Il Post Holiday Blues si contrasta anche a tavola, con i cibi di stagione amici del nostro buonumore

A settembre, con le vacanze ormai alle spalle, anche l’attenzione alle scelte alimentari gioca un ruolo nel darci l’energia giusta e quella spinta in più per affrontare con slancio la ripresa delle occupazioni di tutti i giorni.

 

L’importante è non porsi proprio adesso obiettivi troppo ambiziosi circa la linea, anche se durante le ferie abbiamo esagerato con qualche aperitivo o pizza o cena gourmet di troppo.

Già alle prese come siamo con il fenomeno del Post Holiday Blues, la sensazione di tristezza che può accompagnare il reimmergersi nei ritmi frenetici delle nostre giornate abituali, secondo molti esperti non ci troviamo nella condizione giusta per cimentarci con restrizioni di nessun genere (fermo restando che, in caso di necessità specifiche, il consiglio è sempre quello di rivolgersi a specialisti di fiducia).

 

Largo quindi a tutti i cibi che danno buonumore e insieme una sferzata di energia per contrastare quell’eventuale senso di stordimento o calo dell’attenzione o mancanza di forze che possono assalirci in questi giorni di settembre, al rientro dalle ferie. Si tratta di un fenomeno abbastanza diffuso, se i dati Istat, aggiornati al 2020, parlano di una condizione di stress che interessa più di un italiano su tre, soprattutto tra i 25 e i 45 anni.

Che ci sia un qualche legame tra questa condizione e la qualità della vita quotidiana così come viene percepita abitualmente, è certo, ma grazie ad alcune piccole strategie si può riconquistare il buonumore perduto.

 

Una alimentazione salutare, varia ed equilibrata, insieme alle otto ore di sonno raccomandate e a una attività fisica, anche moderata ma svolta con continuità, rappresentano infatti i nostri più validi alleati per favorire l’innalzamento dei livelli di endorfina, il famoso ormone della felicità così prezioso sempre, ma in questo momento delicato ancora di più.

 

Vediamo dunque quali sono i prodotti che in questa stagione possono aiutarci a promuovere il benessere del nostro corpo e della nostra mente.

 

Fichi: dolci e zuccherini come sono, già il loro sapore è una promessa di felicità, ma anche la presenza di vitamine del gruppo B e della Vitamina K è benefica perché favorisce la sintesi della serotonina;

 

Uva: con il suo ricco patrimonio di resveratrolo, consumarla regolarmente (ma attenzione all’apporto calorico) può essere d’aiuto nel favorire la memoria e la concentrazione, e anche nel contrastare i cali d’umore, grazie all’effetto positivo che può determinare sull’ippocampo, secondo una ricerca del Texas A&M Health Science Center College of Medicine;

 

Patate: ricche di triptofano, necessario al nostro corpo per produrre serotonina, possono aiutarci a contrastare agitazione e cattivo umore, mentre il potassio che contengono favorisce il rilassamento muscolare e il buon riposo. Tutte da provare le Patate bio Ohi Vita;

 

Alimenti integrali: ricchi di fibre come sono, consumare i cereali integrali, come il Tris di riso integrale Ohi Vita, rappresenta un’ottima scelta per il buon funzionamento dell’intestino, conosciuto come il nostro secondo cervello, e responsabile della sintesi di più del 95% della serotonina del nostro corpo;

 

Frutti di bosco: more e lamponi contengono sostanze antiossidanti che agiscono contro i radicali liberi, sostenendo il sistema nervoso e contrastando gli effetti dell’invecchiamento;

 

Noci, mandorle e semi oleosi: buone fonti di omega 3, Vitamina B6, triptofano e acido folico sono alimenti molto nutrienti ed energetici, utili per apportare una sferzata di vitalità, come i Semi di lino Ohi Vita.

 

Non devono inoltre mancare nella nostra dieta i legumi, quali soia, piselli e lenticchie, come le Lenticchie verdi Ohi Vita secche o già lessate e le verdure a foglia verde, come broccoli e spinaci, per il loro elevato contenuto in vitamine (A, C, B1-2-6, E, K, PP), sali minerali (ferro, zinco, potassio, calcio, fosforo, rame) e acido folico, tutti nutrienti preziosi per il funzionamento del nostro sistema immunitario.

 

Buon rientro a tutti!

La cremosità vellutata incontra il gusto inconfondibile del mirtillo nello Yogurt greco Ohi Vita 0% grassi al mirtillo per un trionfo di golosità e freschezza

Ideale a colazione così come nei momenti di pausa, lo Yogurt greco Ohi Vita 0% grassi con pezzi di mirtillo è uno spuntino goloso e nutriente adatto a grandi e piccini. La sua fresca cremosità accompagnata al contenuto apporto calorico lo rende infatti un appuntamento sfizioso con la dolcezza, senza dimenticare i benefici che derivano dalla presenza dei fermenti lattici, delle proteine e del calcio, nell’assenza totale di grassi.

