Un concentrato di gusto e vitamina C: le proprietà nutrizionali delle arance nella stagione fredda

Succose, dolci e profumate come sono, già il piacere di gustarle è la prima buona ragione per non farle mai mancare sulla nostra tavola. E una bella spremuta è il modo migliore per cominciare la giornata con energia e nel segno del benessere.

Il frutto mediterraneo per eccellenza è infatti un vero e proprio toccasana, perché può vantare innumerevoli proprietà benefiche per la nostra salute, soprattutto per la ricchezza di Vitamina C (acido ascorbico).

 

Un’arancia ne contiene mediamente 45 mg, e considerato che un adulto dovrebbe consumarne da 65 a 100 milligrammi quotidianamente, ecco che con due arance possiamo già soddisfare il nostro fabbisogno di Vitamina C.

 

È fondamentale bere la spremuta subito dopo averla preparata per evitare di disperdere le vitamine. In genere, è bene consumare le arance senza cuocerle, anche in versione salata: un contorno delizioso e facile da preparare può essere l’insalata di finocchi e arance spellate al vivo, un piatto tipico della tradizione e una vera miniera di vitamine e Sali minerali. Uno spicchio d’aglio tritato, un filo di olio di oliva extravergine di oliva per condire, e il gioco è fatto.

 

Circa le varietà, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: in Italia se ne coltivano più di venti e deteniamo circa il 3% della produzione mondiale, che proviene soprattutto da Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Sardegna e Lazio. Ci sono le arance bionde come le Navel, le Belladonna e le Ovali calabresi, oppure quelle rosse, come le arance Tarocco, Moro e Sanguinello, originarie delle Sicilia orientale, e certificate dal marchio IGP, per la qualità, il gusto e la succosità dei frutti legati alle particolarità uniche del territorio etneo.

 

Ma vediamo quali sono le principali azioni benefiche che le arance svolgono per il nostro organismo.

  1. Contribuiscono a rafforzare il nostro sistema immunitario, svolgendo una azione antiinfiammatoria preziosa nella stagione fredda.
  2. Per la ricchezza di fibra promuovono il buon funzionamento dell’intestino, soprattutto se consumate a spicchi, perché è l’albedo, ovvero la parte bianca che riveste il frutto, a contenere molta pectina.
  3. Grazie alla vitamina C e alla vitamina A, favoriscono la buona funzionalità del tessuto connettivo.
  4. Per il contenuto di acido citrico e citrati svolgono un importante ruolo nella prevenzione dei calcoli renali.
  5. Gli acidi organici che contengono sono capaci di aumentare l’assorbimento del ferro. Quando concludiamo il pasto con un’arancia ci stiamo dunque aiutando a prevenire l’anemia.
  6. Le arance aiutano a combattere il colesterolo cattivo, esercitando una protezione del nostro sistema cardio-vascolare
  7. Favorendo la sintesi di collagene, le arance aiutano a mantenere la pelle elastica, giovane e sana, grazie agli antociani, sostanze che insieme alla vitamina C controllano gli adipociti, riuscendo così a combattere anche la tanto temuta…. buccia d’arancia.

 

 

 

 

Inseriti con regolarità nella dieta, gli otto cibi che possono promuovere il nostro del buonumore e ridurre lo stress

Inizia il nuovo anno e tutti ci auguriamo che possa essere sereno. Molto dipende dalle circostanze, in questo periodo non certo semplici, che ci troviamo a vivere. Un sostegno inaspettato può però venirci anche dalla nostra alimentazione quotidiana, e nello specifico da alcuni cibi che in virtù del loro profilo nutrizionale possono aiutarci a ritrovare il buon umore e a gestire meglio i problemi quotidiani.

 

Si tratta di cibi che possono contribuire a tenere lontano lo stress cattivo e a promuovere il cosiddetto eustress, ovvero quella attenzione e quel ritmo che ci consentono di raggiungere i traguardi, piccoli e grandi, che ci poniamo.

 

Sono soprattutto i Sali minerali, le vitamine e i lipidi, fondamentali per la sintesi e la regolazione dei neurotrasmettitori, a conferire a questi alimenti la formula giusta per la serenità.

Vediamo dunque quali sono gli otto cibi che, inseriti nell’ambito di una dieta varia e bilanciata, possono contribuire a tenere alto il nostro stato d’animo.

