#AggiungiUnLegumeATavola. Così Alleanza Slow Food ha festeggiato la Giornata mondiale dei legumi

Per promuovere la consapevolezza dei consumatori sul valore nutrizionale dei legumi e sul ruolo fondamentale che rivestono nei sistemi sostenibili, la Fao ha istituito nel 2019 la Giornata mondiale dei legumi, che si è celebrata il 10 febbraio. Quest’anno la giornata si è arricchita dell’iniziativa #AggiungiUnLegumeATavola: oltre 140 cuochi dell’Alleanza Slow Food hanno inserito nei loro menu almeno un piatto a base di legumi, utilizzando Presìdi Slow Food o riproponendo antiche ricette locali, intanto sui canali Instagram e Facebook di Slow Food Youth Network Italia si è tenuta una cinque giorni a tema per approfondire tutte le questioni che ruotano attorno al mondo dei legumi, dalla produzione al consumo, illustrando benefici per la salute di ognuno di noi e per l’ambiente, ma anche criticità nella produzione, nell’import e nella destinazione d’uso, spesso non alimentare.

 

Da un lato, la messa in valore dell’importanza dei legumi nella costruzione di un’agricoltura che consumando poche risorse, come suolo e acqua, produce alimenti essenziali per una dieta sana ed equilibrata, dall’altro la ricerca nella nostra ricca tradizione gastronomica per riscoprire gusti e sapori che rischierebbero di essere perduti.

 

Come ottima fonte di proteine vegetali, fibre, carboidrati, Sali minerali e vitamine, i legumi, naturalmente privi di glutine, sono ricchissimi di nutrienti indispensabili per il nostro benessere. Anche la nostra tradizione contadina ci insegna che consumarli insieme ai cereali significa aumentare in modo significativo il valore proteico complessivo della pietanza. Un buon piatto di pasta e fagioli, solo per fare un esempio, oltre a essere un gustosissimo piatto unico è una vera e propria miniera nutrizionale. Del resto lo dice anche il proverbio, “riso e fagioli fan crescere i figlioli”.

E li fanno crescere sani e forti: tutti i legumi aiutano a controllare la glicemia, per lo scarso contenuto di zuccheri, a regolarizzare l’intestino, per la presenza di fibre, e a mantenere bassi i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, per la quasi totale assenza di grassi.

Oltre a essere ottimi alleati per la salute, i legumi sono coltivazioni poco esigenti e molto resistenti, adatti anche a suoli siccitosi, dei quali incrementano la fertilità, per la capacità di fissare grandi quantità di azoto nel terreno, rendendolo molto più produttivo. Non solo un “super food”, dunque, i legumi sono anche uno dei più validi alleati dell’agricoltura sostenibile, quella che produce cibo di qualità oggi e conserva le possibilità produttive di domani.

Ma Alleanza Slow food non ha mancato di evidenziare anche alcune criticità in relazione alla produzione e consumo di legumi in Italia: “Un rapporto dell’Istituto di ricerca Areté per l’Alleanza cooperative agroalimentari del 2018 ha evidenziato enormi criticità nella risposta italiana alla domanda di legumi: si stima, ad esempio, che ben il 98% delle lenticchie consumate in Italia sia importato, così come il 95% di tutti i fagioli, il 71% dei piselli e il 59% dei ceci.”

Quindi mentre “molteplici studi evidenziano il ruolo chiave dell’Italia nella produzione di leguminose” (il primo nell’Unione Europea per quel che riguarda la soia, per esempio), i dati indicano che “la maggior parte viene usata per la produzione di biocarburante o come mangime per gli animali”.

Il Latte senza lattosio Ohi Vita. Un esempio di benessere e digeribilità nel rispetto dell’ambiente

Elisir di lunga vita, di abbondanza e di fertilità, il latte è il nutrimento che più di tutti ci fa pensare al prendersi cura, alla crescita, al mettersi in forze. Il suo stesso nome proviene dal vocabolo latino lac, che richiama proprio il deglutire del neonato durante l’allattamento.

 

Come ottima fonte di proteine, di vitamine e di calcio, e per l’alto contenuto di acqua, il latte vaccino è infatti indicato per i bambini, ma anche per gli anziani e per tutti coloro che vogliono condurre una vita attiva e stare in forma.

 

Non a caso, il latte e i suoi derivati costituiscono uno dei sette gruppi di alimenti che non dovrebbero mai mancare in una dieta completa e bilanciata.