 

Ottenuto per colatura dalla fermentazione naturale di latte greco a filiera certificata, lo Yogurt greco Ohi Vita 0% grassi con pezzi di mirtillo è caratterizzato inoltre dalla presenza di una ridotta quantità di sodio, in virtù del suo processo produttivo, che lo rende un alimento indicato nelle diete iposodiche.

 

Una tradizione antica di origine balcanica che, rispettata ancora oggi fase per fase, riduce la componente liquida dello yogurt e ne determina la naturale consistenza compatta e vellutata, una delle principali attrattive dello yogurt greco, diventato uno degli alimenti sempre più graditi a livello globale.

 

Con più proteine rispetto allo yogurt tradizionale e una minore quantità di carboidrati, lo yogurt greco si distingue anche per una ottima digeribilità e per un elevato potere saziante legato al suo buon apporto energetico.

 

Senza dimenticare che il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus, da cui dipende la trasformazione del lattosio in acido lattico, sono anche importantissimi per l’equilibrio del microbiota intestinale, che presiede il corretto funzionamento del nostro sistema immunitario. Le vitamine del gruppo B, soprattutto la Vitamina B12, e i Sali minerali come il calcio e il magnesio completano il profilo nutrizionale di un alimento capace di promuovere la corretta funzionalità del sistema nervoso e del metabolismo. Secondo gli studi di alcuni ricercatori canadesi, infatti, consumare yogurt abitualmente rappresenta un’ottima consuetudine a favore di uno stile di vita sano e per colmare eventuali carenze nutrizionali di calcio e vitamine del gruppo B.

Il mirtillo, presente in pezzi per il 6% del prodotto, è un frutto dall’inconfondibile sapore fresco e aromatico, e dalle proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie, che arricchisce di dolcezza e golosità il gusto dello Yogurt greco senza grassi Ohi Vita.

 

Prodotto con yogurt scremato da latte 100% greco a Km 0, proveniente dalle fattorie che si trovano sulle colline della città di Drama, nella Grecia settentrionale, lo Yogurt greco 0% grassi con pezzi di mirtillo della linea Ohi Vita è un prodotto dalla filiera rigorosamente tracciata che esclude l’impiego di OGM: dalle materie prime fino alla distribuzione, tutte le fasi sono monitorate sul piano della sicurezza alimentare e della qualità finale. Per un prodotto che unisce gusto, ricchezza nutrizionale e qualità.

 

Lo Yogurt greco 0% grassi al mirtillo Ohi Vita si conserva in frigorifero alla temperatura di 4° e, una volta aperto, deve essere consumato nell’arco di due o tre giorni. È ottimo consumato da solo, ma se ne avanzasse un po’, unendolo a del muesli, o dei semi oleosi e frutta fresca in pezzi si può preparare una merenda gustosa, energetica e ricca di nutrienti preziosi.

La salsa di pomodoro fatta in casa: una tradizione e un rito tutti italiani

Il profumo che si sparge per la casa mentre si compie il rituale della preparazione è inconfondibile. È l’aroma che accompagna alcune delle ricette più amate della nostra tradizione: fare la salsa di pomodoro è un’arte che ha il buon sapore dei giorni di festa e delle occasioni più liete. Una tradizione tipicamente italiana, che tra agosto e settembre attraversa tutte le regioni e soprattutto quelle meridionali, dove la passata di pomodoro, la pummarola come viene chiamata a Napoli, è una vera istituzione in cucina.

Nata dalla necessità di conservare le eccedenze del raccolto, la salsa di pomodoro, infatti, è la signora incontrastata delle preparazioni più veloci, come una pastasciutta al pomodoro, ma anche di quelle più sofisticate come il ragù alla bolognese o quello alla napoletana, che, come diceva Eduardo, “non è solo salsa con la carne”.

Vediamo dunque come preparare una buona salsa di pomodoro fatta in casa.

Innanzitutto occorre scegliere pomodori ben maturi e senza troppe ammaccature. La varietà San Marzano è la più impiegata, perché dolce, con pochi semi e dalla polpa consistente.

Dopo averli bene lavati, prendere una pentola abbastanza capace in cui porre i   pomodori tagliati a pezzetti, da cui sono state eliminate eventuali parti verdi o eccessivamente mature, che potrebbero pregiudicare il gusto finale della salsa.

Se gradito aggiungere del basilico che sprigionerà il suo aroma nella cottura dei pomodori, che va condotta a fuoco lento per circa un’ora e mezza, mescolando ogni tanto e aggiustando di sale.

Mentre i pomodori cuociono, procedere alla sterilizzazione dei vasetti che si impiegheranno, pulendoli accuratamente e immergendoli in acqua in ebollizione.

Passare i pomodori per ottenere una salsa fine e dalla densità voluta, quindi versarla nei vasetti perfettamente asciugati, avendo cura di lasciare circa 1,5 cm di spazio dall’imboccatura del barattolo. Chiudere con energia usando tappi nuovi, che consentano di creare il sottovuoto.