 

Spinaci

Ricchissimi di ferro, gli spinaci sono anche una buona fonte di acido folico (vit. B9), una vitamina essenziale per la sintesi di serotonina, la noradrenalina e la dopamina, che contrastano l’azione del cortisolo, l’ormone dello stress.

 

Kiwi

Potassio e magnesio sono i due Sali minerali di cui i kiwi sono ricchi e che ci aiutano a gestire meglio ansia e tensione, insieme alle vitamine del gruppo B.

 

Banane

Un vero e proprio concentrato di energia per il contenuto in carboidrati, vitamine (A, C e B6), magnesio, potassio, fosforo e ferro, le banane sono anche ricche di triptofano, precursore della serotonina, l’ormone del buon umore.

 

Noci

Altre fonti di omega-3 sono le noci, con un buon contenuto di vitamina B6, triptofano e acido folico. Possono costituire lo spuntino di metà mattina per fare scorta di energia e buonumore.  

 

Yogurt

Ottimo per regolare il funzionamento dell’intestino, non a caso chiamato il nostro secondo cervello, lo yogurt per la sua ricchezza di probiotici contribuisce al nostro benessere psicofisico.

 

Salmone

Come valida fonte di acidi grassi essenziali, quali gli Omega 3, che proteggono il sistema circolatorio, e triptofano, che migliora l’umore, il salmone promuove la produzione di serotonina e favorisce la serenità.

 

Carne di tacchino

Facilmente digeribile e ricca di proteine, oltre che di Vitamine del gruppo B e di triptofano, la carne di tacchino è una preziosa alleata per il corretto funzionamento del sistema nervoso.

 

Cioccolato fondente

Il cioccolato fondente, che sia in tazza o in tavoletta, stimola la produzione di endorfine e aumenta i livelli di serotonina ed è un formidabile antidepressivo naturale. Va però consumato in quantità moderate dato l’elevato apporto calorico.

 

Il pomodoro: il frutto prelibato che gli italiani mettono più volentieri nel carrello

Con il 15% della spesa complessiva il pomodoro è il principale prodotto tra gli ortaggi freschi presenti nel paniere d’acquisto delle famiglie italiane anche grazie a un’ampia gamma di tipologie: dal tondo al costoluto, dal ciliegino al datterino o al cuore di bue. Oltre che essere uno dei capisaldi della cucina italiana, un prodotto buono e sano che scatena la fantasia in cucina e a tavola.

 

Secondo l’ultima ricerca dell’ Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), la produzione di pomodori in Italia si attesta intorno a 1 milione di tonnellate, in lieve crescita, anche sul lungo periodo (+9,5% in 10 anni). E il consumo pro capite annuo ammonta a circa 18 kg, anch’esso in crescita, con un +12,9% nel decennio.

 

Al primo posto per produzione è la Sicilia, con circa il 40% delle superfici, che in totale si attestano sui 25mila ettari, seguita a distanza da Lazio e Puglia. Sul fronte dei prezzi e dei costi, anche per il pomodoro hanno subito forti aumenti a partire dal secondo semestre 2021, registrando i maggiori rincari su concimi, carburanti ed energia elettrica. Ma nonostante l’incremento dei prezzi, le vendite nel triennio 2019-2021 risultano in crescita (+8%), con una stabilizzazione anche nei mesi di gennaio- ottobre 2022.

 

Insomma, il pomodoro è un frutto in piena regola, ricco di benefici, che sprigiona in tutte le preparazioni, offrendo il meglio di sé anche da cotto. In questo senso, la passata di pomodoro biologica Ohi Vita riesce a racchiudere tutto il sapore dei pomodori appena raccolti per riportare in tavola il sole, i colori e i profumi dell’estate. A maggior ragione in quanto conforme al metodo di produzione biologica secondo le normative del settore, nel rispetto della sostenibilità ambientale.

 

I pomodori bio rispettano i principi di una coltivazione senza impiego di Ogm e sostanze chimiche di sintesi così da non assorbire antiparassitari, concimi non organici e medicinali. I pomodori coltivati in modo biologico risultano saporiti e consistenti, oltre a conservare una significativa quantità delle innumerevoli sostanze benefiche che contengono e rendono disponibili per il benessere del nostro organismo. I pomodori della linea Ohi Vita sono un prodotto 100% italiano, certificato con il marchio logo Euro leaf che identifica i prodotti biologici che corrispondono agli standard europei.

