologia celtica racconta del “Salmone della Conoscenza”, un pesce magico che conferiva saggezza infinita a chiunque lo mangiasse. La leggenda narra che un salmone mangiò le nove nocciole cadute nel Pozzo della Saggezza da nove alberi di nocciolo che circondavano la fontana, acquisendo così tutto il sapere del mondo.

 

È, questa, una tra le tante storie che riflette l’ammirazione dei Celti per la resilienza e la forza del salmone.

 

Anche i Romani conoscevano e apprezzavano il salmone, soprattutto in occasione di grandi raduni e celebrazioni. Lo chiamavano “salmo salar”, un nome che fa riferimento al verbo salire, per la loro attitudine a tornare a deporre le uova risalendo i corsi dei fiumi.

 

I Romani, famosi per la loro ingegnosità culinaria, lo preparavano in vari modi, ma erano particolarmente affascinati dalle tecniche di conservazione come l’affumicatura, che permetteva loro di gustare il pesce anche fuori stagione.

 

L’affumicatura stessa ha una storia importante, essendo uno dei più antichi metodi di conservazione conosciuti. Per consumare carne e pesce anche oltre l’inverno, molte popolazioni provvedevano ad essiccarli al fuoco, aumentando la loro durata attraverso tecniche tramandate di generazione in generazione. Questa pratica era essenziale non solo per la sopravvivenza, ma anche per il commercio, poiché il pesce affumicato poteva essere trasportato su lunghe distanze senza deteriorarsi. Le culture vicine all’oceano Pacifico, dal cui mare aperto viene pescato il Sockeye, conosciuto anche come salmone rosso selvatico, hanno sempre creduto che questi salmoni rappresentassero gli spiriti delle acque e viaggiassero su canoe invisibili.

 

I nativi americani del nord-ovest, ad esempio, celebravano il ritorno annuale dei salmoni con feste e cerimonie elaborate, riconoscendo il loro ruolo cruciale nell’ecosistema e nella loro dieta. Oggi, il salmone affumicato è apprezzato in tutto il mondo non solo per il suo sapore unico, ma anche per i suoi benefici nutrizionali. Ricco di omega-3, proteine e vitamine, il salmone affumicato è un alimento versatile che può essere gustato da solo, in insalate, su crostini o come ingrediente principale di piatti più elaborati. Dalla colazione, con i classici bagel e cream cheese, fino alle raffinate tartare servite nei ristoranti gourmet, il salmone affumicato continua a deliziare i palati di tutte le latitudini, unendo tradizione e innovazione culinaria in un solo boccone.

PROTEINE, VITAMINE E ACIDI GRASSI: IL MEGLIO DEL MARE APERTO NEL SALMONE SELVAGGIO SOCKEYE OHI VITA

 

Dalle acque dolci a quelle dell’Oceano Pacifico e ritorno: i salmoni sono pesci migratori che, proprio per questo loro continuo nuotare e spostarsi, hanno una carne più magra rispetto ai salmoni di allevamento.

 

Il Salmone Selvaggio Sockeye Ohi Vita nelle sue migrazioni si alimenta esclusivamente di organismi marini come piccoli crostacei. Una caratteristica che conferisce alle sue carni quella caratteristica colorazione rossa che lo contraddistingue.

 

Lavorato in Italia, viene salato a mano con sale secco e affumicato con metodo tradizionale, con trucioli di legno di faggio. Per essere pronto da consumare senza conservanti né additivi, apportando rilevanti nutrienti a basso contenuto di grassi anche grazie alla pesca in mare aperto che ne rende la carne più magra rispetto ai salmoni di allevamento.

 

Ad esempio, il salmone è un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico che contribuiscono a fornire gli amminoacidi essenziali alla costruzione e alla riparazione dei tessuti cellulari e muscolari. Senza dimenticare la vitamina D e gli Omega 3, acidi grassi fondamentali per il nostro corpo, noti per avere effetti positivi sulla salute ad esempio del cuore come delle cellule, contribuendo anche a migliorare i livelli di colesterolo nel sangue.

 

Parliamo di un salmone selvaggio pescato in mare aperto e lavorato in Italia, con il sapore inconfondibile dell’affumicatura tradizionale e un basso contenuto di grassi. La cui selezione accurata della materia prima e i processi di lavorazione raccontano l’attenzione e l’impegno concreto dedicati alla cura e alla sostenibilità nutrizionale.