Il latte è adatto in ogni stagione: con il caffè, l’orzo o il cacao è il protagonista indiscusso delle nostre colazioni; freddo o caldo a seconda dei gusti, rappresenta una bevanda ristoratrice nel corso della giornata; arricchito con un po’ di miele è balsamico in caso di mal di gola o tosse in inverno; mentre frullato insieme al ghiaccio e alla frutta può diventare un ottimo frappè, ricco di vitamine e nutrienti essenziali in estate. Senza dimenticare tutte le ricette dolci o salate della nostra tradizione, di cui il latte è un ingrediente fondamentale.

Sempre più persone però manifestano una vera e propria intolleranza al lattosio, che impedisce la digestione del latte causando disturbi, anche molto fastidiosi, a livello gastro-intestinale. Recenti studi rivelano che questa intolleranza, legata alla mancanza di un enzima, colpisce più del 40% della popolazione italiana.

 

Ma questo non significa che si debba rinunciare ad un alimento così prezioso per la nostra salute. Basta scegliere una valida alternativa come il Latte senza lattosio della linea Ohi Vita, pensato proprio per garantire tutto il gusto e il piacere del buon latte anche a chi non riuscirebbe a digerirlo.

Il latte Ohi Vita è infatti privo di lattosio (inferiore allo 0,1%), contiene solo l’1% di grassi, ed è al 100% prodotto in Italia da allevamenti selezionati, rispettosi del benessere animale e organizzati secondo una filiera corta e certificata in tutte le sue fasi, dalla produzione alla distribuzione. Questo per consentire il confezionamento in tempi rapidi dopo la mungitura, la pastorizzazione e il processo di eliminazione del lattosio, a tutto vantaggio della freschezza e della sicurezza alimentare di chi sceglie un prodotto di elevata qualità.

 

Scomponendo il lattosio in due zuccheri più facilmente digeribili, come il fruttosio e il galattosio, ecco che possiamo godere di tutti i principi nutrizionali del latte vaccino, indispensabili per il nostro benessere psico-fisico. Oltre alle proteine e alle vitamine A e del gruppo B, il latte delattosato conserva il calcio che ci serve per la salute di ossa e denti (particolarmente utile per le donne), ma anche per il buon funzionamento del sistema nervoso e dell’apparato muscolare.

Secondo il Tavolo tecnico sulla sicurezza nutrizionale, infatti, il latte, insieme allo yogurt, è un alimento per iniziare bene la giornata: con una tazza intera di latte (due porzioni) a colazione e uno yogurt come spuntino si raggiungono le tre porzioni quotidiane che vengono raccomandate per mantenerci in buona salute.

Scegliendo il latte senza lattosio della linea Ohi Vita, inoltre, aiutiamo anche l’ambiente, perché la sua bottiglia riduce l’utilizzo di nuova plastica, costituita com’è al 20% da plastica riciclata (RPET).

 

 

Se non cade a fagiolo non è Ohi Vita: ecco i borlotti bio, pronti per le tue ricette gustose

Quando qualcosa capita nel momento opportuno diciamo che “cade a fagiolo”. Perché il fagiolo è magico, come nella famosa e omonima favola, ci racconta di una crescita spontanea e copiosa ed è facilmente reperibile. Insomma, cade a fagiolo oltre che, secondo il detto anglosassone “to be full of beans (essere pieno di fagioli) esprime entusiasmo ed energia. Proprio come dentro i piatto quando entra nelle calde minestre invernali o in preparazioni di ogni tipo della nostra cucina tradizionale, dal Nord al Sud del Paese. In modo particolare nella sua varietà borlotto, la più diffusa, con un sapore deciso e spiccato che risuona inconfondibile al gusto.

 

Ricchi di proteine vegetali, sali minerali e fibre, i fagioli borlotti biologici Ohi Vita sono gustosi, nutrienti e fondamentali nelle diete ricostituenti ed energetiche.

 

Potassio, fosforo, calcio e sali minerali sostengono le funzioni metaboliche dell’organismo. Ma i fagioli borlotti contengono anche vitamine del gruppo B e danno il meglio di sé abbinati ai cereali: pasta e fagioli, un piatto della nostra tradizione contadina, semplice da preparare, non solo è gustosissimo, ma anche completo per i nutrienti che rende disponibili. Senza dimenticare che, grazie all’elevato contenuto in fibre, i fagioli contribuiscono al corretto funzionamento dell’intestino e a tenere sotto controllo la glicemia, i livelli di colesterolo e i trigliceridi nel sangue, svolgendo così una funzione di protezione dell’apparato cardio-circolatorio.