Semi di girasole, di zucca e di lino rendono il Misto di Semi bio Ohi Vita un vero superfood prezioso nella stagione invernale

Se intendiamo fare il pieno di energia, essenziale nell’impegnativo periodo invernale, l’equilibrato mix di semi di girasole, di zucca e di lino del Misto di Semi bio Ohi Vita può fare al caso nostro: perfetto assieme ai cereali e al muesli nella prima colazione oppure per rendere croccante e gustosa un’insalata o una merenda con lo yogurt e la frutta fresca, è un prodotto che si distingue per l’alto contenuto di proteine, di vitamine e di Sali minerali, che lo rendono una fonte di benessere sotto il profilo nutrizionale, in qualsiasi momento della giornata venga consumato.

 

I semi oleosi sono a tutti gli effetti un alimento molto versatile e dall’elevata densità nutrizionale per la ricchezza di sostanze nutrienti e antiossidanti che contengono, tanto da essere definiti dei veri superfood.

Magnesio, rame, fosforo e manganese, infatti, sono essenziali per favorire il buono stato di salute di cellule e tessuti e per promuovere la corretta funzionalità del sistema nervoso e dell’apparato muscolare.

I semi sono anche ricchi di vitamine: oltre a quelle del gruppo B, contengono vitamina C, che rafforza il sistema immunitario, e vitamina E, utile per contrastare i processi di invecchiamento. Anche la presenza degli acidi grassi Omega-3, di cui sono ricchi i semi di lino, con una quantità paragonabile a quella del pesce, esercita una preziosa azione cardio e vaso protettrice e promuove il buon funzionamento del metabolismo corporeo. Mentre il buon contenuto di acido linoleico Omega-6, sia nei semi di lino sia in quelli di zucca, rende il Misto di Semi bio Ohi Vita utile per abbassare il livello di colesterolo cattivo nel sangue, contribuendo alla salute del cuore e di tutto il sistema circolatorio.

L’acido linoleico e l’acido folico di cui sono ricchi i semi di girasole hanno anche interessanti proprietà antibatteriche, e l’elevato contenuto di cucurbitina dei semi di zucca completa il profilo nutrizionale di questo mix, che sostiene anche il buon funzionamento intestinale.

 

Per godere al meglio le proprietà dei semi in cucina può essere utile pestarli in un mortaio o tritarli anche solo grossolanamente. In questa forma mista, i semi tritati possono risultare una fragrante e gustosa aggiunta nelle insalate, nello yogurt, nelle minestre o zuppe ma anche con la frutta, come nelle fresche macedonie o con i muesli per la prima colazione. Senza dimenticare che sono ottimi nella preparazione di pane e grissini, ma anche di biscotti e dolci, tanto dentro l’impasto quanto all’esterno come decorazione.

 

Una dieta che introduca abitualmente il consumo di semi oleosi promuove il benessere dell’uomo e insieme tutela l’ambiente. Tracciando un bilancio tra l’apporto nutrizionale dei semi di zucca e l’impatto ambientale che genera la loro produzione, si vede quanto siano vantaggiosi sia per variare in modo salutare le fonti proteiche alimentari sia in termini di risparmio di emissioni di CO2. Scegliere i semi oleosi significa scegliere un alimento ricco, gustoso e sostenibile oggi e per il nostro futuro.
Il Misto di Semi della linea Ohi Vita deriva da coltivazioni biologiche, che non prevedono trattamenti con fitofarmaci e non contengono OGM, consentendo così di promuovere i benefici a favore dell’ambiente e della salute dei produttori e dei consumatori. Certificato con il logo Euro-leaf, che dal 2010 viene apposto alle coltivazioni biologiche corrispondenti agli standard di qualità fissati dall’Unione Europea per il settore bio, il Misto semi Ohi Vita è ricco di sostanze antiossidanti e riduce il rischio di esposizione a residui di sostanze indesiderate.

 

 

Chi l’ha detto che la polenta si mangia solo al nord?