 

L’attenzione solo alle fasi di pesca e lavorazione del pesce, salato a mano con sale secco e affumicato secondo il metodo tradizionale con trucioli di legno di faggio ma anche a tutti i passaggi produttivi e di immissione sul mercato definiscono un prodotto di grande qualità.

 

SALMONE E AVOCADO, UN ABBINAMENTO PERFETTO PER NUTRIRSI CON GUSTO E LEGGEREZZA

 

Una proposta ideale per chi cerca un pasto rapido, leggero e al contempo nutriente è quella di mettere assieme avocado e salmone. Questo abbinamento, oltre a essere estremamente veloce e facile da preparare, può anche diventare interessante per un brunch domenicale. La combinazione di salmone e avocado, entrambi dalla consistenza morbida e cremosa, si migliora con un contrasto croccante, ad esempio a base di semi decorticati di sesamo.

La preparazione di questi toast si può realizzare in pochi minuti per ottenere un piatto colorato e ricco di benefici per la salute. Un mix non solo salutare, ma anche molto gustoso, che somma le eccellenti proprietà nutrizionali di entrambi gli elementi soprattutto quando l’avocado, per essere gustato al meglio, viene lavorato maturo e leggermente morbido al tatto.

Avocado toast con salmone e semi di sesamo

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

 

Procedimento

 

  • Sbucciare l’avocado, rimuovere il nocciolo e schiacciare in modo grossolano, con i rebbi di una forchetta, la polpa con il succo di mezzo limone, un pizzico di sale e di pepe nero. Aggiungere un giro d’olio d’oliva e mescolare con cura.
  • Mettere sulla base del pane tostato di ogni fetta uno strato di crema di avocado e il salmone a fette decorando con qualche seme di sesamo.

AFFETTATI, POLLO E FESA DI TACCHINO: LE PROPOSTE SENZA ANTIBIOTICI OHI VITA PER UN’ALIMENTAZIONE SANA E GUSTOSA.

Un’alta qualità che deriva da animali allevati a terra senza l’uso di antibiotici né di OGM, per alimenti gustosi, 100% italiani e con tutta la sicurezza alimentare di una filiera certificata: queste sono le caratteristiche degli Affettati senza antibiotici , della Fesa di tacchino senza antibiotici e del Pollo senza antibiotici Ohi Vita .

 

Carne prodotta dalla accurata selezione della materia prima, garantita antibiotic free in tutte le fasi dell’allevamento, che unisce il saper fare della tradizione italiana con i più elevati standard di sicurezza alimentare.

 

La carne di tacchino è una carne bianca, un’ottima soluzione per portare in tavola piatti saporiti e adatti a tutte le età. È magra, digeribile, ricca di ferro, leggera e nutriente. Un alimento dalle preziose caratteristiche nutrizionali, che si distingue per l’elevato contenuto di proteine ad alto valore biologico. Oltre che di ferro, essenziale per la buona salute del nostro organismo, con pochi grassi e con una elevata digeribilità che la rendono un’ottima soluzione da integrare nel regime alimentare di tutti, dai bambini agli anziani, fino ai convalescenti.

 

Anche il gusto genuino del pollo allevato a terra e senza l’uso di antibiotici offre un consumo a ridotto contenuto di grassi, facilmente digeribile e ricco di proteine nobili, vitamine e sali minerali. Mentre la praticità degli affettati senza antibiotici garantisce un’ottima versatilità e comodità d’uso per integrare nell’alimentazione quotidiana importanti proteine in modo semplice e gustoso.

 

Un gusto, quello delle carni e degli affettati Ohi Vita, che dall’attenzione al benessere animale si traduce in attenzione alla salute del consumatore: non usare antibiotici nelle fasi di allevamento e produzione significa lavorare una carne gustosa nella massima sicurezza alimentare. Una sicurezza che comprende la selezione delle materie prime, gli allevamenti, gli incubatoi, i mangimifici, la trasformazione, il confezionamento e la distribuzione. Per una scelta che consente un controllo certificato di tutte le fasi della filiera e che per il consumatore significa avere la certezza di un prodotto 100% italiano, dell’impiego di mangimi soltanto vegetali, rigorosamente senza OGM per una carne gustosa, nutriente e altamente genuina.