Collocare i vasetti completamente immersi nell’acqua in una pentola capace, avvolgendoli con della stoffa affinché durante l’ebollizione non si scontrino,

Far bollire per 40 minuti, ed estrarre i vasetti solo quando l’acqua si è intiepidita, apporre quindi un’etichetta con la data di preparazione e confezionamento (per i bambini può essere un divertimento crearne di personalizzate).

Quando si apriranno i vasetti per il consumo della salsa, verificare sempre che il barattolo sia effettivamente sottovuoto, per avere la garanzia della sua bontà e sicurezza.

E per chi non avesse il tempo per preparare la salsa di pomodoro fatta in casa, la linea Ohi Vita offre una vasta gamma di prodotti, di qualità e adatti per le ricette più squisite, come la Salsa di pomodoro datterino Ohi Vita, la Salsa di pomodoro ciliegino Ohi Vita, la Passata di pomodoro Ohi Vita, tutti prodotti certificati con logo Euro-leaf, che ne garantisce la provenienza da coltivazioni biologiche, che escludono l’impiego di sostanze chimiche nel rispetto dell’ambiente, del consumatore e del produttore.

Dalle zucchine all’ananas: tutte le sfumature di grill per un pieno di gusto e benessere

Le verdure grigliate ma anche la frutta sono una scelta ideale per gustare una cucina sana, nutriente e sfiziosa. Un vero e proprio capolavoro culinario che combina gusto, salute e creatività in un unico piatto: la versatilità delle verdure e della frutta permette infatti di sperimentare una vasta gamma di preparazioni con aromi e condimenti diversi per rendere la grigliata un’esperienza culinaria divertente e gratificante.

 

Quando si parla di verdure grigliate, si apre un vasto universo di possibilità culinarie, stagione dopo stagione. Zucchine, peperoni, melanzane, asparagi, carote e pomodori, solo per citarne alcune, possono essere trasformate in un vero trionfo per gli occhi e per il palato con l’aiuto di una griglia.

 

Servite come antipasto sfizioso oppure aggiunte a una deliziosa insalata o di accompagnamento alla pietanza principale, le verdure grigliate possono essere impreziosite con aromi freschi come erbe aromatiche, aglio, zenzero o una spruzzata di limone per aggiungere un tocco di originalità.

 

Oltre al loro aspetto delizioso, le verdure grigliate sono anche una scelta salutare. La cottura alla griglia preserva gran parte dei nutrienti essenziali delle verdure, come vitamine, minerali e fibre. Inoltre, visto che non sono immerse in salse pesanti, le verdure grigliate rappresentano un’ottima opzione a basso contenuto calorico che le rende adatte a qualsiasi regime alimentare, inclusi vegetariani e vegani. Con l’aggiunta di proteine vegetali, come il tofu o i legumi, questo piatto diventa anche un pasto completo e bilanciato.

 

I peperoni, ad esempio, sia quelli rossi che quelli gialli e verdi, sono ricchi di vitamina C, carotenoidi, flavonoidi e altri antiossidanti. Così come le zucchine, le melanzane e anche i pomodori che contengono licopene, un carotenoide che è anche un buon antiossidante. Senza dimenticare le carote, particolarmente ricche di beta-carotene, i cavolfiori e gli asparagi, una buona fonte di glutatione, un antiossidante che svolge un ruolo importante nella disintossicazione del corpo.

 

Per quanto riguarda, invece, la vera e propria attività di grigliatura delle verdure, occorre senza dubbio riservare una certa attenzione per ottenere risultati ottimali. Prima di tutto, è importante preparare adeguatamente le verdure tagliandole in fette o pezzi di spessore e dimensioni simili per garantire una cottura uniforme. Inoltre, è sempre meglio spennellare le verdure con un sottile strato di olio d’oliva o una marinata leggera per prevenire che si attacchino alla griglia e per aggiungere un delizioso sapore alla preparazione finale.

 

La griglia stessa, poi, dovrà essere ben calda prima di disporre le verdure così da contribuire a a sigillarne i succhi all’interno e a ottenere delle squisite striature sulla superficie. Tenendo conto che la cottura delle verdure sulla griglia dovrebbe essere realizzata a fuoco medio-alto, facendo in modo di girarle periodicamente per evitare che brucino o si secchino. Il tempo di cottura dipende dalla densità delle verdure sulla griglia, dall’intensità del fuoco, dalla consistenza desiderata. E, ovviamente, da tipo di verdura: le zucchine potrebbero richiedere solo pochi minuti, mentre le melanzane avranno bisogno di un po’ più di tempo.