Un alimento tra i più antichi e poveri che caratterizza questa stagione è la farina di mais, la base di un piatto che gli italiani stanno sempre più amando: la polenta. Ingrediente che per la sua grande versatilità si aggiudica il primato tra le portate più servite in questa stagione. Un dato confermato anche dalla piattaforma di ricette Cookidoo che monitora costantemente quali sono le ricette più preparate.

 

La polenta si aggiudica il primo posto non solo nel nord Italia, ma prevale anche nei menù autunnali in centro-sud.

 

Povera ma buona, la polenta ha sfamato per secoli soprattutto i ceti popolari e oggi è sinonimo di cibo semplice e genuino da preparare in casa e servire con gli accostamenti più diversi a seconda dei gusti, in particolare in Sud Italia dove gli chef amano sperimentare con la polenta, ingredienti e accostamenti.

 

Proseguendo nella classifica dei piatti più cucinati dagli italiani nella stagione autunno-inverno, vediamo che non si rinuncia ai grandi classici. Il risotto ai funghi, un primo piatto intramontabile e amatissimo da nord a sud, si conferma tra i più amati insieme alla vellutata di zucca, ricetta light ma sfiziosa che unisce il bisogno di calore dell’inverno a uno degli ingredienti più tipici, dolci e saporiti di questa stagione. Chiudono la classifica lo spezzatino con patate, tradizionale secondo piatto o anche piatto unico dal sapore coinvolgente, e il risotto con lo zafferano, delicato piatto tipico di Milano ma ora apprezzato in tutta Italia.

 

Tornando alla polenta, gli italiani non perdono certo l’occasione di dar vita alle proprie creazioni con quel pizzico di creatività che li contraddistingue, all’insegna della tradizione e anche della sperimentazione in cucina. Con questo ingrediente dalle radici antiche. La polenta è, infatti, un alimento già conosciuto dai Babilonesi, dagli Assiri, dagli Egiziani, dai Greci e, ovviamente, anche dai Romani: il termine polenta deriva proprio dal latino “puls”,  un antenato anche del pane ottenuto impastando con acqua calda la farina di alcuni cereali come il farro.

 

Prima di giungere nel nostro Paese, ha compiuto un lungo cammino, a partire dal Centro America. I nativi americani all’epoca dell’arrivo di Colombo si servivano della sua pianta in molti modi: con spighe, foglie e gambi ricavavano bevande alcoliche e zucchero, nutrivano il bestiame e ricoprivano i tetti delle capanne, mentre le pannocchie venivano abbrustolite sul fuoco e macinate fino a ricavarne una farina. Quando arriva in Europa, il mais viene inizialmente coltivato in alcune zone dell’Andalusia, della Francia e dell’Italia dove, a metà del Cinquecento, la coltura è già fiorente e soppianta rapidamente altre colture divenendo la base dellalimentazione dei contadini padani. Sono loro a chiamarlo granoturco, così da indicare la sua origine misteriosa e lontana.

 

Da quel momento in poi, la polenta, al pari di molti altri cibi poveri, comincia a vivere un lungo periodo di riscoperta come piatto di grande tradizione gastronomica e a diffondersi in tante regioni italiane. Che hanno imparato a utilizzarne le ottime qualità integrandole nelle ricette del territorio e a valorizzarla con i propri ingredienti tipici.

 

Digestivo e rilassante, il matrimonio tra camomilla e melatonina è un vero e proprio conforto per il riposo e per il benessere

Quando ci avvaliamo di ciò che la natura ci offre, sosteniamo e promuoviamo il benessere individuale in una dimensione armonica e rispettosa dell’ambiente. Una ricerca dellequilibrio che passa anche attraverso scelte e gesti quotidiani come favorire momenti di relax, di quiete e di cura del corpo, spesso messo a dura prova dai ritmi frenetici delle nostre giornate, ricorrendo a principi naturali. A livello globale, sono sempre di più le persone che ricorrono alle erbe per promuovere il proprio benessere.

 

La Camomilla con Melatonina Sonno & Relax Ohi Vita raccoglie, in questo senso, i principi attivi dei fiori di camomilla, pianta officinale da sempre presente nelle nostre case per le sue proprietà sedative e rilassanti. E li esalta combinandoli con la melatonina, capace di contribuire alla regolazione dei ritmi sonno-veglia.