 

POLLO E TACCHINO IN CUCINA, UNA STORIA ITALIANA

 

La carne bianca, soprattutto pollo e tacchino, occupa oggi un posto di rilievo nella dieta mediterranea e nella tradizione culinaria italiana, arricchendo il panorama delle ricette regionali con una varietà di piatti che spaziano dal nord al sud del Paese. L’introduzione e l’evoluzione dell’uso di queste carni in Italia rispecchiano non solo cambiamenti nei gusti e nelle abitudini alimentari, ma anche nelle pratiche agricole e nella disponibilità di risorse.

Il pollo, con le sue origini che si perdono nella notte dei tempi, ha rappresentato una delle prime carni domestiche ad essere introdotte in Europa. I Romani ne fecero grande consumo, ma fu nel Medioevo che il pollo cominciò a diventare una presenza comune anche nelle campagne italiane, allevato per lo più a livello familiare per un consumo domestico. Il tacchino, invece, è originario del Messico e dell’America centrale, venne poi importato in Spagna e da qui si diffuse rapidamente in tutta l’Europa. Fu probabilmente Cristoforo Colombo il primo europeo a fare la conoscenza con questo animale quando, il 14 agosto 1502, raggiunse le coste dell’attuale Honduras ricevendo dai nativi diversi doni e, tra questi, alcune di quelle che subito decise di chiamare “gallinas de la tierra”. Inizialmente considerato una curiosità esotica, il tacchino divenne popolare per le sue dimensioni generose e la carne saporita, integrandosi lentamente nelle festività e nelle occasioni speciali.

Nel corso dei secoli, la diffusione del pollo e del tacchino in Italia ha seguito il progresso sociale e produttivo del nostro Paese. Con il miglioramento delle tecniche di allevamento e un crescente orientamento verso una dieta più varia e salutare, la carne bianca ha guadagnato sempre più terreno.

 

Questo è dovuto in parte alla sua versatilità e al suo profilo nutrizionale, essendo una fonte ricca di proteine ma povera di grassi, caratteristiche che ben si sposano con l’attenzione crescente verso uno stile di vita più salutare.

Il pollo arrosto, piatto semplice ma ricco di tradizione, è un esempio classico della capacità della cucina italiana di elevare ingredienti umili a vere e proprie icone culinarie. Ogni regione ha sviluppato la propria versione di questo piatto. In Toscana, ad esempio, il pollo viene spesso arrostito con limone, rosmarino e aglio, mentre in Sicilia può essere arricchito con olive, capperi e un tocco di vino bianco, riflettendo le influenze culturali e le risorse locali di ogni area.

Oltre al pollo arrosto, altre ricette regionali hanno contribuito a definire l’identità culinaria del pollo e del tacchino in Italia. In Abruzzo, il tacchino alla canzanese è un piatto ricco e intenso, mentre nel Lazio, il celebre pollo con i peperoni alla romana è un classico che combina la dolcezza dei peperoni con la robustezza del pollo. Questi piatti non solo mostrano la versatilità della carne bianca, ma anche come ingredienti locali e tecniche di cucina possono trasformare le ricette. L’uso del pollo e del tacchino in Italia è, infatti, una storia di adattamento e innovazione, che riflette le dinamiche sociali, economiche e culturali del paese. La loro presenza nei menu italiani, dalle osterie ai ristoranti stellati, testimonia la profondità e la ricchezza della cucina italiana, capace di rinnovarsi continuamente pur mantenendo salde le proprie radici storiche e regionali.

 

PERFETTO PER UNA CENA LEGGERA D’ESTATE, IL POLLO GRIGLIATO ORA HA UN GUSTOSO AROMA DI LIMONE

 

Il pollo grigliato al limone è una preparazione molto semplice da realizzare e veloce, adatta per tutti e perfetta per un pranzo o una cena leggeri. Il petto di pollo è sicuramente tra le carni più magre che si possono trovare e il grill ne esalta il sapore.

 

La cottura alla griglia è, infatti, un metodo di preparazione salutare poiché non richiede l’aggiunta di oli o grassi. Questo metodo preserva i nutrienti del pollo e riduce il contenuto calorico complessivo del piatto. È importante però evitare di bruciacchiare il pollo, poiché le parti carbonizzate possono contenere sostanze nocive.