 

La grigliatura delle verdure non è solo una tecnica di cottura, ma anche un’esperienza sociale che unisce famiglie e amici. Mentre le verdure sono sulla griglia, le persone possono rilassarsi e condividere storie e risate. Il profumo affumicato delle verdure che si diffonde nell’aria rende l’atmosfera ancora più piacevole. Senza dimenticare che, per un’esperienza insolita, si possono sperimentare grigliate con una varietà di verdure diverse come funghi, cipolle, fagiolini. O, ancora, come i cuori di palma, i cetrioli lunghi verdi, la radice di loto, i fiori di zucca e anche il pak choi, una verdura a foglia verde della famiglia del cavolo con un sapore delicato e leggermente croccante.

 

Per cuocere, invece la frutta meglio non usare la stessa griglia in cui sono state prima preparate la carne, il pesce o verdure molto saporite come i peperoni. Le soluzioni sono due: o impiegare due griglie diverse oppure cominciare a grigliare dalla frutta e dalle verdure meno saporite, poi procedere con il resto. Una soluzione per girare la frutta comodamente sul grill e mantenere una cottura omogenea può essere quella di usare uno stecco di legno come uno spiedino, perfetto anche per agevolarne il consumo. Tra i frutti più interessanti da passare sulla griglia, al primo posto ci sono le pesche noci che, per la loro polpa croccante, mantengono bene la cottura. Senza dimenticare l’ananas tagliato a spicchi, ma anche la banana che grigliata diventa ancora più sfiziosa, le albicocche, le prugne e anche le fragole.

Croccanti e friabili, ecco gli sfiziosi snack a forma di triangolo

Benessere con il sapore caratteristico del mais tostato unito a un nutriente mix di legumi e alla qualità di ingredienti tutti biologici: i Triangolini di Mais e Legumi Ohi Vita sono perfetti in ogni momento della giornata.

 

Con pochi e selezionati ingredienti, tutto il gusto di uno snack non fritto, biologico e dal profilo nutrizionale ricco, ideale per una sfiziosa pausa rompi-fame.

 

Naturalmente privi di glutine, questi triangolini rientrano a pieno titolo nell’alimentazione di coloro che ne sono intolleranti o sensibili. Inoltre, sono facilmente digeribili, ricchi sul piano energetico, nel segno del benessere. Il buon contenuto di carboidrati complessi rende, infatti, il mais un alimento facilmente digeribile e al tempo stesso ricco sul piano energetico, utile per sostenere una vita attiva e di qualità. Senza dimenticare che mais e legumi contengono una buona quantità di proteine vegetali utili per variare le fonti proteiche nell’ambito di una dieta equilibrata, oltre a preziosi micronutrienti come vitamine e sali minerali.

 

Cereali e legumi sono, proprio per queste ragioni, un abbinamento da sempre molto apprezzato nella tradizione contadina, per il gusto, l’elevato potere nutritivo e l’ottima digeribilità. Del resto, stiamo parlando delle prime piante coltivate da parte dell’uomo a tutte le latitudini per il contenuto nutrizionale, la facilità di adattamento a climi e suoli diversi, e per la possibilità di conservarne a lungo le produzioni, una volta essiccate o in forma di farina.

 

Se l’addomesticazione dei cereali risale a circa 8000 anni prima di Cristo, recenti studi archeologici, condotti nel distretto israeliano di Haifa, ipotizzano che un primo uso dei cereali da parte dell’uomo, che in questo caso li raccoglieva come piante spontanee, fosse legato a pratiche di birrificazione databili addirittura 13 mila anni fa, ben prima dello sviluppo dell’agricoltura cerealicola. I legumi, tranne i fagioli che oggi conosciamo e che provengono dallAmerica, e la soia tipica dellestremo Oriente, sono tutti originari del bacino del Mediterraneo e del vicino Oriente, dove sono coltivati da migliaia di anni. Dopo essere stati il pilastro dell’alimentazione delle civiltà antiche, a un certo punto furono ritenuti un cibo da poveri ed è stato il secolo dei Lumi a rivalutarli come alimento importante nella dieta di tutte le classi sociali, non solo le meno abbienti.

 

Coltivare queste colture secondo il metodo biologico, non impiegando fertilizzanti e diserbanti chimici significa rispettare lambiente, la stagionalità e gli equilibri dellecosistema rurale, a vantaggio sia dei produttori sia dei consumatori, sempre più consapevoli dell’importanza delle proprie scelte quotidiane per il benessere individuale e del Pianeta. Il consumo di proteine vegetali rappresenta, infatti, una strategia per lo sviluppo sostenibile delle filiere agroalimentari, come ha indicato la comunità internazionale. I legumi, oltre a essere molto ricchi di principi nutritivi, sono anche piante che contribuiscono alla fertilità dei suoli agricoli per la loro capacità di fissare grandi quantità di azoto nel terreno, rendendolo molto più produttivo.

 

I Triangolini di Mais e Legumi Ohi Vita sono certificati con logo Euro-leaf che ne attesta la provenienza da agricoltura biologica così da rendere semplice e sostenibile il patto di fiducia tra produttore, territorio e consumatore. Tutti gli ingredienti impiegati per prepararli sono coltivati senza limpiego di concimi chimici, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi e OGM, garantendo qualità e sicurezza alimentare secondo gli standard più elevati.