 

Le proprietà benefiche dell’estratto solubile di camomilla si uniscono allora alla melatonina, una sostanza naturalmente presente nel nostro organismo, in una bevanda gradevole e profumata che favorisce il relax serale e un sonno regolare e tranquillo.

 

 

Ricca di flavonoidi, cumarine e acidi fenolici, la camomilla possiede, infatti, interessanti proprietà sedative e calmanti per il sistema nervoso, con effetti rilassanti se assunta non in quantità eccessive. La camomilla, inoltre, favorisce la digestione e può contribuire ad alleviare disturbi gastrici e intestinali, anche per le sue proprietà lenitive e blandamente antinfiammatorie. La melatonina, invece, è un ormone prodotto dal nostro corpo che può variare per molti motivi, come situazioni di stress e affaticamento e per il progredire dell’età. In questi casi, un’integrazione alimentare fino ad 1 mg al giorno può rappresentare un valido supporto per promuovere un sonno regolare e riposante.

 

Impiegata fin dall’antichità, la camomilla è una pianta officinale molto diffusa appartenente alla specie delle Astaracee, il cui infuso è da sempre ritenuto un dolce preludio per una buona notte di riposo. Nell’antico Egitto, il fiore di camomilla, dedicato al Dio Sole Ra per la sua forma e le sue virtù curative, veniva utilizzato per il potere calmante, analgesico e antipiretico, proprietà riconosciute anche presso i Greci e i Romani che ne apprezzavano le virtù digestive e rilassanti, cosi come quelle lenitive e decongestionanti. Il medico greco Dioscoride Pedanio e il naturalista romano Plinio, in particolare, indicavano nella camomilla un rimedio utile per molti disturbi, soprattutto epatici e renali. Ma è l’intenso profumo caratteristico all’origine del nome di questa pianta: la parola khamaìmelon in greco significa infatti mela di terra, da cui il latino chamomilla. Simbolo di forza e resistenza contro le avversità, in passato i giardinieri la collocavano vicino alle piante più deboli o malate, considerandola davvero capace di curarle e rinvigorirle.

 

“Dopo una notte trascorsa male, non siamo gradevoli per nessuno. Il sonno fuggito ha portato via con sé qualcosa che ci rendeva umani”, scriveva Fernando Pessoa. Ecco che camomilla e melatonina, disponibili in una forma solubile e veloce da preparare, costituiscono un abbinamento prezioso per contrastare quei fenomeni di insonnia che occasionalmente possono presentarsi. Perché, sottolineava Voltaire, “dormire non rende felici, ma non dormire è insopportabile”.

 

La camomilla utilizzata in Sonno & Relax della linea Ohi Vita proviene da una filiera certificata in tutte le sue fasi. Pensata per apportare i benefici della camomilla, potenziati dall’aggiunta di melatonina, questa bevanda di rapida preparazione è ideale per favorire il sonno e ridurre i fenomeni legati al jet lag e si caratterizza per essere priva di zuccheri aggiunti.

 

 

Con 339 mila tonnellate all’anno, la frutta e la verdura bio portano l’Italia sul podio del consumi

Il successo dell’agroalimentare nel futuro prossimo passa dalle coltivazioni bio, dall’export, dagli investimenti in tecnologia e dai Distretti Industriali. Mentre a tavola il cibo del futuro parlerà sempre più biologico e chilometro zero, sostenibile e tracciabile. Sono i dati emersi dall’undicesima edizione di Food for Future, Future for Food che ha ricordato come

 

le vendite alimentari bio in Italia nel 2021 abbiano raggiunto il valore di 4,6 miliardi di euro. All’interno di un settore, l’agroalimentare Made in Italy, che nel 2021, ha espresso un valore di 538 miliardi di euro e rappresentato il 25% del Pil. Con l’export italiano che ha segnato il record di 52 miliardi di euro.

 

Ma come sarà il cibo del futuro? Genuinità, autenticità e sostenibilità sono alla base delle scelte del consumatore. L’83% degli italiani, quando sceglie cosa mangiare è attento all’impatto sulla salute, mentre il 93,5% riutilizza il cibo che avanza da pranzi e cene per ridurre gli sprechi. Nel Food Delivery 1 su 2 sceglie la sostenibilità e il 65% di chi ordina a domicilio punta al cibo a km 0.