 

I fagioli hanno una storia lunga che ne testimonia nel tempo il ruolo di alimento nutriente e accessibile a tutti, per il costo contenuto e per la facile reperibilità. Almeno da quando sono giunti a noi dall’America centrale nel corso del 1500, i fagioli americani hanno soppiantato il gruppo di fagioli del mondo antico, di provenienza sub sahariana, perché più facili da coltivare e con una resa maggiore. Ritenuti, come tutti i legumi, un cibo da poveri, è stato il secolo dei Lumi a rivalutarli come alimento importante nella dieta di tutte le classi sociali, non solo per quelle meno abbienti. È stato Umberto Eco, infine, a ricordarci come siano stati proprio i fagioli a salvare l’Europa dalla fame e dalla malnutrizione durante i secoli bui.

Ma il fagiolo è una pianta che nutre e che fa bene non solo alla salute, anche l’ambiente ne trae giovamento: oltre a essere molto ricco di proteine vegetali fondamentali per l’uomo, la sua coltivazione contribuisce alla fertilità dei suoli agricoli. I fagioli, infatti, sono piante che hanno la capacità di fissare grandi quantità di azoto nel terreno, rendendolo molto più produttivo. Grazie al metodo di coltivazione biologico, poi, i temi della qualità nutrizionale, della sicurezza alimentare e della riduzione degli sprechi incrociano quelli della protezione e rigenerazione dei suoli, della tutela della biodiversità, del drastico abbattimento dell’uso di sostanze chimiche dannose. Una dieta che comprende i fagioli biologici è una dieta salutare e ha un impatto ambientale ridotto in termini di consumo di risorse ed energie, che vengono così messe a disposizione per produrre quantità maggiori di cibo.

 

Perché proporre alimenti biologici sulla tavola significa promuovere una nuova cultura della salute, in cui il cibo rinnova il legame con la natura e con il nostro futuro. Coltivati secondo il rigoroso disciplinare biologico, i fagioli borlotti Ohi Vita applicano tecniche agronomiche che preservano i suoli, escludono l’impiego di sostanze chimiche di sintesi e garantiscono l’assenza di additivi nel prodotto finale. Insomma, sono un prodotto certificato con logo Euro-leaf che ne attesta la provenienza da agricoltura 100% biologica. In più, il barattolo è un’ottima occasione di riciclo trasformandosi in un incredibile vasetto per coltivarci, ad esempio, del fresco basilico e arricchire ancora di più di gusto delle vostre preparazioni.

 

Nutraceutica e nuovi food: il futuro del cibo è già sulle nostre tavole

Dai cibi dietetici alla nutraceutica, il panorama dei nuovi food ha raggiunto nel 2021 un giro d’affari di 500 miliardi di dollari ed è in continua espansione: una recente ricerca di Area Studi Mediobanca stima che entro il 2027 toccherà quota 745 miliardi di dollari, con un tasso di crescita del +6,9% annuo.

 

A brillare è, in particolar modo, il comparto dei diet food, ovvero di tutto ciò che riguarda il cibo per il controllo del peso, che da solo vale 214 miliardi di dollari, destinati a diventare 303 nel 2027. Va a gonfie vele anche il baby food (il cibo per l’infanzia, a partire per esempio dagli omogeneizzati) che ha chiuso l’anno con un giro d’affari di oltre 73 miliardi e che toccherà i 107 entro il 2027.

 

E il cibo vegano? Ottimi numeri anche per lui: vale in tutto 25 miliardi di dollari, che diventeranno 42 entro il 2027, con un ritmo di crescita del +9% annuo, il più alto tra tutti i comparti.

 

La nutraceutica, nata dall’unione delle parole nutrizione e farmaceutica, racchiude in sé una lunga serie di alimenti che comprendono, tra i tanti, i componenti dell’alimentazione funzionale di cui fanno parte i cibi “senza” (zuccheri, glutine, lattosio) o “arricchiti” con elementi come ferro e magnesio, gli integratori alimentari, i cibi vegan, quelli per l’infanzia, ma anche le farine di insetti. Stiamo parlando di un settore che, solo in Italia, ha raggiunto nel 2020 circa 4,8 miliardi di euro di fatturato, la parte più cospicua del quale spetta agli integratori alimentari, un mercato in cui l’Italia è regina in Europa e che cresce rapidamente: nel 2020 ha toccato quota 3,8 miliardi di euro. Una leadership, quella italiana, che si candida a rimanere tale anche nel 2025, anno in cui potrebbe raggiungere i 4,8 miliardi di euro, con un ampio margine di vantaggio sulla Germania e sulla Francia che viaggiano a circa 3 miliardi.