Senza anguria che ferragosto è?

Stiamo parlando del frutto dell’estate per eccellenza, il perfetto alleato per le calde giornate di agosto. Prepararla al meglio per pranzi, cene e feste è semplice e richiede solo pochi passaggi. A partire dalla scelta dell’anguria giusta, sì ma come?

 

Prima di tutto osservando la buccia che deve essere liscia e priva di ammaccature, crepe o macchie. E valutandone il peso perché le angurie mature sono piuttosto pesanti, hanno una consistenza più densa rispetto a quelle immature che possono sembrare più leggere e vuote.

 

E, poi, il rumore, usando le nocche per assestare dei colpetti leggeri alla buccia: un suono sordo potrebbe indicare una anguria non matura, mentre un suono cavo e profondo suggerisce che l’anguria è matura e succosa.

 

L’anguria è un frutto tipicamente estivo che, in Italia, viene spesso associato al Ferragosto. Questo perché è fresca e dissetante, ma è anche molto versatile e può essere consumata in diversi modi: a fette, a pezzi, in frullati, in macedonie o anche come ingrediente di piatti salati. Senza dimenticare che l’anguria rappresenta quel simbolo di festa e di gioia che si adatta alla perfezione quando è il momento di organizzare pranzi e cene in famiglia o con gli amici.

 

Una volta scelta l’anguria perfetta, comunque, arriva il momento di prepararla per la tavola. Lavando accuratamente la buccia esterna con acqua corrente e asciugandola, poi, delicatamente. Con un grande coltello affilato, tagliare l’anguria a metà o in quarti, a seconda delle dimensioni e del numero di persone presenti alla festa e, poi, passare al taglio di fino, ovvero quello in fette o cubetti. Oppure, ancora, disponendo di uno scavino, si possono creare delle sfere di anguria, perfette per una presentazione più elegante.

 

L’anguria è deliziosa da sola, ma è possibile anche impreziosirne il sapore aggiungendo altri ingredienti. Un’idea vincente è quella di abbinarla con menta fresca per un tocco aromatico mentre spremere il succo di limone o lime sull’anguria accentua la sua dolcezza e dona un tocco di acidità, creando un equilibrio gustativo. Una spolverata leggera di pepe nero macinato sull’anguria può aggiungere, invece, un aroma piccante in grado di esaltare il sapore dolce del frutto e una piccola quantità di sale marino ne valorizza ancora di più il contrasto con la sua dolcezza naturale. Senza dimenticare Il gusto pungente e leggermente piccante dello zenzero che si abbina bene con la succosità di questo frutto o quella spezia calda e aromatica che è la cannella, perfetta per creare un interessante contrasto con la sua freschezza.

 

Per una versione ancora più sorprendente dell’anguria d’agosto, perché non provare quella delizia estiva che è il cocomero gelato? Basta tagliare l’anguria a cubetti e disporli su un vassoio o su una teglia foderata con carta da forno. Una superficie, in sostanza, che può essere disposta nel congelatore così da fare congelare i cubetti di anguria per alcune ore servendoli poi come dessert fresco e sano per rinfrescare amici e parenti.

 

Non resta, ora, che scegliere tra la cinquantina di varietà coltivate di anguria: rotonde, baby, ovali, con buccia dal colore verde acceso oppure striato o, ancora, maculato di giallo o di bianco. Le più conosciute sono la Crimson Sweet e la Sugar Baby mentre le varietà più diffuse nel nostro Paese sono languria Romagnola, il gigante di Fontarronco, tipico frutto della Valdichiana aretina che può arrivare anche a 15 chili di peso e l’anguria di Viadana, in provincia di Mantova. Senza dimenticare il cocomero di Pistoia e di Faenza, la Bagnocavallo, languria sarda di Gonnos o Gonnosfanadiga e il mellone (o muluni) di Sicilia, prezioso soprattutto quando trasformato in quella delizia che è il gelo di anguria, tradizionalmente preparato con il suo succo, lo zucchero, l’amido di mais e impreziosito da ingredienti a gusto personale come cannella, gocce di cioccolato o granella di pistacchi.

I cibi ricchi d’acqua: idratazione, gusto e benessere

Facile come bere un bicchier d’acqua! Si fa presto a dirlo, ma bere non sempre è così facile, soprattutto nelle quantità consigliate per stare bene, ovvero mediamente un litro e mezzo/ due per gli adulti. Spesso infatti beviamo quando avvertiamo lo stimolo della sete, ma arrivati a quel punto vuol dire che il nostro corpo è già andato in deficit di liquidi, e non abbiamo reintegrato quelli che abbiamo disperso con il sudore e per il nostro metabolismo corporeo.