 

La notizia è che il biologico tiene. Nonostante le congiunture. Soprattutto tiene nei consumi di verdura e frutta. Sono, infatti, 339 mila le tonnellate di frutta e verdura biologica consumate in Italia nel 2021. Cso Italy (Centro Servizi Ortofrutticoli) e Made in Nature, progetto sul biologico europeo finanziato dall’Unione europea, raccontano come i consumi italiani di frutta bio siano in consolidamento: sul podio svettano carote e patate ma si registra anche una crescita esponenziale delle zucchine con un +70% e delle fragole con un +34% nel mercato bio.

 

Insomma, complessivamente si registra una minore spesa ma, quando è possibile, non si sacrifica la qualità dei prodotti, come dimostra il contenimento del mercato ortofrutticolo biologico rispetto alla riduzione di quello convenzionale. Spiega Paolo Bruni, presidente Cso Italy, “Il bio tiene bene anche grazie al contributo del progetto Made in Nature, che promuove i valori del biologico in Europa. Il progetto, finanziato dall’Unione europea, promuove i consumi e la conoscenza dei prodotti biologici in Italia, Francia, Germania e Danimarca anche grazie alla collaborazione di aziende leader del settore.

 

Nel 2021, informa una nota,  la Danimarca rimane stabile al primo posto dei consumi di frutta e verdura biologica con una quota del 13%, i tedeschi ne hanno consumate circa 811mila tonnellate,ma anche il mercato francese cresce registrando un +4,9%.

 

 

 

 

 

 

 

“Lamponia del mio cuore!”: tutte le incredibili qualità dei frutti di bosco in una composta cremosa

Fragole, mirtilli, lamponi, more: un mix di bosco che combina frutta e zucchero di canna per farci provare esperienze di gusto e benessere semplici e naturali: la Composta cremosa di frutti di bosco bio Ohi Vita offre un elegante mix di sapori sprigionando il meglio delle loro proprietà organolettiche.

 

I mirtilli, i lamponi e le fragole conferiscono, infatti, un buon apporto di antiossidanti, che aiutano a contrastare l’invecchiamento cellulare e a prevenire le infezioni. Ricche di potassio, le fragole hanno un ottimo contenuto di vitamina C, mentre i lamponi hanno proprietà diuretiche e rinfrescanti. Mirtilli e more contribuiscono a ottenere anche un migliore apporto di acido folico. Per questo sono ideali per l’alimentazione delle donne in gravidanza, per i bambini in crescita, ma anche per gli sportivi e le persone più anziane.

 

I frutti di bosco hanno una tradizione antica che risale a popolazioni come i Galli e i Celti che li utilizzavano per tingere gli abiti. All’epoca dei Romani, invece, le donne usavano fare il bagno nell’acqua con decotto di foglie di mirtillo: sembra che favorisse l’abbronzatura.

 

Nel Settecento i medici consigliavano il consumo soprattutto di mirtilli per depurare la bile e guarirla dalle infiammazioni, mentre i Padri Pellegrini, appena sbarcati in America del Nord, ne adottarono subito la coltivazione secondo i modi delle popolazioni locali che ne facevano largo uso soprattutto in estate.

 

Rispetto alla marmellata o alla confettura, la composta (dal latino composita) viene cotta per molto meno tempo e, per il sapore dei suoi piccoli frutti di bosco, per la forma e il colore, è particolarmente apprezzata dai bambini. Il mirtillo, per esempio, è protagonista in tante citazioni letterarie che amano calarsi nella fresca penombra del bosco. Come nella poesia Il palpito di primavera dell’indiano Rabindranath Tagore:

 

Tremano i rami del mirtillo

tremano inquiete le bacche:

nascoste tra le foglie

si raccontano i loro segreti.

 

Un’increspatura, appena, nell’aria cambia i colori del bosco e porta il ragazzo de La bimba dal dolce viso di Federico García Lorca, ad avvicinare la ragazza che ama portandole il regalo più bello:

 

E quando si fece viola

la sera in luce diffusa,

passò un giovane recando

rose e mirtilli di luna.

 

Si narra invece che il lampone fosse un frutto molto amato dalla Dea Afrodite che giunse fino alla vetta del Monte Ida per raccoglierne i piccoli e dolci frutti rossi. Gianni Rodari ne fa una popolazione davvero curiosa nella sua poesia Viaggio in Lamponia:

 

Il popolo dei Lamponi

confina con altri popoli buoni e tranquilli:

fragole, mirtilli, lucciole e grilli.