 

L’aggiunta del sapore fresco e acidulo del limone rende questa ricetta una pietanza davvero gustosa e comoda da preparare, soprattutto d’estate. La semplicità della ricetta del petto di pollo grigliato al limone permette, poi, di personalizzarla con erbe aromatiche e spezie, come il rosmarino, il timo o il pepe nero. Oltre che di accompagnare il pollo con verdure fresche o una leggera insalata per completare il pasto, offrendo un equilibrio tra proteine, fibre e vitamine.

 

Petto di pollo al limone

Ingredienti (per 4 persone)

 

 

Procedimento

  • Cuocere su una piastra di ghisa rovente i petti di pollo da entrambi i lati, avendo cura di girarli spesso per consentire alla temperatura di raggiungere il cuore della carne.
  • A metà cottura spennellare la superficie della carne con il miele mescolato con il succo di limone.
  • Una volta cotti, condire i petti con un giro di olio e ancora qualche goccia di limone.

Mangiare integrale fa bene al gusto e al benessere. A partire dalla colazione con i nuovi Fiocchi di frumento integrale e riso e i Bran stick di crusca Ohi Vita

I cereali svolgono da sempre una funzione fondamentale all’interno della nostra alimentazione e tuttora rappresentano una fonte prevalente di nutrimento in tanti Paesi del mondo. La larga diffusione di questo gruppo di alimenti è dovuta a diversi fattori che vanno dalla loro relativamente facile coltivazione al buon apporto calorico che conferiscono. I cereali vengono, infatti, consumati in chicchi interi all’interno di risotti, insalate o minestre, mentre sotto forma di farine sono impiegati tradizionalmente nella produzione del pane, della pasta, dei biscotti e di tanti altri prodotti da forno. Senza dimenticare la loro trasformazione in fiocchi, diventatati simboli e icone nutrizionali  della prima colazione. Senza dimenticare il loro impiego dei loro semi per la produzione di olio, ma anche sciroppi e birre.

 

Nell’alimentazione moderna, i cereali, soprattutto se integrali, rappresentano una scelta alimentare intelligente per chi cerca di mantenersi in salute. Consumare regolarmente cereali integrali, come frumento, riso, avena e segale, contribuisce significativamente a migliorare la dieta quotidiana, fornendo un’abbondante quantità di nutrienti essenziali.

 

Ricchi di fibre, vitamine, minerali e composti fitochimici, i cereali integrali hanno dimostrato di avere numerosi benefici per il nostro benessere. A partire dalla buona quantità di fibra che aiuta a regolare il sistema digestivo e contribuisce a un senso di sazietà più duraturo.

Nel contesto di una dieta equilibrata, l’integrazione di questi alimenti non solo è un piacere gustativo ma è anche una buona opzione per chi cerca di vivere in maniera più sana.

 

Sostituire almeno parte dei cereali raffinati con quelli integrali nelle ricette quotidiane, come preferire il pane integrale al pane bianco o scegliere la pasta integrale, è un passo semplice ma efficace per incrementare l’assunzione di fibre e nutrienti essenziali.

 

I cereali integrali si prestano a una vasta gamma di ricette, dalla colazione alla cena, e possono essere facilmente incorporati in snack salutari o piatti principali ricchi di gusto.

Promuovere il consumo di cereali integrali è, per questo, un obiettivo inserito in molte iniziative di educazione alimentare che mirano a creare abitudini sane e a migliorare la salute complessiva della popolazione. Mangiare cereali integrali non solo arricchisce la dieta con nutrienti vitali ma stabilisce anche le fondamenta per uno stile di vita dinamico. Con una crescente varietà di opzioni disponibili sul mercato, diventa sempre più facile integrarli nella dieta quotidiana, rendendoli una scelta gustosa e vantaggiosa per tutti.

FIOCCHI DI RISO E FRUMENTO INTEGRALE, ANCHE CON RICCIOLI DI CIOCCOLATO E BASTONCINI DI CRUSCA DI FRUMENTO: LA COLAZIONE OHI VITA È SERVITA (MA ANCHE LA MERENDA, LO SNACK, LO SFIZIO…)

In un mondo sempre più attento alla salute e al benessere, la colazione si conferma come un pasto fondamentale per la giornata, un momento cruciale per caricarsi di energia e affrontare con vigore le sfide quotidiane.