 

Molto meglio sarebbe abituarsi a bere acqua con regolarità, più o meno otto bicchieri da distribuire nell’arco della giornata, a partire dal primo bicchiere appena svegliati per finire con l’ultimo quando ci si dispone ad andare a letto.

 

Non dimentichiamo infatti che noi per circa il 70% siamo fatti di acqua (con variazioni legate all’età ed al genere). Per fortuna, oltre a tutto quel che beviamo, come l’acqua appunto, ma anche tisane, latte, tè, caffè e succhi di frutta (meglio ridurre al minimo le bevande gassate e dolcificate), i liquidi che ci occorrono per stare bene provengono anche dai cibi che consumiamo. Le Linee guida per una corretta alimentazione indicano la quantità di acqua presente nella composizione dei diversi alimenti, a partire da frutta, verdura e latte (mediamente l’85%), quindi uova, formaggi freschi, carne e pesce (50-80%); pasta e riso cotti (60-65%), pane e pizza (20-40%). Chiudono l’elenco biscotti, cracker, grissini e frutta secca che ne contengono meno del 10%.

 

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i cibi estivi capaci di garantirci un significativo apporto di acqua, addirittura superiore al 90% del loro peso, risultando così preziosi per il nostro benessere nella stagione estiva.

 

Troviamo i cetrioli, la lattuga, i ravanelli, il cocomero, la cicoria, i pomodori nelle diverse varietà, la zucca gialla, il melone, i fiori di zucca, le zucchine crude, fragole e frutti di bosco, per citarne alcuni facilmente reperibili sul mercato.

 

Introdurli con regolarità nella dieta, rispettando le five a day, ovvero le cinque porzioni tra frutta e verdura al giorno, significa garantirsi quella giusta idratazione fondamentale per il nostro benessere psicofisico. La mancanza di liquidi può infatti causare disagi e disturbi che vanno dalla secchezza di pelle e mucose alla cattiva digestione, dai crampi muscolari alla perdita dell’appetito, dalla sonnolenza alla difficoltà di concentrazione.

Per unire gusto e idratazione, e favorire l’abitudine al bere con regolarità, un suggerimento: le acque aromatizzate con frutta, verdura ed erbe aromatiche sono una vera delizia, dissetanti e gradevoli e rinfrescanti. Per prepararle sono perfetti gli agrumi come il limone e il pompelmo, i frutti rossi come le fragole e i mirtilli, e ancora le pesche, i kiwi e il melone, mentre tra le erbe aromatiche la scelta può essere tra menta, basilico, rosmarino ed altre ancora.

 

Tutto da provare è anche il tè alla pesca fatto in casa, squisito da bere in ogni momento della giornata. Occorrono 2 pesche della varietà preferita, ben lavate e tagliate a pezzi senza privarle della buccia, 1 caraffa di tè preparato con due bustine di Tè verde Ohi Vita, due cucchiaini di zucchero e il succo di mezzo limone bio, mescolare il tutto e far riposare in frigo per due o tre ore e il gioco è fatto: avremo una bevanda sfiziosa e rinfrescante, gradita da grandi e piccini.

Bere non è mai stato così facile

Croccanti, sfiziosi ed energetici: i Triangolini di mais bio Ohi Vita sono perfetti per lo spuntino di grandi e piccini

Il gusto stuzzicante del mais biologico tostato per uno snack croccante, non fritto e privo di glutine: i Triangolini di Mais Ohi Vita sono perfetti in ogni momento della giornata, per uno spuntino sfizioso ed energetico.

La semplicità di pochi ingredienti genuini e selezionati fa dei Triangolini di Mais Ohi Vita un appuntamento ideale per spezzare la fame, anche quando la pausa è breve.

Il buon contenuto di carboidrati complessi, infatti, rende il mais un alimento facilmente digeribile e al tempo stesso ricco sul piano energetico, utile per sostenere una vita attiva nel segno del benessere, anche grazie alla buona di fibre e proteine vegetali che ne completano il profilo nutrizionale. In quanto completamente privo di glutine, il mais è un cereale indicato nella dieta di chi è sensibile o intollerante a questo componente.

L’olio di semi di girasole bio, oltre a contrastare il colesterolo cattivo, è una buona fonte di vitamina E, preziosa per la salute dei tessuti e delle mucose e per il corretto funzionamento del sistema immunitario. I Triangolini di Mais Ohi Vita, infine, possono rientrare a pieno titolo in una dieta vegana.

 

Frumentone, formentone, formentazzo, granone, grano siciliano, grano d’India, granoturco, granturco, melica, meliga e pollanca: in italiano il mais, il cui nome scientifico è Zea Mays, si chiama in molti modi, a seconda delle regioni dove viene coltivato.