Spesso giungono in visita

dagli Stati vicini

farfalle, api, bambini

con il cappellino bianco

che presto sarà nero di more

O paese felice,

scoperto per errore,

Lamponia del mio cuore!

 

I frutti di bosco richiedono una particolare attenzione, in termini di cura nelle tecniche agronomiche e di raccolta, nei tempi di lavorazione e nelle modalità di trasporto. Coltivare secondo il metodo biologico, infatti, significa contribuire alla fertilità dei suoli, preservandoli dal rischio dell’impoverimento organico e della desertificazione. Per assicurare che i frutti conservino tutte le loro caratteristiche organolettiche, i produttori agricoli rispettano il rigoroso disciplinare di produzione in grado di garantire la qualità del prodotto e il rispetto per l’ambiente e la sua biodiversità.

 

 

Pizza: da 5 anni patrimonio dell’umanità UNESCO

Il fascino della pizza batte anche l’inflazione con i prezzi che crescono sì, ma meno di tanti prodotti alimentari, per la gioia degli appassionati. Lo rivela Coldiretti in occasione del quinto anniversario delliscrizione dellArte dei Pizzaiuoli napoletani nella lista del patrimonio culturale immateriale dellumanita dellUNESCO avvenuto a fine 2017. Un patrimonio culturale dell’umanità, trasmesso di generazione in generazione e continuamente ricreato, in grado di fornire alla comunità un senso di identità e continuità e di promuovere il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana, secondo i criteri previsti dalla Convenzione del 2003. “Si tratta di una pratica culinaria che comprende varie fasi, tra le quali la preparazione dell’impasto, un movimento rotatorio fatto dal pizzaiolo e la cottura nel forno a legna”.

 

L’Arte è nata a Napoli, dove vivono e lavorano circa 3000 pizzaiuoli, suddivisi in tre categorie in base all’esperienza e alle capacità. Ogni anno l’Accademia dei Pizzaiuoli Napoletani organizza corsi sulla storia, gli strumenti e la tecnica dell’arte con lo scopo di assicurarne la sopravvivenza, ma gli apprendisti possono fare pratica anche nelle loro case, dove l’arte è ampiamente diffusa.

 

“Il riconoscimento dell’UNESCO porta la pizza, cibo tra i più amati e consumati al mondo, nell’Olimpo della cucina nazionale e internazionale e identifica l’arte del pizzaiolo napoletano come espressione di una cultura che si manifesta in modo unico, perché la manualità del pizzaiolo non ha eguali e fa sì che questa produzione alimentare possa essere percepita come marchio di italianità nel mondo”.

 

Sono 60mila le pizzerie, tra ristoranti e da asporto, attive lungo la penisola per un fatturato che ha superato i 15 miliardi di euro con un’occupazione stimata in oltre 100.000 addetti a tempo pieno, che diventano 200.000 nel weekend. Ogni giorno solo in Italia – ricorda la Coldiretti – si sfornano circa 8 milioni di pizze grazie allutilizzo durante tutto lanno di 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro

 

Il quinto compleanno Unesco cade vicino all’approvazione della richiesta dell’Italia alla Ue di garantire la protezione con riserva del nome per la Pizza Napoletana Stg, che potra essere chiamata tale nei menu solo se saranno garantite alcune caratteristiche relative alla preparazione, come le ore minime di lievitazione, la stesura a mano della pasta, le modalita di farcitura, la cottura esclusivamente in forno a legna ad una temperatura di 485 C e l’altezza del cornicione di 1-2 cm, con il controllo di un ente terzo di certificazione.

 

Ma i limiti – continua la Coldiretti – riguardano anche lutilizzo di materie prime di base, che per le loro peculiarita non possono che essere di provenienza nazionale, come l’olio extravergine d’oliva, il basilico fresco, nonche la Mozzarella di Bufala Campana Dop e la Mozzarella tradizionale Stg, esclusive per la variante con formaggio a pasta filata. Altri ingredienti necessari nella preparazione della Pizza Napoletana sono i pomodori pelati e/o pomodorini freschi, che evidentemente potranno dare nuovo slancio alla produzione di pomodoro nazionale, notoriamente riconosciuto per la sua grande qualita.