 

Tra le scelte più salutari e soddisfacenti spiccano i cereali integrali, protagonisti indiscussi sulle tavole degli italiani, sia nelle frenetiche mattinate lavorative sia nei rilassati weekend in famiglia. Come per una pausa di ricarica o uno snack di gusto in ogni momento della giornata.

I Fiocchi di riso e frumento integrale Ohi Vita offrono un equilibrio perfetto tra gusto e salute. Senza coloranti né aromi artificiali, questi cereali sono una fonte preziosa di fibre, ideali per iniziare la giornata con una scelta a basso contenuto di grassi. La croccantezza dei fiocchi rende ogni boccone non solo salutare ma anche estremamente gustoso, promuovendo il benessere generale a ogni morso. Inoltre, per chi non vuole rinunciare al piacere del cioccolato, i Fiocchi di riso e frumento integrale con riccioli di cioccolato fondente Ohi Vita combinano le proprietà nutritive dei cereali integrali con la dolcezza, creando un mix perfetto senza eccedere con le calorie.

I Bran stick di crusca di frumento Ohi Vita rappresentano, infine, un’altra eccellente opzione per un’alimentazione sana e di gusto: questi bastoncini croccanti, poveri di grassi e ricchi di fibre, sono perfetti da soli o accompagnati da latte, frutta o altri ingredienti nutrienti. La crusca di frumento, oltre a favorire il regolare funzionamento intestinale, offre un buon apporto di carboidrati complessi e minerali, essenziali per mantenere alta l’energia durante la giornata.

Per godere appieno delle qualità dei cereali integrali è, però, fondamentale ricordarsi di conservarli correttamente. dopo l’apertura della confezione, è importante richiuderla bene e conservare il prodotto in un luogo fresco e asciutto per mantenere la croccantezza di questi squisiti fiocchi e bastoncini.

 

NON SOLO AVENA: ECCO IL PORRIDGE DI FIOCCHI DI FRUMENTO E RISO CON MANDORLE, LAMPONI E RICCIOLI DI CIOCCOLATO

 

Nutriente, ricco di fibre e di gusto: l’identikit è quello del porridge. Ma non con i fiocchi d’avena come è classico della colazione nei paesi anglosassoni. Un porridge fresco e intenso che comincia dal frumento.

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

Procedimento

  • Versare in un tegame il latte e cuocere a fiamma bassa aggiungendo lo zucchero, due terzi dei fiocchi di frumento e i semini ricavati dal baccello di vaniglia.
  • Cuocere mescolando fino a completo assorbimento dei fiocchi.
  • Dividere il porridge in 4 ciotole e lasciare intiepidire.
  • Servire tiepido aggiungendo pesca e banana tagliate e piccoli pezzi e i lamponi.
  • Aggiungere anche le lamelle di mandorla, il resto dei fiocchi e il miele a piacere.

 

 

L’importanza dei legumi: benessere, sostenibilità e tutto il gusto dell’Hummus

I legumi come fagioli, lenticchie, ceci e piselli, rappresentano una risorsa alimentare di fondamentale importanza non solo per la loro versatilità culinaria, ma anche per i benefici nutrizionali e l’impatto positivo sulla sostenibilità ambientale.

In termini di alimentazione, i legumi sono una fonte eccellente di proteine vegetali, fibra, ferro, magnesio e numerose vitamine del gruppo B, che li rendono una scelta alimentare preziosa, non solo per coloro che seguono una dieta vegetariana o vegana. La loro alta concentrazione di proteine, combinata con un basso contenuto di grassi, li rende ideali anche nelle diete ipocaloriche o per chi cerca di gestire il proprio peso in maniera salutare.

Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, i legumi offrono vantaggi significativi rispetto ad altre fonti di proteine, in particolare quelle animali. Richiedono infatti quantità inferiori di acqua e energia per essere prodotti e sono capaci di arricchire il suolo di azoto, riducendo la necessità di fertilizzanti chimici. Questa loro capacità di fissare l’azoto atmosferico grazie alla simbiosi con batteri specifici nel loro apparato radicale riduce l’impatto ambientale e migliora la fertilità del terreno, promuovendo un’agricoltura più sostenibile.