A partire dal Messico e dall’America Latina, il mais si è diffuso in Europa nel Diciassettesimo secolo, attraverso Spagna, Francia, Italia, Penisola Balcanica, Ucraina fino ad arrivare al Caucaso, diventando la base dell’alimentazione popolare a tutte le latitudini. I nativi americani si servivano della pianta del mais in molti modi: con spighe, foglie e gambi ricavavano bevande alcoliche e zucchero, nutrivano il bestiame e ricoprivano i tetti delle capanne, mentre le pannocchie venivano abbrustolite sul fuoco e macinate fino a ricavarne una farina. Questa pianta è talmente importante che la tradizione Maya riporta come gli esseri umani, nella loro ultima e più perfetta incarnazione, siano stati creati proprio a partire da un impasto di farina di mais e acqua.

Giunto in Europa, il mais viene inizialmente coltivato in alcune zone dell’Andalusia, della Francia e dell’Italia dove, a metà del Cinquecento, la coltura è già fiorente e soppianta rapidamente le altre, adattandosi a crescere in quasi tutte le condizioni in cui viene piantato. “Mentre le altre piante domestiche riescono in qualche modo a riprodursi senza assistenza, il mais, con la sua spiga così particolare, nel corso della sua evoluzione si è gettato completamente tra le braccia del genere umano – scrive il giornalista e saggista americano Michael Pollan -. A non poche società del passato l’adorazione del mais è parsa cosa giusta, ma forse dovrebbe essere l’esatto opposto: per la pianta siamo noi gli esseri indispensabili.”

Il mais e l’olio di semi di girasole impiegati per preparare i Triangolini di mais Ohi Vita provengono da coltivazioni condotte con metodo biologico, una scelta produttiva che appartiene al mondo della sostenibilità nutrizionale.

 

Non impiegare fertilizzanti e diserbanti chimici significa infatti rispettare l’ambiente, la stagionalità e gli equilibri dell’ecosistema rurale, a vantaggio sia dei produttori sia dei consumatori, sempre più consapevoli dell’importanza delle proprie scelte quotidiane per il benessere individuale e del Pianeta.

 

I Triangolini di Mais Ohi Vita sono un prodotto certificato con logo Euro-leaf, che ne attesta la provenienza da agricoltura biologica così da rendere semplice e sostenibile il patto di fiducia tra produttore, territorio e consumatore.

Dolcezza e benefici dell’albicocca, il frutto con dentro il sole caldo dell’estate

Prunus armenica è il nome botanico dell’albicocca, che dice della convinzione dei Romani che fosse originaria dell’Armenia, dove loro la conobbero. In realtà, questo frutto proviene dalla Cina, da cui nel corso dei secoli si è diffusa in tutto il mondo.

Come scriveva il filosofo pacifista inglese Bertrand Russell: “Da quando ho saputo che le albicocche sono originarie della Cina e che un imperatore della dinastia Ming le portò in Giappone, e di lì un samurai le portò in Persia e da lì si sono estese fino in Europa, da allora le albicocche mi sembrano più dolci e mi piacciono molto di più.”

 

Quanto a dolcezza in effetti le albicocche non sono seconde a nessuno, e con la loro buccia che va dal giallo all’arancione intenso e il profumo inconfondibile sono diventate quasi il simbolo stesso del frutto estivo e della primizia per eccellenza.

 

Oggi, i maggiori produttori di albicocche a livello mondiale sono Italia, Spagna, Stati Uniti, Francia e Grecia, ma si tratta di un frutto coltivato anche in altri paesi del Mediterraneo e in Australia.

 

Dalla polpa consistente, succosa e aromatica, le albicocche si caratterizzano per una elevata digeribilità e per la ricchezza di vitamine e Sali minerali, un vero toccasana nella stagione calda. Con circa 28 calorie per 100 grammi, le albicocche apportano acqua (86 grammi più o meno), carboidrati, fibre solubili e insolubili, vitamina A, vitamina C, e vitamine del gruppo B, oltre a rappresentare un’ottima fonte di potassio.

Per il loro profilo nutrizionale, sono dunque un valido alleato della salute di pelle e mucose per la presenza di antiossidanti, sostengono il buon funzionamento della nostra muscolatura e favoriscono la regolarità intestinale, oltre a esercitare una interessante funzione di contrasto alla ritenzione idrica. Unica avvertenza, il nocciolo potrebbe causare reazioni allergiche nelle persone predisposte.

 

Le albicocche possono essere consumate anche sciroppate oppure secche o disidratate, diventando un ingrediente adatto per preparazioni sia dolci sia salate. Sono inoltre impiegate per preparare una marmellata squisita, protagonista di torte deliziose come la crostata e la torta Sacher.

 

Le albicocche dispiegano il meglio delle proprietà quando sono ben mature, di un colore arancione intenso e dalla consistenza soda. Possono essere conservate in frigorifero, ma conviene consumarle fresche per apprezzare tutta la loro fragranza.