 

Secondo l’Aibi, l’Associazione italiana Bakery Ingredients, limpasto più amato è quello classico napoletano, preferito dalla metà dei consumatori. Seguito a distanza da quello romano (21,5%) e dalla pizza in teglia (11,1%). Tra le nuove tipologie, si fa apprezzare la pinsa (7,2%). Sulla base di pane, poi, tutta la libertà e il gusto delle tradizioni italiane dal Nord al Sud del Paese, ingredienti semplici e tradizionali che contribuiscono a creare pizze per tutti i gusti.

 

Il tempo delle tisane: un momento di cura del sé che predispone a un buon riposo

Dormire, riposare: questo è il problema, a volte. Può sembrare una delle situazioni più naturali che possano esistere ma riposare mente e corpo e recuperare le energie necessarie ad affrontare la giornata successiva non è una cosa da tutti: i più fortunati toccano il letto e vanno in un lampo tra le braccia di Mofeo. Altri fanno fatica, si girano e rigirano nelle lenzuola avvolti dai pensieri. A volte contano le pecore, a volte si affidano a metodi che si fondano sulla respirazione,

 

ma per cercare un po’ di relax e gusto, quando non ci sono veri e propri problemi di salute, gli italiani puntano sempre di più su tisane, infusi e camomille. Un mercato che nel 2021 ha raggiunto quota 200 milioni di euro di fatturato, crescendo del 20% rispetto ai livelli pre-pandemia.

 

I dati si ricavano dall’indagine Italiani e benessere: camomilla, tisane e infusi elisir del vivere bene realizzata da AstraRicerche. Lo studio conferma l’aumento della domanda nazionale di questa tipologia di bevande, considerando come, solo negli ultimi due anni, siano circa un terzo gli italiani che hanno dichiarato di avere consumato più camomilla (31,3%) e tisane (33,8%). Un consumo, quello della camomilla nello specifico, in crescita anche tra i giovani, soprattutto nella fascia dei 25-34enni che esprimono una spiaccata preferenza in tal senso.

 

Ma cosa piace di tisane, infusi e camomilla? Il gusto è elemento fondamentale per il 30,4% degli italiani, seguito dall’efficacia (23,2%) e dalla naturalità delle materie prime (21,4%). Le tisane sono, poi, le bevande più conviviali: per molti italiani rimandano all’idea del piacere (40,1% rispetto al 32,8% della camomilla) e della convivialità (12,5% vs 5,8%). Anche per questo, vengono consumate molto facilmente spesso fuori casa e in compagnia.

 

In questo senso, la Tisana Relax della linea Ohi Vita sa unire il piacere di berla in compagnia, anche alla sera in famiglia o con gli amici, con la capacità di predisporre a un buon sonno riposante. Dall’incontro tra camomilla, melissa, passiflora e biancospino nasce, infatti, una selezione di erbe selezionate per la loro qualità, derivate da coltivazioni a filiera controllata e tracciabile, fondamentali per ottenere il gusto migliore e potere trarre il massimo beneficio funzionale dalla bevanda. Una tisana pensata per offrire benessere psicofisico grazie alle proprietà rilassanti, digestive e carminative delle singole piante officinali che la costituiscono.

 

La camomilla, infatti, è unerba medicinale secolare che contribuisce al relax e a un riposo migliore grazie alle sue proprietà antispasmodiche in grado di agevolare il rilassamento muscolare per la presenza anche delle cumarine. La melissa, invece, è un ottimo sedativo ricca com’è di flavonoidi, mentre la passiflora può vantare proprietà che la rendono un ottimo rimedio per combattere linsonnia svolgendo un’azione attiva sedativa in grado di favorire un sonno fisiologico e tranquillo. Infine, il biancospino è un antiossidante naturale, favorisce il sonno ed esplica un’azione sedativa e rilassante.

 

Un mix delicato e gustoso, una scelta di benessere che racconta di uno stile di vita in armonia con i ritmi naturali e con il rispetto dell’ambiente. La selezione attenta delle materie prime, a partire dalla modalità di produzione, e la tracciabilità della filiera rappresentano il contributo che Ohi Vita dà alla promozione di uno stile di vita sano e salutare, garantendo qualità e sicurezza.