A livello globale, diverse tradizioni culinarie hanno da sempre celebrato i legumi. In India, ad esempio, lenticchie e ceci sono la base di piatti tradizionali come il dhal e il chana masala, essenziali nella dieta quotidiana. In Messico, i fagioli sono un pilastro della cucina locale, usati in ricette come il chili e i burritos. Anche il Medio Oriente offre una vasta gamma di piatti a base di legumi, tra cui il famoso hummus e il falafel, entrambi preparati principalmente con ceci.

 

In Italia, i legumi sono una componente essenziale della dieta mediterranea e si trovano in una varietà di piatti tradizionali che rispecchiano la diversità regionale del Paese.

 

La zuppa di lenticchie, ad esempio, è un piatto invernale tipico in molte regioni, e questi piccoli legumi sono famosi anche per essere consumati durante la notte di Capodanno come augurio di prosperità. I ceci trovano il loro spazio nella farinata ligure o nella panelle siciliane, mentre i fagioli sono protagonisti in piatti toscani come la ribollita o l’acquacotta. Questi piatti non solo sottolineano l’importanza culturale dei legumi, ma anche come essi siano stati integrati nelle tradizioni gastronomiche per la loro capacità di fornire nutrimento essenziale a costi accessibili.

La crescente attenzione verso diete più sostenibili e salutari ha visto, inoltre, un rinnovato interesse verso i legumi, riscoprendoli non solo come alimenti di fondamentale importanza per la salute ma anche per la loro capacità di contribuire alla sicurezza alimentare globale e alla lotta contro il cambiamento climatico. Consumare più legumi significa quindi non solo fare una scelta benefica per la nostra salute, ma anche per il pianeta.

 

 

CECI LESSATI BIO OHI VITA, UN PIENO DI ENERGIA E SALUTE

 

Il nome ceci deriva dal latino cicer, mentre i Greci li chiamavano Kikis che significa forza, per il loro alto potere nutritivo. Gli Egizi impiegavano i ceci soprattutto come alimentazione per chi era impegnato nei lavori più faticosi. E chissà che dietro il segreto della costruzione delle piramidi non ci sia anche la disponibilità di grandi quantitativi di questo legume così energetico.

 

Anche Carlo Magno ha modo di elogiarne le proprietà energetiche e rinvigorenti. In una leggenda del folkore basco, i ceci dispiegano un’altra interessante virtù: quella di scaccia demoni. Secondo questa leggenda, infatti, la creatura malefica che se li trova davanti in gran numero non può fare a meno di contarli, distraendosi così da tutto il resto. Sempre dai Baschi, che sono stati i primi a salare ed essiccare il merluzzo, i ceci sono sempre stati ritenuti i compagni ideali e nutrienti del baccalà in una zuppa che era il piatto preferito nei giorni di astinenza secondo il calendario religioso cristiano.

 

Ma i ceci, soprattutto, fanno bene. Con proteine e fibre vegetali, sali minerali e vitamine sono legumi consigliati in una dieta che varia le fonti proteiche e sostiene una vita attiva nel segno del benessere.

 

Naturalmente privi di glutine, i ceci presentano un elevato contenuto di proteine, fibre, potassio, calcio, fosforo, magnesio e ferro, e di vitamine del gruppo A, B, C, E, K. Sono anche per questo consigliati in un regime alimentare che vuole variare le fonti proteiche e sostenere l’organismo nelle sue funzioni quotidiane.

 

I ceci lessati della linea Ohi Vita sono coltivati secondo il metodo biologico, che esclude l’impiego di sostanze chimiche nocive e contribuisce alla tutela della fertilità dei suoli. La coltivazione biologica assicura, infatti, il rispetto di criteri di qualità molto stringenti, che escludono l’utilizzo di concimi chimici, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi e Ogm.

 

 

DAL MEDIO ORIENTE UNA SAPORITA CREMA DA METTERE IN CONDIVISIONE: L’HUMMUS DI CECI

 

Una crema di tradizione mediorientale, preparata con pochi ingredienti e in semplici passaggi per realizzare un antipasto da mettere in condivisione. Ottimo anche per accompagnare l’aperitivo.

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

Procedimento

  • Frullare quasi tutti i ceci sgocciolati con il succo di limone, l’olio, lo spicchio di aglio, un pizzico di sale, la tahina e un cucchiaino di paprika fino a ottenere un composto senza grumi.
  • Lasciarlo riposare il frigorifero per almeno un’ora.
  • Servire con i ceci interi come decorazione, ancora un velo di paprika e un giro d’olio.