 

E per continuare a gustare tutta la loro fragranza aromatica anche dopo l’estate, non resta che provare la Composta cremosa di albicocche bio Ohi Vita. Un prodotto di qualità, certificato con logo Euro-leaf che ne attesta la provenienza da agricoltura 100% biologica, che esclude l’impiego di sostanze chimiche nella filiera produttiva a garanzia della salute dei consumatori, degli agricoltori e dell’ambiente, e dalla filiera rigorosamente tracciata.

 

E per un consiglio goloso?  Un cucchiaio di Composta cremosa di albicocche bio Ohi Vita rappresenta un’ottima aggiunta allo Yogurt bianco greco 0% grassi, per dolcificare e rendere più gustosa una merenda leggera. Oppure per arricchire un gelato alla vaniglia donandogli un tocco cremoso e saporito. Per personalizzare questa preparazione, basta disporre tre palline di gelato in una coppetta, arricchire con due o tre cucchiai di Composta cremosa di albicocche bio Ohi Vita, aggiungere, una o due albicocche fresche lavate e tagliate a piccoli dadini e guarnire, infine, con tre cucchiaini di pistacchi tritati.

Il cielo stellato sopra di noi e il cestino del picnic al fianco per celebrare il meglio delle notti d’agosto

Agosto è il mese delle stelle, non solo durante la notte di San Lorenzo. È, infatti, un periodo privilegiato per godersi la magia del cielo notturno. Certo per le temperature più miti del solito e per le serate calde e confortevoli che rendono piacevole trascorrere del tempo all’aperto e osservare il cielo stellato. Ma anche perché in agosto, l’emisfero boreale è puntato verso una vasta area della Via Lattea, la nostra galassia. E questo rende possibile l’osservazione di numerose costellazioni e oggetti celesti come la costellazione del Cigno e il Sagittario che offrono uno spettacolo di stelle brillanti e ammassi stellari.

 

Senza dimenticare l’arrivo delle Perseidi, uno degli sciami meteorici più spettacolari dell’anno che raggiunge il suo picco proprio in questo periodo dell’estate. Insomma, se c’è un’attività romantica e suggestiva che cattura l’essenza di agosto è proprio il picnic sotto le stelle.

 

Per organizzarne uno davvero indimenticabile, la scelta del luogo è fondamentale. Se si rimane in città va bene anche un parco cittadino, se si va al mare meglio una spiaggia tranquilla mentre in montagna, perché no, l’ideale può essere quello di cercare un punto panoramico lontano dalle luci.

 

Un altro aspetto cruciale per un picnic perfetto riguarda il cestino dei manicaretti. Questo è infatti il giorno giusto per preparare uno spuntino delizioso e variegato con le nostre prelibatezze preferite: panini gourmet, formaggi selezionati, frutta fresca e dolci gustosi. Senza dimenticare di portare una bottiglia di vino o una bevanda rinfrescante per brindare a questa serata speciale. E, alla fine, prima di rientrare a casa, è importante anche ricordarsi di raccogliere i rifiuti e riciclarli negli appositi contenitori preservando la bellezza del luogo.

 

Mentre, poi, si gusta il picnic sotto le stelle, l’attenzione va sicuramente rivolta per una sera alla bellezza e alla vastità del cielo notturno. Per apprezzarlo al meglio, si può anche portare con sé uno strumento per l’osservazione delle stelle come un binocolo o, per chi ne dispone, un telescopio. Così da esplorare ancora più nel dettaglio lo splendore delle stelle e dei pianeti lontani.

 

Perché le stelle cadenti sono un fenomeno astronomico affascinante che si verifica quando dei frammenti di materiale entrano nell’atmosfera terrestre e bruciano a causa dell’attrito con l’aria. Durante questo processo, producono una luminosa scia di luce visibile dal suolo. Le stelle cadenti non hanno nulla a che fare con le vere stelle, sono invece piccoli frammenti di rocce o detriti spaziali che viaggiano nello spazio. La striscia di luce lasciata da una stella cadente viene spesso chiamata “scia luminosa” o “traccia”: la maggior parte di queste tracce sono visibili solo per pochi secondi, ma possono essere uno spettacolo emozionante e affascinante da ammirare. Le notti migliori per osservare le stelle cadenti sono proprio durante le piogge meteoriche come le Perseidi in agosto quando il tasso di meteore aumenta notevolmente e si possono vedere diverse stelle cadenti in un breve periodo di tempo.

 

Le stelle cadenti hanno ispirato miti, leggende e desideri di buona fortuna per secoli. In molte culture, sono considerate come segni di buona fortuna e di cambiamenti positivi nella vita delle persone: vedere una stella cadente può essere interpretato come un segno che qualcosa di speciale sta per accadere o che un desiderio sarà esaudito. In alcune leggende, sono invece considerate doni inviati dagli dei per illuminare il cammino delle persone, in altre sono viste come segni che indicano la rimozione di cattive energie o sono associate all’amore. Nonostante le stelle cadenti siano fenomeni naturali, non è difficile capire perché continuino a incantare e ad affascinare l’immaginazione di coloro che hanno la fortuna di vederle, soprattutto in agosto.