 

Nel novel food un capitolo a parte lo merita il segmento delle proteine alternative a quelle di derivazione animale: a livello mondiale, entro il 2035 passerà dall’attuale 2%  all’11% del mercato complessivo delle proteine, per un valore attorno ai 290 miliardi di dollari. Ultima ma non ultima, visto che la Commissione Europea ha da poco autorizzato la commercializzazione del grillo domestico come cibo per le nostre tavole, è l’industria mondiale degli insetti: si prevede un aumento del valore fino a circa 1 miliardo di dollari nel 2023, per poi arrivare a 4,6 miliardi di dollari nel 2027, con un tasso di crescita medio annuo del 44%.

Zuppa con farro bio Ohi Vita, la tradizione abbraccia il tuo inverno

Metti una sera d’inverno, quando per rinfrancare il corpo e lo spirito quello che serve è giusto una bella zuppa calda e fragrante con fagioli cannellini e neri e farro perlato. Ingredienti semplici della nostra tradizione contadina, che si incontrano nel segno di una gastronomia antica per offrire sulla tua tavola un piatto ricco di proteine vegetali, antiossidanti e con un alto contenuto di fibre. Benessere e leggerezza: fagioli e farro insieme si abbinano in modo incredibile completandosi a vicenda per apportare nutrienti preziosi in una dieta variata e ipocalorica.

 

Parliamo, prima di tutto, dei fagioli. Legumi ricchi di fibre, carboidrati e proteine che svolgono un’importante funzione energetica e nutritiva. Senza dimenticare che sono anche una buona fonte di potassio, fosforo e calcio, tutti sali minerali che fanno bene al nostro organismo. In più, sia i fagioli che il farro contengono un buon contenuto in fibre che contribuiscono al corretto funzionamento dellintestino e a tenere sotto controllo la glicemia, i livelli di colesterolo e i trigliceridi nel sangue, svolgendo così una funzione di protezione del nostro cuore e della circolazione.

 

I fagioli sono indicati nelle diete ipocaloriche perché favoriscono il senso di sazietà, una proprietà che ha anche il farro, spesso introdotto nelle diete dimagranti.

 

Una cosa curiosa dei legumi secchi è che, nel nostro Paese, sono di tradizione antica e la loro produzione è in crescita ma restiamo, comunque, ancora fortemente dipendenti dalle importazioni, soprattutto per quanto riguarda i fagioli. Il nostro paese, infatti, risulta all’ottavo posto in Europa come produttore di legumi secchi, con circa 200mila tonnellate. Ma il nostro consumo di legumi cresce però molto più della produzione nazionale, per cui, rispetto alla media europea, l’Italia nel 2017 ha importato il 65% del suo valore consumato contro il 33% dell’Ue.

 

Quello che è certo è che i legumi e i cereali biologici di questa zuppa provengono da filiere controllate e certificate e sono selezionati, puliti e confezionati in atmosfera protettiva per preservare la qualità e le caratteristiche nutrizionali dell’alimento. Senza dimenticare la sostenibilità di una scelta di consumo che ne preveda l’utilizzo: per soddisfare il crescente fabbisogno alimentare, diventa sempre più necessario produrre il cibo con una minore disponibilità di terreno per cercare di preservare la salute del pianeta e la vita delle generazioni future. Il consumo di proteine vegetali è, infatti, una delle strategie sostenibili indicate dalla comunità internazionale. per questo la Fao ha proclamato il 2016 l’anno internazionale dei legumi, che sono sicuramente la fonte vegetale più ricca di proteine in natura. Inoltre i legumi, questi frutti meravigliosi, sono in grado di arricchire il terreno in cui vengono coltivati a vantaggio delle colture poste in rotazione.

 

Anche il farro sta conoscendo una rinnovata fortuna per la sua coltivazione sostenibile. Si tratta di una pianta rustica, con una bassa richiesta nutrizionale, che non soffre la presenza delle piante infestanti, adatta per il metodo biologico di produzione che non ricorre alluso di diserbanti e fertilizzanti chimici. Perché la coltivazione biologica consente di promuovere con maggiore efficacia i benefici sostenibili di legumi e cereali, a favore dell’ambiente e della salute dei consumatori.

 

I fagioli e il farro che compongono la Zuppa con Farro della linea Ohi Vita sono coltivati senza l’impiego di concimi chimici, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi e OGM.

 

Certificata con il marchio logo Euro leaf, che dal 2010 identifica i prodotti che corrispondono agli standard europei per il settore bio, la nostra zuppa concentra appieno il suo apporto nutrizionale ed energetico, riducendo al contempo ogni possibilità di esposizione a residui di sostanze chimiche indesiderate. Buon appetito!

 

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